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27 settembre 2009

Afferra la fede e corri verso l'amore di Cristo | 27 Settembre 2009 |



Conoscete uno sport che si chiama “rugby”? Che ci crediate o no, con i miei 67 chili e i miei 47 anni, i o gioco in una squadra di rugby...OLD rugby! Sapete quale è lo scopo del gioco? E' raggiungere una linea bianca alla fine del campo e andare in “meta”.

E sapete qual'è la parte più importante del gioco?Prendere la palla! Perché, se non prendo la palla, non posso cominciare a giocare!Il mio allenatore mi ripete sempre: “La prima cosa è : concentrati sul prendere la palla!

Cosa c'entra tutto questo con il battesimo di Benjamin, Eva, Leonardo e Vanise?

1. Una nuova “partita”

Perché oggi per loro inizia una “nuova partita” quella della loro vita con Gesù. Fino ad ora hanno fatto “allenamento”: hanno imparato tante cose su chi è Dio, chi è Gesù, cosa ci chiede di fare, ed in parte hanno anche cominciato già a provare qualche “schema di gioco”

Ma oggi è un giorno speciale: oggi è il giorno in cui loro prendono la “palla” che si chiama “fede in Gesù” che qualcuno gli ha passato (Berni, Katia, Antonio ed Amy in particolare, ma anche le famiglie dove sono nati), scendono in campo, mettono la maglia nuova di zecca della loro squadra, si schierano sul campo per l'inno nazionale, e cominciano a giocare la partita della loro vita assieme a Gesù.

Perché dico che è oggi che “cominciano a giocare”? Perché oggi danno testimonianza pubblica della loro fede e della loro obbedienza a Gesù.

Ma prima di palare della partita voglio chiedervi qualche cosa?

Sapete perché vi battezziamo “oggi”? Perché non battezziamo i nostri figli quando sono nati? Oppure, sapete perché non vi battezziamo dopo un “corso preparatorio, dove vediamo se siete maturi nella fede?

2. Chi, quando, come, perché

  • I. Chi. Leggi: Atti 16:14-15

“Lidia veniva dalla città di Tiatira, ed era commerciante di porpora. Lidia già adorava Dio, e mentre ci ascoltava, il Signore aprì il suo cuore ed ella prestò attenzione a ciò che Paolo diceva. Dopo essere stata battezzata con tutta la sua famiglia, c'invitò in casa sua:'Se mi considerate credente nel Signore' ci disse ' dovete essere miei ospiti!' E insistette finché non accettammo”

Leggi: Atti 16:129-34

“”Allora il carceriere... chiese:'Signori, che devo fare per essere salvato?' 'Credi nel Signore Gesù e sarai salvato tu e la tua famiglia' gli risposero. Poi Paolo e Sila annunciarono la Parola di Dio a lui e a tutta la sua famiglia. In quella stessa notte, il carceriere...insieme con tutta la sua famiglia si fece subito battezzare. Poi, dopo averli accompagnati a casa sua, apparecchiò la tavola per loro. Che felicità per lui e per i suoi familiari essere diventati tutti credenti!”

Chi battezziamo? Chi “crede”. Non i neonati, non i bambini, ma coloro che hanno ascoltato, hanno capito, e hanno creduto; per questo lo chiamiamo “il battesimo dei credenti”

  • II. Quando. Leggi Atti 9:36

“L'Etiope disse:'C'è dell'acqua! Posso essere battezzato?' Filippo rispose: 'Se credi con tutto il cuore!' E L'altro: 'Si, credo che Gesù Cristo è il Figlio di Dio' Poi fece fermare il carro: i due scesero nell'acqua, e Filippo lo battezzò.”

Quando li battezziamo? Subito. Non dopo un anno, non dopo un corso, non quando vediamo che sono diventati credenti “maturi”, ma perché hanno confessato di aver creduto.

Vedete allora come il battesimo non è né l'inizio della vita naturale, né un traguardo da raggiungere dopo un esame; è semplicemente una tappa tra le due.

  • III. Come. Leggi Matteo 3:15

“Ma Gesù insistette: 'Devi battezzarmi adesso, perché dobbiamo fare tutto ciò che è giusto.' Allora Giovanni lo battezzò.”

Come li battezziamo? Nello stesso modo in cui è stato battezzato Gesù.

        • E' un simbolo che illustra la morte e la resurrezione
        • E' un simbolo che illustra la purificazione
  • IV. Perché. Leggi Matteo 28:19

“Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo”

Perché li battezziamo? Perché Gesù ce lo comanda.

Vi dicevo che oggi comincia la vostra partita con Gesù; e sapete una cosa? Avete fatto la vostra prima azione di successo! Il mio allenatore sarebbe fiero di voi!

Siete stati concentrati sulla palla, e l'avete afferrata per bene! Ora è vostra!

Quella palla è la fede in Gesù! Ora credete in lui...e ora?

Ricordatevi che lo scopo del rugby non è prendere la palla, ma andare in meta; e allo stesso modo lo scopo della fede in Gesù non è credere in lui, ma diventare come Gesù.

3. Diventare come Gesù

Cosa significa “diventare come Gesù”? Come è Gesù? Vi viene in mente nulla se vi dico Giovanni 3:16?

“Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna.”

Gesù è l'atto d'amore di Dio verso di voi, Gesù E' amore!

La palla è Gesù, la meta è l'amore! Se volete fare meta, dovete muovervi dal punto dove avete ricevuto la palla.

  • I.. Lo “schema di gioco” di Gesù: cosa fare

Come? Come faccio ad amare come Gesù? L'amore non è un sentimento, né un'attitudine: l'amore è una "azione", è una parte integrante della partita che sto giocando. Mi serve un allenatore che mi spieghi lo schema, il modulo...insomma cosa fare in mezzo al campo .Il vostro allenatore privato c'è: si chiama ...Gesù, e vi spiega cosa dovete fare: Matteo 22:37-39

Gesù gli disse: ""Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente". Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: "Ama il tuo prossimo come te stesso".

