PER ASCOLTARE L'AUDIO DEI MESSAGGI CLICCA SUI LORO TITOLI

27 gennaio 2019

Mossi dalla paura... o dalla fede? | 27 Gennaio 2019 |

Quando la paura bussa alla porta della tua vita, cosa fai? Apri la porta, o apri la Bibbia? In fondo, paura e fede hanno una cosa in comune: credere in qualcosa che non vediamo. E la paura è avere fede nella direzione sbagliata.

Mario Forieri, attraverso Isaia 8, ci spiega che la paura non è mai un buon consigliere, e che se le nostre paure lo diventano, è un segnale che ci dice che non stiamo vivendo a pieno nella certezza delle promesse che Dio ha fatto per noi attraverso Gesù.
Da chi ti fai consigliare: dalla tua paura, o dalle promesse immutabili di Dio?

---

“Non chiamate congiura tutto ciò che questo popolo chiama congiura; non temete ciò che esso teme, e non vi spaventate. Santificate il Signore degli eserciti! Sia lui quello per cui provate timore e paura!“ (Isaia 8:12-13)

(PER ASCOLTARE L'AUDIO DEL MESSAGGIO CLICCARE SUL TITOLO)

---

GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO






Share:

20 gennaio 2019

Scavare nella Bibbia | 20 Gennaio 2019 |

La Bibbia è come un terreno: possiamo camminarci sopra, o possiamo scavarlo, e andare a vedere i differenti strati da cui è composto. 

Ogni strato ci dice qualcosa di importante circa Gesù, la nostra natura e come vivere la nostra vita. 

Nessuno strato è meno importante, nessuno strato è più importante. 

E gli strati possono essere infiniti; basta solo avere la voglia, il tempo e costanza di tuffarcisi dentro, e Dio parlerà in una maniera sorprendentemente attuale.

(NB: il messaggio audio non rispecchia fedelmente gli appunti in quanto è un insegnamento interattivo con le persone in sala)

---

Giovanni 1:9-14


 "9 La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo. 10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l’ha conosciuto. 11 venuto in casa sua, e i suoi non l’hanno ricevuto; 12 ma a tutti quelli che l’hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventare figli di Dio, a quelli cioè che credono nel suo nome, 13 i quali non sono nati da sangue, né da volontà di carne, né da volontà d’uomo, ma sono nati da Dio. 14 E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre." (Giovanni 1:9-14)

Cosa ci dice della natura di  Gesù?

1. Non può essere/rimanere nascosto (v.9)
2. brilla come il sole (v.9)
3. la sua luce rende possibile all'uomo di vedere (v.9)
4. è stato la causa della creazione (v.10)
5. l'intelligenza suprema è divenuta un uomo, si è “abbassata” al nostro livello “animale” (v.14)
6. ci ha fatto un dono svelandoci la verità senza aspettare nulla in cambio (v.14)

Il mondo tende a sminuire e nascondere la verità su Gesù, a renderlo uguale a tanti altri, ma è lui che ha creato il mondo e i suoi abitanti.

7. E' solo lui la “VERA luce; non una luminescenza diffusa, che dà un po' di chiarore qua e là, ma una luce diretta e calda come quella del sole, e questa luce è venuta, incarnandosi in forma di un semplice uomo, con uno scopo; far vedere all''uomo la verità, svelandocela senza attendere nulla in cambio.


Cosa ci dice della natura dell'uomo?

1. non è consapevole di Gesù (v.10)
2. è stato creato da Gesù, ma non lo ha voluto accanto (v.11)
3. non può tramite la sua volontà raggiungere Dio (v.14)

L'uomo, anche se è stato creato da Gesù, non lo riconosce; la creatura si è ribellata al creatore credendosi egli stesso capace di creare la propria fortuna. Ma ogni sforzo per innalzarci da nostro stato di “animali intelligenti” è destinato a fallire.

Come posso ristabilire il rapporto infranto con Gesù?

1. Affidandosi a lui (v.12)
L'unico modo per ristabilire il rapporto con il proprio creatore è ripercorrere a ritroso la storia e tornare ad affidarsi/avere fede in Gesù

Cosa mi accade se mi affido a lui?

