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21 agosto 2011

Come posso glorificare Dio? | 21 Agosto 2011 |


Cosa significa la parola "glorificare"? Come faccio con la mia vita a rendere gloria sufficienza o in modo giusto a colui che mi ha creato, mi ha salvato e mi ha amato sin dal primo istante? Gesù ci spiega in Giovanni da 13 a 17 che "glorificare" non è semplicemente alzare le braccia e dire "Gloria a Dio", ma che è principalmente domandare, e fare.
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Nei capitoli da 12 a 15 di Giovanni (quelli relativi all'ultima cena di Gesù con gli apostoli) la parola “glorificare” ricorre 20 volte. A differenza di amore (31), odiare (11) e dimorare (13) è presente attraverso tutti 1 4 capitoli: 4 nel 12°, 5 nel 13, 1 nel 14, 15 e 16, 8 nel 17.

Sapreste trovare un sinonimo della parola “glorificare”?
  • Glorificare = greco doxazo = ritornare la gloria - da doxa = gloria/onore - da dokeo = pensare/considerare/stimare/valutare/ponderare.

Glorificare è considerare ciò che ha fatto Dio nella mia vita e agire di conseguenza.

1. Cosa significa “glorificare”?

“(Giuda) dunque, preso il boccone, uscì subito; ed era notte. Quando egli fu uscito, Gesù disse: "Ora il Figlio dell'uomo è glorificato e Dio è glorificato in lui. Se Dio è glorificato in lui, Dio lo glorificherà anche in sé stesso e lo glorificherà presto.” (Giovanni 13:30-32)

Gesù spiega che riceverà la la stessa quantità di gloria per mezzo dell'azione che Giuda è andato a compiere.

Gv. 12:16 “ma quando Gesù fu glorificato si ricordarono che queste cose erano state scritte di lui” Gv. 12:23: “L'ora è venuta che il Figlio dell'Uomo dev'essere glorificato” Gv. 12:27-28 “E che dirò? Padre, salvami da quest'ora? Ma è per questo che sono venuto incontro a quest'ora. Padre, glorifica il tuo nome!”

Lo strumento per ricevere la gloria sarà la croce.
  • Dio riceve gloria tramite Gesù che mette a disposizione tutto se stesso (la sua vita) pur di compiere l'opera di salvezza
  • Dio da gloria a Gesù per quello che ha compiuto
Per Gesù glorificare Dio significa:
  • considerare quello che ha fatto Dio – offrire il perdono- e agire di conseguenza – donando la propria vita (Ora il Figlio dell'uomo è glorificato )
Per Dio glorificare Gesù significa:
  • considerare quello che ha fatto Gesù – offrire la propria vita – e agire di conseguenza – facendolo sedere di nuovo alla sua destra ( Dio lo glorificherà anche in sé stesso)

Glorificare non è un particolare stato d'animo, alzare le mani e gridare “gloria a Dio!” E' anche questo, ma non è principalmente questo. Ma è piuttosto una riflessione su quello che ha fatto Dio per noi che spinge all'azione. E' mettere a disposizione tutto quello che abbiamo a Dio, per ritornare a lui tutta la gloria che ha dato a noi.
Dio è il traguardo della gloria

Domanda: quando è l'ultima volta che hai considerato il dono gratuito (per te, non per Gesù) della salvezza?

2. In che modo posso glorificare Dio?

“In verità, in verità vi dico che chi crede in me farà anch'egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori, perché io me ne vado al Padre; e quello che chiederete nel mio nome, lo farò; affinché il Padre sia glorificato nel Figlio.”(Giovanni 14:12-13) “Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli.” (Giovanni 15:7-8)

Glorificare ha a che fare col chiedere e col fare; è “agire” piuttosto che parlare. Per glorificare Dio debbo:
  • domandare
  • fare
In quale modo glorifico Dio?

Portando frutto; di tutte le cose che chiedo, otterrò quelle che glorificano Dio portando frutto.

"Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli. (Matteo 5:16)

Quando è che le persone glorificano Dio?
  • Quando vedono in noi le nostre vite cambiate
  • quando siamo per loro di ispirazione
  • quando siamo un modello di come dovrebbero essere tutti nel mondo
  • quando non parliamo di amore, ma agiamo in amore, anche quando l'amore costa, anche quando l'amore costa la croce
In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli.