Avete visto cosa hanno fatto Lidia e il carceriere subito dopo aver accettato Gesù ed essere stati battezzati? Hanno dimostrato “amore” in modo pratico,: hanno invitato a casa le persone che gli avevano parlato del Signore. Hanno preso la palla della fede in Cristo, e hanno cominciato l'azione amando il prossimo.

Per voi, ragazzi, sapete chi è il vostro “prossimo”? Sono i vostri genitori, il vostro fratello o la vostra sorella, i vostri compagni di classe, i vostri professori....

Voglio leggervelo un'altra volta questo versetto, in una maniera un po' diversa:

“Ama (tuo padre-tuo fratello-tua sorella-il tuo compagno di classe-la tua insegnante) come te stesso (o te stessa)”.

Ce la fate? Ce la farete? La prima azione l'avete fatta bene; avete preso la fede. Ora l'allenatore Gesù vi dice di cominciare a muovervi, amando gli altri come amate voi stessi o voi stesse.

  • II. Lo “schema di gioco” di Gesù: cosa non fare.

Un'ultima raccomandazione; sapete uno dei più grossi errori che può commettere un giocatore di rugby? Andare avanti senza “sostegno”, da solo senza l'aiuto dei propri compagni. SE rimani da solo, sei finito, perché ti tolgono subito la palla. I giocatori bravi sanno che per arrivare in meta, debbono avere “il sostegno”; altri compagni dietro che ti coprono, ti aiutano a spingere avanti, che ti incoraggiano...

Avete visto cosa hanno fatto Lidia e il carceriere, come prima cosa? Si sono “connessi” ad altri credenti (Paolo e Sila) per avere il “sostegno”.

Nella partita che cominciate oggi per la squadra di Gesù dovete sempre avere il “sostegno”; il sostegno reciproco, incoraggiandovi a vicenda, stando in contatto, ma soprattutto il sostegno del vostro allenatore, di Gesù, parlandogli ogni giorno con la preghiera e ascoltandolo ogni giorno con la lettura della Bibbia.

La prima azione della vostra nuova vita l'avete fatta bene: avete afferrato la fede in Cristo. Non smettete mai di correre verso quella linea che sta in fondo al campo, perché la meta è amare gli altri come Gesù ama voi!

Preghiamo assieme:

“Caro Gesù, io ti voglio pregare per Benjamin, per Eva, per Leonardo e per Vanise. Ti ringrazio per la loro attenzione su di te e per aver preso perfettamente la palla della fede in te. Ti ringrazio per la testimonianza che daranno oggi di credere in te e di essere obbedienti a quello che gli chiedi di fare. La mia preghiera per loro è che possano essere dei grandi giocatori nella tua squadra, che possano continuare a crescere nella tua fede, che possano giocare sino in fondo la partita che tu gli proponi. E che possano essere degli attaccanti efficaci, giungendo alla meta, avendo sempre te come loro sostegno. Sii vicino a loro; noi li abbiamo avuti in dono da te perché gli parlassimo del tuo amore per loro. Ora sono tuoi figli, nostri fratelli in te; a te li affidiamo. Amen.
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21 settembre 2009

Per il bene comune (SOLO AUDIO) | 21 Settembre 2009 |

Oggi pargliamo di SHAPE...

Che cosa è questa parola strana? In inglese significa "forma", ma qui è' semplicemente l'acronimo di cinque termini: S sta per "Spiritual gifts" , ovvero doni spirituali; H sta per "Heart", ovvero cuore; A sta per "Abilities", ovvero abilità; P sta per "Personality", ovvero personalità; E sta per "Experiences", ovvero esperienze.

Queste cinque caratteristiche determinano la nostra "forma" come credenti, e di conseguenza influiscono sulla nostra vita con Gesù. Ognuno di noi ha la sua "shape", la sua forma, ed ognuno di noi serve a qualcosa ...

Non esistono credenti che "non servono a nulla", ma solo credenti che non hanno ancora capito che Dio chiede a ciascuno dei suoi figli di impegnarsi.

Sai a quale scopo? Non per il tuo bene, ma per quello degli altri.Non per il bene individuale ed egoistico...ma per il bene comune.

Michele ci illustra questo attraverso la lettura di 2 Corinzi 12:7
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06 settembre 2009

Connettersi a Dio: 7) La preghiera di realizzazione | 6 Settembre 2009 |

Siamo giunti all'ultima tappa del nostro viaggi all'interno del “Padre Nostro”: siamo partiti tre mesi fa, il 7 giugno e abbiamo fatto una passeggiata all'interno della preghiera perfetta, di quella che il nostro Signore Gesù ci ha chiesto di pregare: “Voi dunque pregate cosi”

Perché ho voluto predicare sul Padre Nostro? Principalmente per due motivi: il primo è che sono “pigro”, era molto semplice “copiare” le predicazioni di Rick Warren. Piuttosto che scriverne sette di sana pianta.

La seconda (un pochino più profonda) è perché sono persuaso che il momento di crisi economica, morale ed etica nel quale si dibatte il nostro Paese è l'inizio di una profonda trasformazione che condurrà o ad una perdita totale dell'identità cristiana, avvicinandoci al modello francese, oppure ad un risveglio.

In altre parole, noi, il popolo italiano, abbiamo davanti a noi la scelta di continuare con la disintegrazione, oppure scegliere la rivitalizzazione, il rinnovamento, il risveglio.

Non sono io l'unico a sentire forte che questi anni saranno la chiave di volta per il nostro Paese, che Dio ha un piano per l'Italia... ma spetta a noi, a me e a te, dalla base, dall'atomo delle nostre vite individuali, creare l'onda, il movimento, lo “tsunami” che cambierà l'aspetto del posto dove siamo nati.