1. Ho il privilegio/libertà di diventare figlio di Dio (v.12)
2. Dio ha seminato in me il suo spirito (v.12)
3. Dio mi dà una nuova nascita (v14)

Se ci affidiamo a Gesù, il seme che Dio ha seminato in noi sboccia portando  il frutto di una nuova vita.



GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO


Share:

06 gennaio 2019

Il miracolo dell'apparizione - I miracoli che porta il Natale 5° parte |6 Gennaio 2019 |

Gesù è apparso nel mondo non per giudicare, ma per guarire.
---

E' dagli inizi di dicembre che stiamo parlando dei vari miracoli che porta con se il Natale.

Abbiamo visto il miracolo del “momento giusto” Gesù è venuto nel momento giusto della storia del mondo quando poteva essere maggiormente ascoltati da tutti.

Il miracolo del “segno”: Gesù è venuto come “segno” affinché tutti, anche i sordi spirituali potessero capirlo.

Il miracolo del “come”: Gesù è venuto come un essere umano  debole e indifeso, affinché potesse parlare a tutti, partendo dai più umili  e arrivando ai potenti.

Il giorno di Natale abbiamo parlato del  il miracolo del “dono” che Gesù fa di se stesso a noi: Il pane, la luce, la porta, la via ecc.

Ma sapete, nessuno dei doni che abbiamo visto assieme  avrebbe avuto alcun valore senza il dono che gran parte del mondo cristiano ricorda proprio oggi.

Oggi è il giorno in cui io e te dovremmo festeggiare di più, più del Natale, quanto la Pasqua.

Tu potresti chiedermi: “Perché Marco debbo festeggiare così tanto oggi? Cosa c'entra l'Epifania con la mia vita?".

Epifania. In se è una parola “strana”; infatti non è una parola nata col cristianesimo, ma è una parola che veniva spesso usata da chi adorava gli dei.

Il dizionario Garzanti ci da questa etimologia:

Epifania:  dal lat. tardo epiphanīa(m), o epiphanĭa(m), che è dal gr. epipháneia, in origine agg. neutro pl., ‘(feste) dell’apparizione’, deriv. di epiphánein ‘apparire (phánein) da sopra (epí)’.

L'epiphanein era quando un dio pagano, spesso una statua, o un dipinto, dava prova di se stesso, si rivelava, diventava visibile.

Quando accadeva? Praticamente mai!  Era una statua, un dipinto, un dio inesistente!

Accadeva invece molto spesso a teatro, quando il regista dell'opera teatrale decideva di far scendere dall'alto (ecco perché il nome epiphanein, “apparire dall'alto) attraverso dei macchinari fatti di corde e leve, un attore o una attrice che impersonava il dio (i latini lo chiamavano il “deus ex machina”
il dio che scende dal macchinario).

L'epifania del dio pagano a teatro serviva al regista per cambiare  la storia  a favore o contro uno dei personaggi.

Ma l'intervento aveva effetto solo a teatro, il dio che scendeva dall'alto era solamente un attore. Le persone tornavano a casa e trovavano gli stessi problemi da risolvere; anche se invocavano una “epiphanein” nella loro vita, nessun dio appariva da sopra, semplicemente perché stavano invocando statue o dipinti.

Eppure, settecento anni  prima della prima epifania, un Dio vero  aveva fatto scrivere  ad un suo messaggero questo:

“Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria del Signore è spuntata sopra di te! Infatti, ecco, le tenebre coprono la terra e una fitta oscurità avvolge i popoli; ma su di te sorge il Signore e la sua gloria appare su di te.” (Isaia 60:1-2)

Vi viene in mente qualche altro passo nella Bibbia dove qualcosa risplende  in una notte, nelle tenebre fitte, e illumina qualcosa, o qualcuno in cui è presente il Signore?