Quali sono le persone credenti che ti hanno fatto glorificare Dio, che ti hanno isp irato, che sono divenuti un modello

(Per la storia di Storia Jessica Joy Rees cliccare sulla foto)

Non esiste un età “giusta” per portare frutto; non si è mai troppo piccoli, né troppo grandi!

Spesso le persone dicono: “perché Dio non risponde alle mie preghiere? Eppure ha promesso di farlo!” Il problema non risiede nell'udito di Dio, ma in quello che chiediamo:

“Non avete, perché non domandate; domandate e non ricevete, perché domandate male per spendere nei vostri piaceri.” (Giacomo 4: 2b-3)

Il progetto di Dio per la tua vita non è quello di darti cose buone, ma cose migliori, affinché tu porti frutto e il Suo nome sia glorificato. E questo è possibile SOLO a chi ha creduto in Gesù “chi crede in me farà anch'egli le opere che faccio io; e ne farà di maggiori”.

Gesù è la via per glorificare Dio

3. Qual'è il mezzo con cui glorifico Dio?

Se Dio è il traguardo della gloria, e Gesù è la via per glorificare Dio, qual'è il “mezzo” su cui percorro questa strada?

“Quando però sarà venuto lui, lo Spirito della verità, egli vi guiderà in tutta la verità, perché non parlerà di suo, ma dirà tutto quello che avrà udito, e vi annuncerà le cose a venire. Egli mi glorificherà perché prenderà del mio e ve lo annuncerà.“ (Giovanni 16:13-15)

Lo Spirito Santo è il mezzo tramite cui possiamo glorificare Dio; senza di esso non possiamo fare nulla: è Gesù stesso che lo ha detto:

Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. (Giovanni 15:5)

E visto che lui è ora glorificato in Dio (= siede alla destra del Padre in Cielo) ci ha mandato “un altro se stesso”:

“Io pregherò il Padre, ed Egli vi darà un altro consolatore, perché stia con voi per sempre” (Giovanni 14:16)

Altro = Greco allos = un altro dello stesso tipo. E' come se Gesù stesse dicendo“Io vi manderò un altro me stesso”. Che tipo di “altro me stesso sarà”?

Ma riceverete potenza (Greco: dunamys = dinamite!) quando lo Spirito Santo verrà su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremità della terra". (Atti 1:8)

  • Dio è il traguardo della gloria
  • Gesù è la via per glorificare Dio
  • Lo Spirito Santo è il mezzo tramite cui glorifico Dio
Domanda: hai ricevuto lo Spirito Santo in te? Ma, soprattutto: stai lasciando che lo Spirito Santo trasformi la tua vita così che gli altri possano glorificare Dio attraverso la dinamite che rappresentano le buone opere?

Nulla accadrà se tu gli impedisci di cambiare la tua vita; la dinamite che è l'amore di Gesù per ogni sua creatura non esploderà e le persone non glorificheranno Dio, e non saranno salvati.

App: Sfida. Per i prossimi 7 giorni ogni giorno per 10 minuti chiederò allo Spirito Santo di indicarmi le azioni da prendere nella mia vita per glorificare Dio.

“Lo Spirito Santo vi guiderà in tutta la verità... e vi annuncerà le cose a venire.”
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14 agosto 2011

Come posso essere sicuro che Dio mi ami? | 14 Agosto 2011 |

Molti pensano che Dio esista, ma che abbia poco a che fare con la propria vita, anzi, che non ci sia amore tra Dio e noi. Il capitolo 17 di Giovanni parla proprio di questo.

Marvin Oxenham ci illustra questo stupendo capitolo, dove Gesù parla non più ai propri discepoli, ma apertamente parla al Padre in una lunga preghiera alla loro presenza, perché odano e capiscano ".... che li ami come hai amato me". Gesù afferma che coloro che credono in lui sono stati affidati a Lui dal Padre, e che nulla e poi nulla potrà allontanarli dal Suo amore.
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(Nota: il file è stato riversato da una microcassetta audio, e pertanto la qualità è scadente)