Da dove attingere il coraggio, la forza, la motivazione per quest'impresa a cui Dio ci sta chiamando? Dal Padre Nostro.

Credo profondamente che tutto ciò di cui abbiamo bisogno lo possiamo trovare nella preghiera di Gesù.

Questa settimana siamo giunti all'ultima frase;

“Perché a te appartengono il regno, la potenza e la gloria in eterno, amen." (Matteo 6:13b)

Ti prego di sottolineare le parole regno, potenza e gloria; queste sono forse le tre parole più importanti di tutta la preghiera. Se riusciamo a comprendere cos'è il regno di Dio, cos'è la potenza di Dio, e cos'è la gloria di Dio, allora avremo compreso il perché il mondo esiste, il perché io e te esistiamo

Più di una volta ti ho detto che tu non solo sei stato creato (o creata) da Dio ma che tu sei stato creato per Dio: tu sei il suo capolavoro.

Tu sei stato creato da Dio perché il tuo creatore potesse amarti! Dio in te ha creato non un oggetto, non un passatempo, non una preoccupazione, ma l'oggetto del suo amore! Dio E' amore, e l'amore non è un sentimento, ma un'azione,. Dio ti ha creato perché egli che E' amore potesse dare amore a te. E l'amore è un' azione; è movimento!

Dio ti ha creato perché tu potessi vivere nel suo regno, e adempiere al suo regno, così da poterlo rivelare agli altri, per mostrare la sua potenza e per portare gloria a lui.

a) Il regno di Dio è il piano

Lo spiego ancora in un altro modo: il regno di Dio è il suo piano, sia per i tempi presenti che per quelli passati, che per quelli futuri. Ed è anche il suo piano per l'eternità. Quello che noi viviamo (la storia) è solo una frazione infinitesima nel piano di Dio che affonda le sue radici nell'eternità.

La Bibbia dice in Daniele che “i piani di Dio non possono essere cambiati”. Nulla può cambiare il suo piano di stabilire il suo Regno.

Vi faccio un esempio: se prendo una nave che va da Civitavecchia a New York, su questa nave posso fare molte cose. Posso mangiare, posso vedere un film, posso camminare sul ponte, posso leggere un libro, posso dormire... Posso esercitare molta parte della mia libertà, ma è sempre una libertà limitata in quanto so che prima o poi, arriverà a New York, che mi piaccia o no.

La storia si sta muovendo nel modo in cui vuole Dio, che ci piaccia o no. Sulla nave possiamo esercitare la nostra libertà, ma non possiamo fare in modo che la nave inverta la sua rotta; questo è valido anche per i piani di Dio.

Per cui, il regno di Dio e il suo piano per la storia e l'eternità.

b) Il potere di Dio è il programma

Il potere di Dio è il suo programma; è come Dio raggiunge il suo piano. Non lo raggiunge da solo, non fa cartelloni pubblicitari, né spot sui network: noi siamo la sua pubblicità, i suoi manifesti. Immaginatevi che noi siamo gli attori dello spot, a cui il regista ha assegnato delle battute da dire a tempo per raggiungere l'ascoltatore.

La Bibbia dice in Isaia 45:

“ Io (Dio) ho fatto la terra e ho creato l'uomo su di essa; io, con le mie mani, ho spiegato i cieli e comando tutto il loro esercito. Io ho suscitato Ciro, nella giustizia, e appianerò tutte le sue vie; egli ricostruirà la mia città e rimanderà liberi i miei esuli senza prezzo di riscatto e senza doni, dice il SIGNORE degli eserciti"
(Isaia 45:12-13)

Sapete chi era Ciro? Era un re persiano; attualmente sarebbe il re in Iran. Era il re di Babilonia; Dio scelse Ciro per disciplinare Israele e per riportarlo verso lui.

Dio dice di aver scelto quest'uomo, di averlo suscitato per i suoi scopi. Il regno di Dio è piano di Dio, il potere di Dio è il programma di Dio; e non c'è nulla che possa frapporsi per interrompere il suo volere. Egli usa addirittura un re che non crede in lui, per adempiere ai suoi piani.

Il piano di Dio è quello di stabilire un regno; il potere di Dio è il suo programma. Ma quale è lo scopo di gesto regno?

c) La gloria di Dio è il suo scopo.

Tutto ciò che esiste nel mondo, ogni pianta, ogni animale, tutto è stato creato per portare gloria a Dio. Egli l'ho fatto per rivelare la sua natura, come è in realtà.

Guardandoci intorno infatti possiamo vedere che a Dio piace la varietà. Basta che ti guardi attorno in questa sala e capirai questo concetto; nessuno di noi è una copia dell'altro, come non c'è una copia di nessun animale, di nessuna pianta, di nessuna montagna. Ogni cosa è unica, Dio non crea dei cloni, e tu sei il capolavoro di Dio.
Guardandoci intorno possiamo vedere che Dio è organizzato, che è potente, che creativo, e tutto questo soltanto guardandoci intorno. Ma attraverso le scritture sappiamo molto di più di lui; sappiamo che un padre amorevole, pietoso, e gentile. Sappiamo pure che è un Padre giusto ed equilibrato. Lo scopo della gloria di Dio è proprio quella di far vedere al mondo tutto questo, di proclamarlo per rendergli gloria.

Molti pensano che il regno di Dio sia qualcosa di lontano, di distante, qualcosa che vedremo solo nel futuro. La realtà invece è che il regno di Dio è una realtà presente in questo momento.

Quando Gesù mandò i suoi discepoli nel mondo(lo possiamo trovare in Matteo 10, Luca 10, Marco 9), li mandò con una serie di istruzioni; gli disse di assistere poveri, di curare gli ammalati, di educare le persone e di condividere la buona novella e di dimostrare amore verso tutti. Gli disse di risollevare chi era caduto, di dare sollievo agli oppressi e di ristabilire la giustizia. Tutte queste buone cose sarebbero state la dimostrazione di che cos'è il regno di Dio.