Leggiamo Matteo 2:

“In quel periodo alcuni magi arrivarono a Gerusalemme dall'Oriente e chiesero: «Dov'è il re dei Giudei appena nato? Abbiamo visto la sua stella nei lontani paesi d'Oriente e siamo venuti qui per adorarlo».....   Ed ecco: la stella che avevano visto in oriente li precedeva finché non si fermò proprio sul luogo dov'era il bambino, sopra Betlemme.! (Matteo 2:1-2, 9 BDG)

Tu potresti dirmi: “Va beh, Marco, è un caso, Isaia a chissà che cosa si riferisse.  Mica c'è scritto che stava parlando di una nascita che sarebbe avvenuta  a Betlemme 700 anni dopo”.

Vi siete mai chiesti perché nel presepe mettiamo i Magi su dei cammelli? Eppure Matteo non ha mai scritto che i Magi arrivarono su dei cammelli, ma solo che portarono dei doni...

“Entrarono nella casa dove erano il bambino e Maria, s'inginocchiarono e lo adorarono. Poi presentarono i loro doni e glieli offrirono: oro, incenso e mirra.” (Matteo 2:11 BDG)

Vediamo come descrive la scena Isaia:

“Una moltitudine di cammelli ti coprirà, dromedari di Madian e di Efa; quelli di Seba verranno tutti, portando oro e incenso e proclamando le lodi del Signore.” (Isaia 60:6)

Settecento anni prima che accadesse, Dio aveva fatto scrivere ad Isaia che sarebbero arrivati gente “da est” (Madian ed Efa)... su dei cammelli... portando in dono “oro e incenso”.

(Se continuate a leggere Isaia 60  troverete anche le pecore e i pastori  descritti da Matteo).

Questa volta l'epiphanein non era un “effetto teatrale”, non erano “carrucole e corde”  per far scendere dall'alto un attore, qualcuno che interpreta una parte, ma che nulla può nella vita del pubblico.

Stavolta era “apparso dall'alto', con la gloria del Signore che risplende e lo illumina...” chi? Un bambino? I Magi stanno cercando un “re”.

Si dice che i magi fossero degli astronomi, e che abbiano  osservato la “congiunzione” tra due “stelle” (che ora noi sappiamo sono pianeti): tra Giove   (che era ritenuta la stella dei re) e Saturno  (che era ritenuta la stella di Israele) nella costellazione dei Pesci  (che era dove il sole iniziava di nuovo il suo tragitto).

E da “scienziati” (per l'epoca) avevano tratto  la conclusione  che un nuovo re  stava iniziando il suo regno in Israele.

Allora, il quinto miracolo che porta il Natale, è che Isaia c'ha azzeccato a 700 anni di distanza? Oppure che i Magi  c'hanno visto giusto coi loro calcoli? E' questo che dovrei festeggiare così tanto il giorno dell'Epifania?

Se il miracolo fosse solo di un Dio che appare, non farebbe molta differenza  da quello delle opere teatrali; forse sarebbe solo un po' più tecnologico!

Rileggiamo il primo versetto di Isaia 60:

“Sorgi, risplendi, poiché la tua luce è giunta, e la gloria del Signore è spuntata sopra di te!” (Isaia 60:1)

Adesso voglio che leggiate il primo versetto del capitolo successivo, il 61:

“Lo Spirito del Signore Dio è su di me, perché il Signore mi ha unto per recare una buona notizia agli umili.” (Isaia 61:1a)

Nel primo versetto del capitolo 60 è Isaia che parla. Nel secondo, no. Chi è che sta parlando?

Leggiamo assieme Luca 4:16:

“Poi venne a Nazaret, dove era cresciuto e, com'era solito fare in giorno di sabato, entrò nella sinagoga e si alzò per leggere.  E gli fu dato in mano il libro del profeta Isaia; lo aprì e trovò quel passo dove era scritto: «Lo Spirito del Signore è sopra di me, perché mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per guarire quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi, per rimettere in libertà gli oppressi,  e per predicare l'anno accettevole del Signore».  Poi, chiuso il libro e resolo all'inserviente, si pose a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui. Allora cominciò a dir loro: «Oggi questa Scrittura si è adempiuta nei vostri orecchi»..” (Luca 4:16-21 ND)

Ecco l'epiphanien! Ecco colui che scende dall'alto! Eccolo il re che viene! Eccolo il miracolo!