Gesù disse queste cose; poi, alzati gli occhi al cielo, disse: "Padre, l'ora è venuta; glorifica tuo Figlio, affinché il Figlio glorifichi te, giacché gli hai dato autorità su ogni carne, perché egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dati. Questa è la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesù Cristo. Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l'opera che tu mi hai data da fare. Ora, o Padre, glorificami tu presso di te della gloria che avevo presso di te prima che il mondo esistesse. Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dati dal mondo; erano tuoi e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola. Ora hanno conosciuto che tutte le cose che mi hai date, vengono da te; poiché le parole che tu mi hai date le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato. Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu mi hai dati, perché sono tuoi; e tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro. Io non sono più nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dati, affinché siano uno, come noi. Mentre io ero con loro, io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e nessuno di loro è perito, tranne il figlio di perdizione, affinché la Scrittura fosse adempiuta. Ma ora io vengo a te; e dico queste cose nel mondo, affinché abbiano compiuta in sé stessi la mia gioia. Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perché non sono del mondo, come io non sono del mondo. Non prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Santificali nella verità: la tua parola è verità. Come tu hai mandato me nel mondo, anch'io ho mandato loro nel mondo. Per loro io santifico me stesso, affinché anch'essi siano santificati nella verità. Non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: che siano tutti uno; e come tu, o Padre, sei in me e io sono in te, anch'essi siano in noi: affinché il mondo creda che tu mi hai mandato. Io ho dato loro la gloria che tu hai data a me, affinché siano uno come noi siamo uno; io in loro e tu in me; affinché siano perfetti nell'unità, e affinché il mondo conosca che tu mi hai mandato, e che li ami come hai amato me. Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche quelli che tu mi hai dati, affinché vedano la mia gloria che tu mi hai data; poiché mi hai amato prima della fondazione del mondo. Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto; e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato; e io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo farò conoscere, affinché l'amore del quale tu mi hai amato sia in loro, e io in loro". (Giovanni 17:1-26)
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07 agosto 2011

Cosa significa dimorare in Gesù? | 7 Agosto 2011 |


Cosa significa per il credente "dimorare in Gesù"? Quali sono le caratteristiche che mi portano dall'essere non più che un ospite risiedere permanentemente nel Suo amore? E' Gesù stesso che lo spiega ai suoi discepolo (di ogni tempo) in Giovanni 15:4-11.
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Cosa significa “dimorare”?

Dimorare = greco ménò = abitare in maniera stabile in un post.o

La nostra “dimora” è il posto in cui viviamo quotidianamente, dove dormiamo, dove torniamo per riposarci la sera, a cui siamo legati dai ricordi più belli, dove conserviamo il nostro cibo, i nostri vestiti, i nostri beni, dove cresciamo i nostri figli.
Quando mettiamo “a dimora” una pianta decidiamo il suo posto definitivo di collocazione dal quale non verrà più rimossa perché possa crescere e portare frutto.

(4) Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me. (5) Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. (6) Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. (7) Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. (8) In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli. (9) Come il Padre mi ha amato, così anch'io ho amato voi; dimorate nel mio amore. (10) Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. (11) Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa. (Giovanni 15:4-11)

1. Cosa significa dimorare in Gesù?

(4) Dimorate in me, e io dimorerò in voi. Come il tralcio non può da sé dar frutto se non rimane nella vite, così neppure voi, se non dimorate in me.

Se io abito stabilmente in Gesù, Gesù abiterà stabilmente in me. Se vivo quotidianamente con Gesù , se riposo con Gesù , se sono legato ai ricordi più belli con Gesù, se mi nutro attraverso Gesù, se mi vesto di Gesù ogni mattina, se pongo il mio tesoro in Gesù, se cresco in miei figli in Gesù, se faccio di Gesù la mia casa terrena, allora Gesù stesso verrà ad abitare stabilmente in me.

Se io vengo messo “a dimora” in Gesù, allora porterò frutto. Se Gesù diviene il suolo fertile e definitivo, da cui non verrò mai più mosso, in cui essere piantato, se avrò sole e ombra, nutrimento, acqua in Gesù, allora l'albero della mia vita darà frutto. Fuori da questa relazione strettissima con Gesù è impossibile portare frutto

Nota: Gesù parla di “frutto”, non di “frutti”.

Frutto = greco karpos' – è lo stesso termine che usa Paolo in Galati 5:22

Il frutto dello Spirito invece è amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mansuetudine, autocontrollo; (Galati 5:22)

App.: cosa debbo “buttare fuori” dalla mia casa per fare spazio a Gesù?

2. Qual'è lo scopo del dimorare in Gesù?

(5) Io sono la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perché senza di me non potete far nulla. (6) Se uno non dimora in me, è gettato via come il tralcio, e si secca; questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano.