Ma la cosa più importante che disse ai suoi discepoli in Luca 10:9:

“Guarite i malati, e dite a tutti “ora il regno di Dio vi è vicino”
(Luca 10:9 VP)

Cosa significa questo? Che il regno di Dio non è astratto, non è lontano, ma è reale e presente è quello per cui dovremmo impegnarci mentre siamo su questa terra.

La potenza di Dio e l'energia che ricevi per fare ciò che Dio vuole tu faccia una volta che ti sei arreso e che si è sottomesso al suo volere.
Infatti Gesù ha detto

“Agli uomini è impossibile, ma non a Dio; perché tutto è possibile a Dio. (Marco 10:27)

Gesù sta dicendo che devi essere connesso alla potenza di Dio per poter fare qualsiasi cosa.

Se il regno di Dio è la realtà del mondo, se la potenza di Dio è 'energia per agire, cos'è dunque la gloria di Dio?

Paolo dice questi Romani:

“Tutto viene da Dio. Tutto vive per la sua potenza e tutto esiste per la sua gloria.” (Romani 11:36 parafrasi)

Molte volte le persone si sentono insoddisfatte pur avendo delle buone famiglie, degli ottimi figli, dei buoni amici. Addirittura hanno una chiesa che frequentano e che amano; ma si sentono insoddisfatti.

Sapete perché? Perché non siamo stati creati solo per vivere, divertirci, passare allegramente gli anni ed avere successo. Vivere per se stessi e per il proprio piacere (o per quello della propria famiglia) non rende una vita pienamente soddisfacente.

Tu sei stato creato per vivere per il regno, per la potenza e per la gloria di Dio; e non riuscirai mai essere soddisfatto della sua vita: nulla potrà soddisfare la tua sete fino a quando tu non vivrai nel regno di Dio, attraverso il potere di Dio, e per la gloria di Dio.

Come posso dunque avere una vita che mi realizzi? Qual è la vita che Dio ha disegnato per me realmente?

Gesù ha detto questo in Giovanni 10:10:

“Io sono venuto perché possano avere la vita ed averla in abbondanza” (Giovanni 10:10 VP)

Vedete che Gesù non parla di religione, ma di vita; perché parla proprio di vita? Non avrebbe potuto parlare, che so io, di guarigioni, di ricchezza, di piaceri? E invece parla di vita: vita che lui è venuto a dare a chi crede in lui!

Sapete perché? Perché molte persone non stanno vivendo, stanno semplicemente sopravvivendo; si alzano la mattina, vanno al lavoro, tornano a casa, guardano la tv, vanno al letto...si alzano la mattina, vanno al lavoro, tornano a casa, guardano la tv, vanno al letto...Magari partecipano a qualche festa il sabato o domenica, e dicono “ che bella vita che ho! “. No, mi spiace questo non è vivere, ma è sopravvivere. E non è quello per cui sei stato creato!

Sapete perché molte persone vivono così? Perché vivono per se stesse! Se devo essere proprio onesto con voi, se fosse per voi non sareste neppure capaci di uscire dal letto la mattina, figuriamoci creare una vita che sia soddisfacente!

Hai bisogno di qualcosa che dia ragione e significato alla tua vita! Quella ragione quel significato si chiamano “il regno di Dio”.

Come dare significato alla tua vita, dunque? Ci sono tre passi da fare.

1. Vivere nel regno di Dio

“Vi abbiamo esortati ed incoraggiati, scongiurandovi di vivere in modo degno di Dio, che vi ha invitati nel suo regno per condividere con voi la Sua gloria” (1 Tessalonicesi 2:12 VP)

Cosa significa vivere nel regno di Dio? Significa rendere le priorità di Dio le proprie priorità; fare sì che quello che vuole Dio, voglio io.

Normalmente non ci preoccupiamo di cose completamente differenti da quelle di Dio. Nel sermone sul monte Gesù passa molto tempo a parlare delle preoccupazioni; dice che non dobbiamo preoccuparci per la nostra salute, che non dobbiamo preoccuparci della nostra felicità, della nostra sicurezza, o del nostro futuro, o delle nostre amicizie, o del nostro lavoro, o della nostra famiglia. Alla fine conclude il suo discorso con questa affermazione:

“Dio vi darà tutto ciò di cui avete bisogno quotidianamente (ricordate il dacci oggi il nostro pane quotidiano) se (ecco la condizione) vivrete per lui e farete del regno di Dio il vostro interesse principale”
( Matteo 3:33 parafrasi)

Gesù dice che se tu farai del regno di Dio il tuo interesse principale, lui penserà a coprire il 100% del resto della tua vita; si occuperà della tua salute si occuperà della tua famiglia, si occuperà dei tuoi affari...

Lasciate che condivida con voi un segreto che ho scoperto leggendo questo passo: se tu vuoi che Dio benedica qualcosa nella tua vita, poni Dio al primo posto in quella specifica area della tua vita.

Se vuoi che Dio benedica il tuo matrimonio, mettilo al primo posto del tuo matrimonio. Se vuoi che Dio benedica l'educazione tre figli mettilo al primo posto nell'educazione dei due figli. Se vuoi che Dio benedica la tua carriera mettilo al primo posto nella tua carriera. Se vuoi che Dio benedica la sua situazione economica, mettilo al primo posto nella costituzione economica. Se vuoi che Dio benedica il tuo tempo, mettilo al primo posto nel tuo tempo.

Dio benedice tutte le cose dove lo mettiamo al primo posto; Gesù ha detto “cercate prima il regno di Dio, e tutto il resto vi sarà sopraggiunto”.

Sapete cosa succede quando invece mettiamo qualcosa differente al primo posto nella nostra vita? Ci stiamo creando un “ idolo”; e il secondo comandamento ci impone di non crearci idoli.

