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24 febbraio 2019

Una fede che affronti i vicoli ciechi | 24 Febbraio 2019 |

Cosa fai quando la vita ti mette davanti un vicolo cieco? Te la prendi con te stesso, oppure con Dio... o attendi che Dio trasformi quel vicolo cieco in una resurrezione?
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Chi conosce questo cartello stradale?




 E' quello che indica un “vicolo cieco”, ovvero una via che, se tu la prendi, poi ti tocca fare retromarcia perché non porta da nessuna parte.

Il suo nome indica  che è un posto dove non vedi: non vedi la strada dove dovevi andare, non vedi soluzione al tuo percorso.

Cosa accade quando prendi  un “vicolo cieco” con la tua auto? Perdi tempo, ti arrabbi, te la prendi con te stesso  o forse con il navigatore.

Il vicolo cieco in sostanza ti impone di “ricominciare daccapo” di cercare un'altra strada, di riconsiderare il passato.

Cosa accade quando incontri un “vicolo cieco” nella tua vita di credente? Quando la mappa che leggi (la Bibbia) quando il navigatore che ascolti (Dio) sembrano averti portato in un posto senza uscita?

Hai mai sperimentato  dei "vicoli cechi" nella tua vita di credente?  Personalmente, si!  A più riprese, e anche in occasioni  in cui avevo chiaramente obbedito  a quanto Dio mi stava comandando di fare!

Alcuni li sto sperimentando tutt'ora...  Allora, cosa fare?  Ho forse letto male la Bibbia/mappa? Ho forse "sentito male" le istruzioni del Padre/navigatore?  Ho sbagliato strada?  Era tutta una mia "illusione"?

Vorrei brevemente commentare un paio di versetti della lettera di Paolo ai Corinzi.

Quando la ricerca del tuo sogno  passa da difficile a impossibile,  quando la situazione sembra senza speranza -  congratulazioni!  Sei in buona compagnia!

Anche Paolo ha sperimentato vicoli ciechi  nella sua vita di credente:

"Abbiamo dovuto sopportare sofferenze grandissime, addirittura al di là delle nostre forze, tanto da disperare persino di sopravvivere. Anzi, ci consideravamo già condannati a morte, per non confidare in noi stessi, ma in colui che resuscita i morti.. " (2 Corinzi 1:8 b-9 PV)

Paolo indica tre tipo di vicolo cieco  con un crescente tipo di difficoltà: ci sono vicolo ciechi grandissimi, ci sono vicoli ciechi al di là delle nostre forze ci sono vicoli ciechi che mettono a rischio la nostra stessa vita.

Quale è la reazione a questi vicoli ciechi? La reazione di Paolo è del tutto umana:  “ci consideravamo già condannati a morte.” (v. 8).

Ti sei mai trovato lì, ti sei mai trovata lì, in una situazione dove pensi che la morte sarà la fine logica del vicolo cieco?

Forse non la morte fisica  (per Paolo era anche quello, per molti credenti nel mondo lo è ancora), ma la morte di un sogno, di un matrimonio, di una amicizia di una attività commerciale, di una carriera, di una chiesa...

Ma, a questo punto del vicolo cieco, il Paolo  si ricorda che c'è qualcuno che può affrontarlo, vincerlo,  e farlo diventare un'autostrada: “per non confidare in noi stessi, ma in colui che resuscita i morti.” (v. 9). 

La morte non è un vicolo cieco, è IL vicolo cieco di ciascun essere umano.

Se Dio può trasformare IL vicolo cieco della vita dell'uomo, se può far risuscitare fisicamente i morti,  e dargli una nuova vita che sia eterna, allora egli può anche risuscitare persone  che sono morte emotivamente.  Può risuscitare un matrimonio morto,  come pure una carriera lavorativa morta.  Egli può risuscitare  persino da un problema di salute.

Se Dio può risuscitare i morti,  egli può fare qualsiasi cosa.

Ad Abraamo, Dio disse:  "Voglio che tu diventi il ​​padre di una nazione",  ma poi Abramo dovette attendere  fino all'età di 99 anni  prima di avere il suo primo figlio.

La Bibbia mostra che per Abraamo  la situazione andò da difficile a impossibile.  Immaginate Abraamo, ultranovantenne,  guardare il suo fisico allo specchio e dire:  "Impossibile!"  Poi guardare la moglie sterile Sara e dire:  "Assolutamente impossibile!" .

Ma Sara  rimase incinta,  ed entrambi risero di gioia per questo.  Quando il bambino nacque,  lo chiamarono appunto Isacco,  che significa "ridere"; non so se stessero ridendo per la nascita di un figlio, oppure se stessero ridendo per il dono di Dio. Ma forse stavano ridendo di se stessi, di aver dubitato che Dio potesse essere davvero capace di fare ciò che aveva promesso, anche contro qualsiasi logica e contro la biologia umana.

Dio lascia spesso che i problemi  diventino impossibili.  I discepoli decisero di seguire Gesù  pensando che fosse il Messia,  ma poi videro Gesù appeso sulla croce...

Era questo un vicolo cieco per i discepoli?  Per tre giorni sembrò così,  ma poi Gesù uscì dalla tomba...

Quando affronti un vicolo cieco,  ti puoi chiedere:  "Cosa sta succedendo, Dio?  Mi sono perso qualcosa della tua volontà?  Non è questo il tuo piano?  Ho perso la tua visione? "

Ricordati che i vicoli ciechi  fanno parte del piano di Dio per te.

Qual è la migliore risposta ad un vicolo cieco?  Paolo la ha trovata e ce la indica:

"È lui che ci ha liberati da quel pericolo mortale, e ci libererà ancora. Sì, sono sicuro che continuerà a farlo. "(2 Corinzi 1:10 PV). 

Paolo afferma che Dio non solo è capace di liberarci dal vicolo cieco che stiamo affrontando, ma che continuerà a farlo, vicolo cieco dopo vicolo cieco, sfidando la nostra fede ad affidarsi a lui, “per non confidare in noi stessi, ma in colui che resuscita i morti.” (v. 9).

Ti è mai capitato  di perdere di vista il piano di Dio,  perché hai pensato che ti aveva abbandonato  (quando i problemi sembravano impossibili)?

Chiedi a Dio di aiutarti  a costruire la tua fiducia su di lui  e sulla sua promessa di liberazione.

Preghiamo.

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