Se viviamo stabilmente in Gesù il frutto che portiamo è abbondante. Non è “nostro”; il tralcio non produce un frutto se non è attaccato alla vite; nessuno dice “guarda che bel frutto ha prodotto questo tralcio”, ma dice “guarda che bei frutti ha prodotto questa vite”.Il tralcio è lo strumento tramite cui la vite reca al mondo i suoi frutti; il tralcio da solo è un pezzo di legno morto, ma se vive quotidianamente nella vite vive e porta frutto.

Domanda: quante ore al giorno il tralcio deve essere attaccato alla vite per portare frutto? Il tralcio non può decidere di “prendersi una giornata di vacanza” e poi riattaccarsi alla vite; basta un minuto lontano dalla vite e si secca.

Dimorare in Gesù ci fa adempiere allo scopo per cui siamo stati messi su questa terra; il fine della nostra vita è il portare frutto.

App: cosa debbo cambiare nella mia vita per essere attaccato costantemente alla vite?

3. Qual'è l'effetto del dimorare in Gesù?

(7) Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quello che volete e vi sarà fatto. (8) In questo è glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, così sarete miei discepoli.

Se viviamo stabilmente con Gesù e Gesù abita stabilmente con noi (come? Attraverso le Sue parole = leggendo, studiando, memorizzando la Bibbia)

  • a) domanderemo e riceveremo (“quello che volete” = non c'è limitazione! Per cui domandate “in grande”!)
  • b) glorificheremo Dio (greco doxazò = ritornare la gloria)
  • c) saremo discepoli veri di Gesù
App:
  • se sto chiedendo e non ricevo: sto dimorando in Gesù?
  • se sto domandando e sto ricevendo: sto ritornando la medesima quantità di gloria a Dio?
4. Quale è il luogo dove devo dimorare?

(9) Come il Padre mi ha amato, così anch'io ho amato voi; dimorate nel mio amore.

Qual'è l'indirizzo della casa dove debbo abitare? Dimorare è legato ad amare; l'indirizzo della dimora è l'amore. Quando invito qualcuno a casa mia, è quello l'indirizzo che gli do per trovarmi, è quello con cui mi cerca domandando in giro, è quello che trova sul campanello o sulla porta di casa. L'amore di Gesù deve essere la caratteristica distintiva della nostra casa con la quale tutti la possono vedere, anche da lontano, e dire “quella è la dimora di un discepolo”.

App: quali azioni d'amore posso compiere per mostrare agli altri l'amore di Gesù?

5. Come posso ottenere la “residenza” nell'amore di Gesù?

(10) Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore.

Ora sono “all'interno” della casa di Gesù. Come posso far si che non sia solo “l'ospite di una sera”, ma un inquilino stabile? Come posso ottenere il “certificato di residenza”?
Osservando i comandamento di Gesù.

A cosa si riferisce Gesù in questo brano? C'è un comandamento specifico? Ce lo indica al v. 12

"Questo è il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. (Giovanni 15:12)

Quale tipo di amore?

Il mondo propone una notevole quantità di “amori differenti. Quale tipo di amore deve trovare sulla mia porta l'altro per riconoscere che è giunto proprio alla dimora giusta e non da un “omonimo”?

L'amore è paziente, è benevolo; l'amore non invidia; l'amore non si vanta, non si gonfia, non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non addebita il male, non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verità; soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. (1 Corinzi 13:4-7)

Gesù è l'esempio perfetto di amore; ha osservato TUTTI i comandamenti del Padre, anche quelli “scomodi”, anche quelli “rischiosi” (la CROCE!). Per questo vive stabilmente nell'amore di Dio.

App: quali sono i comandamenti “scomodi” su cui devo applicarmi maggiormente?

6. Con chi dividerò la mia vita?

Sarò da solo in tutto questo processo? Rimarrò 'lunico “inquilino”?

(11) Vi ho detto queste cose, affinché la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia completa. (Giovanni 15:4-11)

Se abito stabilmente nell'amore di Gesù, allora avrò come co-inquilino la gioia di Gesù.
Che tipo di gioia è la gioia di Gesù?

Per la gioia che gli era posta dinanzi egli sopportò la croce, disprezzando l'infamia, e si è seduto alla destra del trono di Dio. (Ebrei 12:2b)

  • E' una gioia che ci fa vedere oltre l'ostacolo
  • E' una gioia che ci fa sedere assieme al nostro Padre.
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