È Dio che dobbiamo mettere per primo nella nostra vita; cosa significa mettere Dio per primo? Sapete, la parola primo contiene proprio tutto quello che dobbiamo fare per mettere Dio al primo posto nella nostra vita

P. Problemi.

C'è una frase che spesso diciamo quando la situazione va di male in peggio:”a questo punto possiamo solo pregare!”. Mi spiace, ma questa è la cosa che dobbiamo fare come prima, non come ultima risorsa.

R. Relazioni

Metti Dio per primo nelle tue relazioni; nella tua famiglia, nel tuo matrimonio, nelle amicizie, nei rapporti di lavoro, e Dio benedirà la tua famiglia, il tuo matrimonio, le tue amicizie.

I. Interessi

Metti Dio per primo nei tuoi interessi; i tuoi hobby, le tue amicizie, la tua carriera, il tuo tempo libero. Pensa in ogni frangente a come vorrebbe tu agisti.

M. Moneta

Stiamo parlando dei tuoi soldi! Devi mettere Dio per primo anche quando si parla di danaro. Sai cosa significa questo? Che anche in un periodo di recessione, anche quando i soldi bastano appena a tirare aventi,devi dare regolarmente la 10ª. Ricordati dell'offerta della vedova!

Non avendo un reddito fisso per me calcolare il 10% è un po' complicato, ma comunque mia moglie ci proviamo. E quei soldi non li riteniamo proprietà nostra, non li consideriamo nel bilancio familiare, non facciamo progetti su di essi... semplicemente perché non sono soldi nostri, ma appartengono Dio. E sapete cosa vedo? Che anche in un momento di recessione, il Signore mi assicura più di quanto ho bisogno io e la mia famiglia.

O. Obiettivi

Metti Dio per primo negli impegni, nelle liste, negli appuntamenti, negli obiettivi che ti dai durante la giornata.

Questo significa dare a lui il risveglio la mattina, a riservargli un giorno speciale della settimana (la domenica), considerarlo in ogni decisione che prendiamo durante la nostra giornata.

Prova a dire queste parole la mattina quando scendi dal letto: “ Dio, qualsiasi cosa accada oggi, io voglio amarti un po' più conoscerti un po' di più.”.

Se fai queste cose, mettendolo per primo, Dio benedirà la tua vita. Piuttosto che pregare “Dio benedici quello che faccio” prega “Dio, fammi fare le cose che tu vuoi benedire”.

Perciò, la vera soddisfazione si ottiene vivendo nel regno di Dio. Ma non solo. C'è un secondo passo da fare.

2. Vivere attraverso la potenza di Dio

Vivo nel suo regno, e vivo attraverso la sua potenza: la Bibbia ci dice questo:

“Perché il regno di Dio non è fatto di parole, ma di potenza”
(1° Corinzi 4:20 VP)

Lo sapete che Dio non benedice le persone autosufficienti? Ma benedice le persone che si affidano a lui, che si sottomettono a lui, che si arrendono a lui. Non le persone che sono autosufficienti, ma le persone che sono Dio- sufficienti, Dio-dipendenti.

Intendete, non ce l'ho con le persone che si sono fatte da sé, Le rispetto ed alcune di queste le ammiro; ma il problema con le persone che si sono fatte da sé, e che adorano se stessi! Dicono:” ho fatto tutto questo con le mie mani”, e adorano la creatura anziché il creatore.

Dio non benedice le persone autosufficienti, non benedice le persone che si affidano a lui; Gesù ha detto “ Vi sia fatto secondo la vostra fede".

Cosa ti aspetti Dio faccia nella tua vita? Cosa di aspetti faccia durante questa settimana?

Non voglio che mi dica niente perché sono esattamente ciò che farà Dio nella tua vita in questa settimana: farà ciò che tu ti aspetti faccia. Né più, né meno.

Se studi le scritture, vedrai che tutte le volte che Dio si è mosso dai cieli per scendere in terra a fare miracoli e perché qualcuno ha creduto in lui; qualcuno che stava aspettando che Dio agisse nella sua vita.

Sai perché chi sto parlando in questo momento? Perché sono diventato un insegnante, un responsabile della chiesa? Non perché sono bravo, neppure perché sono studioso o intelligente di mio; non dipende da me, ma da chi è Dio!

La Bibbia dice che Dio ci usa a seconda della nostra fede; sapete perché Dio mi usa? Perché io mi aspetto di essere usato da lui! Non è che lo meriti, e non sarò mai capace di meritarlo. Non è merito, ma è grazia! Non è “io”, ma è Dio!

Un giorno di qualche anno fa, ho capito che tutto quello che di buono sapevo produrre, le mie poesie, i miei studi, i miei racconti, non mi servivano a nulla: non vedevo il fine di ciò che producevo.

Visto che sapevo che quei talenti, quelle abilità non erano mie ma mi erano state date dal mio creatore, non mi rimaneva nient'altro che dirgli:” ok Dio, non ho capito perché mi ha dato tutte queste abilità, ma io so che c'è un fine, uno scopo che io ancora non conosco per esse. Non sono mie, le ritorno a te, mettendole a tua disposizione; ti prego, usale!”.

Dio non ci dà quello che ci meritiamo di avere (altrimenti saremo già morti!), ma ci dà quello di cui abbiamo bisogno: questo si chiama amore!

Per questo Dio ci dice “io voglio usare te, ma tu devi vivere attraverso la mia potenza”. Voglio dirvi un altro piccolo segreto: più dipendi da Dio invece che da te stesso, più Dio ti benedirà. Se tu dipendi da Dio un po', avrai un po' di benedizione; ma se tu dipendi grandemente da Dio, sarai grandemente benedetto.

La Bibbia ci dice questo:

“Dio,,, tramite la sua straordinaria potenza che agisce dentro di noi, può fare infinitamente di più di ciò che noi domandiamo o pensiamo.” (Efesini 3: 20 VP)

Dio dice: “io sono capace di fare molto di più di quello che tu immagini.” Dio può fare di più in una sola settimana di tutto quello che tu puoi fare un'intera vita; è questo il motivo perché non è mai troppo tardi per arrendersi a lui.

“Sono troppo vecchio,,, ho troppi problemi,,, sono un gran peccatore”; non è mai troppo tardi perché Dio può fare in una settimana sola quello che tu non sei capace di fare in tutta una vita.

Come posso dunque ricevere la potenza di Dio nella mia vita? Ci sono tre azioni che devi compiere, deliberatamente, per ottenerla.

I. Pregare

La preghiera è la connessione alla potenza di Dio: tanta preghiera tanta potenza, poca preghiera poca potenza, niente preghiera niente potenza! Dimmi quanto preghi e chi dirò quanto potenza hai!

Giacomo dice questo:

“La preghiera del giusto, fatta con fervore, è molto potente ed efficace” (Giacomo 5:16 VP)

Se la tua vita non ha potenza, se ti senti debole, quello mi dice che non stai pregando abbastanza; perché preghiera e potenza vanno assieme.

C'è una seconda maniera per ottenere la potenza di Dio nella tua vita che forse ti stupirà.

II. Prendere il rischio di obbedire a Dio

Dio dice che quando noi prendiamo il rischio di fare ciò che egli ci dice di fare, anche se è difficile, impopolare, ci costa molto, oppure sembra non avere senso, o nessun altro lo sta facendo, bene, è in quel momento che la sua potenza arriverà nella nostra vita.

Il fatto è che noi cresciamo soltanto quando la nostra fede è messa alla prova, quando ci troviamo al di fuori della nostra zona di sicurezza e dobbiamo prendere dei rischi. Se non stai prendendo nessun rischio come credente, avere fede non ti serve, e per questo sei in-fedele!


C'è una storia nell'antico testamento di quando Israele stava entrando in Palestina dopo essere stato per centinaia di anni schiavo in Egitto. Giosuè conduceva il popolo, e ad un certo punto giungono al fiume Giordano, ma in quella stagione era praticamente impossibile attraversarlo, perché era in piena. A quel punto il popolo comincia a disperare di poter entrare nella terra promessa; ma Dio dice a Giosuè: “vuoi vedere un miracolo?”Si” “hai fede in me?” Si. “Allora, cammina nell'acqua!”.

Tutti pensano che Dio avrebbe fatto un miracolo come quello del mar Rosso, che le acque si sarebbero miracolosamente fermate, creando un passaggio per il popolo. Ma Dio dice: “non farò come nel mar Rosso, a me piace fare le cose senza mai ripetermi; e questo è un test, una prova della tua fedeltà. Voglio che tu entri nell'acqua”.

Giosuè e i capi entrano titubanti nel fiume: fino alle caviglie: non accade nulla. Entrano fino alle ginocchia: nulla! Entrano fino alla vita: nulla! “Quando vuoi Signore!” “Continua a camminare”.L'acqua arriva al petto... ed è a questo punto che accade il miracolo! Il fiume si ferma, il passaggio appare, il popolo attraversa...Giosuè ha dimostrato fede, il suo popolo ne riceve la benedizione.

Il punto è questo:se vuoi vederlo miracolo, sei tu che devi fare il primo passo. Sei tu che devi scendere in acqua; una tartaruga si muove soltanto quando mette fuori dal guscio zampe e testa! Ti senti una tartaruga? Vuoi vedere un miracolo? Metti fuori zampe e testa e guarda il miracolo mentre accade!

Non devi aspettare di sentirti pronto, di essere fiducioso di riuscire; non è la tua potenza che farà il miracolo, ma quella di Dio!

Quale è la cosa che più preoccupa di più in questo momento? Voi un vero miracolo? Falla, se vuoi vedere la potenza di Dio agire; la potenza non arriva prima dell'azione, ma arriva durante.

Non so quello che ti sta chiedendo Dio, ma posso raccontarti una cosa che mi spaventa di più in questo momento, ma che Dio mi sta chiedendo di fare: è salire sull'aereo a fine gennaio, abbandonare la mia confortevole Italia, stare per un mese tra persone che non conosco, non parlano la mia lingua, hanno cibo diverso, hanno diverse abitudini...ma tutto questo per addestrarmi ancora un po' più nello studio della sua Parola!

Quale aereo devi prendere nella tua vita di credente? Sappi che non troverai la potenza di Dio nella sala d'attesa, né ai piedi della scaletta; la troverai a metà strada tra Roma e New York, che siede accanto a te nella cabina di un aereo. Ma devi prendere l'aereo, nonostante, anzi in virtù delle tue paure!

C'è un ulteriore modo per ricevere la potenza di Dio nella propria vita.

III. Non mollare.

Riceviamo potenza da Dio quando preghiamo, come pure quando prendiamo il rischio di obbedirgli; ma la riceviamo anche quando abbiamo il coraggio di non mollare quando siamo scoraggiati.

Perché Dio possa fidarsi di te e della fede che hai in lui; le difficoltà, i ritardi e di punti morti con le disperazioni e gli scoraggiamenti che comportano sono un test che devi superare.

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Vivere nel regno di Dio significa mettere Dio primo; vivere attraverso la potenza di Dio significa pregare, prendere il rischio di obbedire a Dio, e non mollare.

Ma perché la mia vita sia realmente soddisfacente c'è un ultimo comportamento che come credente debbo praticare.

3. Devo vivere per la gloria di Dio

La Bibbia dice questo:

“Cristo morì una volta per sempre al peccato, ma ora vive per Dio. Perciò anche voi consideratevi come morti, per quanto riguarda il peccato, ma vivi per Dio grazie alla vostra unione con Cristo Gesù.” (Romani 6:10-11 VP)

Per la gloria di chi stai vivendo? Alcuni vivono per la gloria di se stessi, altri per la gloria del proprio marito o della propria moglie ; alcuni vivono per la gloria dei propri genitori. Mi spiace, Dio non ti ha messo su questa terra per adempiere ai desideri dei tuoi genitori, né del tuo sposo, né di te stesso!

Dio dice: “io voglio che tu viva per la mia gloria”. Quello che accade al giorno d'oggi, e questo è il motivo perché moltissime persone non si sentono realizzate, è che molti vivono dando il massimo verso cause che meriterebbero il minimo impegno; e queste cause prima poi li tradiranno.

Alcuni vivono dando il meglio di se stessi al lavoro, ma il lavoro può anche non esserci più. Spesso succede che le persone giungono alla fine della loro esistenza, e solo lì si accorgono di avere vissuto invano; un uomo d'affari confessò un giorno di essersi arrampicato lungo la scala del successo, e di aver scoperto raggiunta la cima che la scala era appoggiata sul muro sbagliato.

Vivere per il piacere, vivere per se stessi, vivere per il sesso, vivere per il cibo... sono i muri sbagliati, e non è mai troppo tardi per decidere di scendere, prendere la propria scala, e poggiarla sul muro giusto, sul muro di Dio.

Come faccio a vivere per la gloria di Dio? Voglio suggerire soltanto tre delle innumerevoli possibilità che hai a disposizione per farlo.

I. Dimostra amore verso tutti

Lo sai che tutte le volte che dimostri amore stai dando gloria di Dio? Perché Dio è amore: perché così mostri quello che Dio è.

Dio dice: “ io sono amorevole, sono compassionevole, e voglio che tu sia come me, voglio che tu sviluppi un carattere simile al mio.” Certo, non sarai mai come Dio, ma l'impronta del padre sarà quella che vedono gli altri.

Una delle maniere per dimostrare amore è quella di accettare le altre persone. C'è un'obiezione comune a questo atteggiamento: io non accetto il tale o la totale perché non mi piace come si comporta.

Capiamoci bene, accettare una persona non significa approvare ciò che fa; io posso amare qualcuno senza approvare il suo peccato; c'è una bella differenza! E, come credenti, noi siamo chiamati ad accettare tutti, ma allo stesso tempo non siamo chiamati ad approvare tutti i comportamenti.


Dio ti ama, ma sicuramente non approva tutte le cose che fai, vero? Dio ti ama per chi sei, anche come sei; tu sei chiamato a fare lo stesso, ad amare le persone per chi sono, non per come sono.

La Bibbia dice:

“Accoglietevi l'un l'altro, proprio come Cristo ha accolto noi. Fatelo per la gloria di Dio “ (Romani 15:7 VP)

Vedete quello che sta dicendo qui? Sta dicendo che non devi avere un gran talento per glorificare Dio; la semplice ospitalità porta gloria al creatore. Basta che t'ispiri a Gesù, che ti ricordi come egli ha accolto te; tu sei chiamato a fare lo stesso verso gli altri. L'essere amichevoli, l'essere ospitali, l'essere civili, l'essere accettevoli, l'essere amorevoli porta gloria a Dio.

Sai essere garbato con le persone? Allora porti Gloria a Dio! Tu puoi portare gloria di Dio più di quanto io la possa portare in tutta la mia vita presente, passata e futura di predicatore; perché Dio ti ha dato amicizie, conoscenze, frequentazioni che soltanto tu puoi raggiungere con l'amore di Dio.

Quali persone hai invitato nell'ultimo anno di chiesa a casa tua per un pranzo o una cena tra amici? (E questo include anche i tuoi fratelli e le tue sorelle che fanno parte di questa chiesa... se chiamato a dimostrare amore a tutti, compresi i membri della tua chiesa!).Sii amorevole con le persone, e porterai gloria a Dio.

C'è un secondo modo con il quale può portare gloria di Dio.

II: Usa le tue abilità per servire tutti

La Bibbia dice questo:

“usate i doni che Dio vi ha dato per aiutarvi a vicenda... in tal modo Dio sarà glorificato” (1 Pietro 4:10-11)

Sottolinea ”a vicenda”; cosa accade quando usi i doni che Dio ti ha dato? Dio è glorificato!

Dio che ha modellato in modo di dare un contributo in questo mondo, e i doni che egli che ha dato non servono a te... ma gli altri! Così come il doni che ha dato a me non servono a me, ma gli altri. E ciascuno di noi ha dei doni differenti, delle capacità differenti, dei talenti differenti.

Se io non uso il mio dono di insegnamento, non ne soffro io, ma ne soffrite voi che mi ascolti. MA se lo uso, tu sei benedetto, non io!

Se tu non usi il tuo dono di ospitalità verso gli altri, non è soffri tu, ma ne soffre chi non è ospitato da te. Ma se lo usi, tu benedici l'altro, non te stesso.

Vuoi glorificare Dio? Usa i doni che egli che ha dato!

C'è un terzo modo con il quale può portare gloria a Dio.

III. Condividi la buona notizia con tutti

La Bibbia dice:

“Più sono quelli che si convertono Cristo, più saranno quelli che lo ringrazieranno per l'abbondanza della Sua Grazia; e così il Signore sarà glorificato ancora di più,” (2 Corinzi 4:15 VP)

Perché parliamo di Gesù alla gente? Per avere una sala piena? Per “vendergli” una nuova religione? Di certo no: parliamo di Gesù perchè vogliamo che latri sperimentino la relazione che noi abbiamo scoperto.

Questa è la fede cristiana; non una religione, ma una relazione. Vedete che nel versetto non c'è scritto “più sono quelli che vengono in chiesa”, ma c'è scritto “che si convertono Cristo”. Ed il fine non è “più saranno quelli seduti in sala”, ma “più saranno quello che lo ringrazieranno”; il fine è sempre la gloria di Dio.

A quanti hai parlato di Gesù negli ultimi dodici mesi? Posso riassumerti quello che ti è accaduta dal giorno in cui hai creduto ad oggi?

Hai iniziato a parlare di Gesù con la tua famiglia, e magari non hai ottenuto nessun interesse; poi hai parlato di Gesù con i tuoi amici, e magari anche qui l'interesse non è stato un gran che. Poi è stata la volta dei tuoi compagni di lavoro.

A un certo punto hai esaurito il tuo “portafoglio clienti”, e ti sei messo l'anima in pace; fine dei clienti, si chiude l'esercizio.

Non è questo quello che ti chiede Dio. Rivaluta le tue sfere di influenza, sii pronto ad renderti vulnerabile, ad uscire fuori dall'atmosfera confortevole della tua l'intimità, a rischiare, a tirare fuori le zampe e il collo dal tuo guscio di tartaruga.

Se parli di Gesù, porti gloria di Dio. Porti gloria a Dio, e stai dimostrando amore verso gli altri.

C'è un problema: quante volte avete sentito questa frase: “Io credo in Gesù, ma non credo nella chiesa.”?

Ovviamente qua in Italia, quando si parla di chiesa, è sottinteso che si parli di chiesa cattolica, non di una determinata chiesa, ma della chiesa come istituzione.

L'amore che mostri, i doni che metti a disposizione degli altri, il modo in cui condividi il Vangelo di Gesù, queste sono le armi che hai a tua disposizione per far comprendere agli altri che la chiesa non è un'istituzione, ma un corpo vivente, che è il posto speciale dove persone normali incontrano altre persone normali per aiutarsi a vicenda nel conoscere di più Dio.

La Bibbia dice:

“A Dio sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli.” (Efesini 3:21)

Dove la gloria di Dio? Nella chiesa, nel corpo di Cristo in terra.

Voglio farvi una predizione: nel giro di 1000 anni da oggi non esisterà più la Microsoft, e neppure Mediaset. Non ci sarà più la Mercedes, e neppure la Swatch.

Non ci saranno più neppure gli Stati Uniti, con l'Europa unita, e neppure la Cina così come la concepiamo adesso; nulla dura, tutto è destinato a cambiare.
Ma posso dirvi qual è la cosa che fra 1000 anni sarà presente: è la chiesa, la famiglia di Dio. Per questo è così importante che le persone comprendano che non possono fare a meno della chiesa, non dell'istituzione, non dell'edificio, non dei riti, ma della famiglia di Dio, del corpo di Cristo vivente in terra.

In conclusione, vuoi che Dio benedica la tua vita? Vuoi vivere una vita realizzata?

Segui questo piccolo suggerimento: ogni mattina, quando ti svegli, prima ancora di farti il caffè, di farti la barba o di truccarti, di questo: “padre,Pane!” Tutto qui? Sì, tutto qui! Già, perché semplicemente dicendo pane, ti rammenterai che la giornata che stai per vivere sarà pienamente soddisfacente soltanto vivendola:

P . per la sua gloria
A. Attraverso la sua potenza
N. nel suo regno
E. in eterno

Se trovate un acrostico migliore che vi faccia ricordare i motivi del perché dobbiamo vivere per la gloria di Dio attraverso la sua potenza nel suo regno, vi prego di suggerirmelo.

La mattina quando preghi “pane”, starai dicendo :” Padre oggi voglio vivere:
per la tua gloria, mostrando amore a tutti, usando le mie abilità per servire di quelli che incontro, e condividendo con loro la buona notizia e compassione e di pietà che è in Cristo Gesù.
Voglio vivere attraverso la tua potenza pregando costantemente, prendendomi il rischio di obbedire a te, e non mollando quando sarò scoraggiato.
Voglio vivere nel tuo regno eterno, mettendoti al primo posto nei miei problemi, nelle mie relazioni, nei miei interessi, nei miei soldi, nei miei obiettivi.
È infine padre voglio essere connesso di chiesa, dividere il pane, il cibo spirituale assieme ai miei fratelli ed alle mie sorelle

Preghiamo

Ora sai quello che devi fare, la domanda è: lo farai? Il segreto della soddisfazione non è conoscere la strada, ma percorrerla. Padre ciascuno di noi vuole che tu benedica la propria vita ma spesso non vogliamo sottometterci ed obbedire a quello che tu ci chiedi. Io prego affinché tutte le persone che sono state colpite oggi da questo messaggio possano prendere una decisione e percorrere quella strada.

Se le mie parole che hanno colpito, prega con me queste parole nel tuo cuore.

Caro padre, io non voglio accontentarmi di avere una vita insoddisfacente, perché so che tu stesso mi hai creato per una vita abbondante. È per questo che da oggi voglio percorrere la strada che porta alla realizzazione della mia vita in te. Voglio metterti al primo posto in ogni area della mia vita; finanze, interessi, relazioni, obiettivi, e problemi, tutto io affido a te. Padre io voglio vivere attraverso la tua potenza; aiutami a dipendere sempre di più su di te e sempre meno su di me. Dammi la fede per prendere i rischi che sono necessari affinché io cresca e viva per la tua gloria. Aiutami a non mollare quando sono scoraggiato o impaurito; aiutami a fare le cose di cui ho più paura ma che tu mi stai chiedendo di fare. E, caro padre, io voglio vivere per la tua gloria, usando le capacità che mi hai dato per servire altri. Io voglio che la mia vita sia una benedizione per altri, così che tu possa benedire me. Voglio mostrare amore ed ospitalità a tutti, servirli, condividere la buona notizia di Gesù con coloro che ancora non ti conoscono. Io non ti chiedo di benedire quello che faccio, ma di chiedo di aiutarmi a fare ciò che tu vuoi benedire. Amen
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