Quale è? Il miracolo più grande  è che Gesù dimenticherà una riga  della profezia di Isaia: vediamo quale:

(ISAIA) Lo Spirito del Signore, di Dio, è su di me,
(Gesù) Lo Spirito del Signore è sopra di me.

Qui le due versioni coincidono

perché il Signore mi ha unto per recare una buona notizia agli umili;
perciò mi ha unto per evangelizzare i poveri

evangelizzare è sinonimo di buona notizia e povere di umili.

mi ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore spezzato, 
mi ha mandato per guarire quelli che hanno il cuore rotto

idem

per proclamare la libertà a quelli che sono schiavi, 
per proclamare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi

dobbiamo credere a Gesù  che la versione originale fosse quella;  forse qualche amanuense si era scordato.

l’apertura del carcere ai prigionieri 
per rimettere in libertà gli oppressi

idem

per proclamare l’anno di grazia del Signore, 
e per predicare l’anno accettevole del Signore

idem

e il giorno di vendetta del nostro DIO,
…...........................................................»

Gesù si è dimenticato una riga? No di certo! Il miracolo VERO dell'apparizione dall'alto di Dio incarnato in Gesù Cristo è che è venuto come un re, non per vendicarsi, ma per curare!

Vi ricordate quali doni portavano al re  nei versetti di Isaia?

L'oro = si offriva ai re.  Chi sarebbe disceso sarebbe stato un re.

L'incenso = lo si bruciava davanti alle divinità.  Chi sarebbe disceso sarebbe stato Dio stesso.

E se Gesù non avesse dimenticato una riga... sarebbero stati dolori per tutti. Perché con tutto quello che abbiamo fatto, facciamo e faremo (basta che apri qualsiasi telegiornale per rendertene conto) stare alla presenza di un Dio  senza peccato, puro, che ODIA il male... che è anche il Re, il dominatore assoluto del mondo fisico... beh, non è mica tanto una “lieta novella”!

Quale era il terzo dono che hanno portato i Magi e che non era nei versetti di Isaia?

La mirra = lo si usava per guarire le ferite.

Il miracolo VERO è Gesù che dimentica una riga della profezia, che si ferma alla virgola, che fa durare quella virgola da duemila anni per attendere che tutti credano per curare chi è ammalato, per chiamare dei ribelli.

Gesù ha detto:

“Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non sono venuto a chiamare dei giusti, ma dei peccatori” (Marco 2:17)

Gli donano la mirra perché Gesù  è il grande medico  capace di guarire e sanare le ferite e le piaghe dell'umanità,  e avrebbe sconfitto la morte. Ecco cosa c'entra  con me, e con te, l'Epifania. Ecco perché dovremmo festeggiare  più che a Natale.

Se fosse solo nato un Re, se fosse solo nato un Dio, avremmo poco da festeggiare.

Ma colui che è sceso dall'alto è un Re, e un Dio, che si dimentica una riga, quella della vendetta, ma che invece viene col balsamo della mirra a curare le mie ferite.

Quali ferite stai attendendo guariscano? Dove sono? Nel tuo fisico, o nel tuo cuore? La mirra di Gesù può curarle. Gesù è disceso dall'alto per quelle.

Ma prima devi accettare che Gesù sta tenendo in sospeso  quell'ultima riga della profezia per attendere te.

Nelle opere teatrali antiche l'epiphanein finiva con l'opera stessa, il dio che scendeva dall'alto  non modificava per nulla la vita di chi se ne tornava a casa.

L'Epifania di Nostro Signore, quella si che invece può modificare la tua vita”!

Gesù sta prolungando quella virgola sta attendendo che tu lo accetti, che ti fidi di lui, che ti affidi a lui... o forse che ritorni a farlo.

Ma tu, non attendere oltre.

Preghiamo.
GUARDA LE DIAPOSITIVE DEL MESSAGGIO

---

GUARDA IL VIDEO DEL MESSAGGIO



Share:
Per ascoltare l'audio dei messaggi
cliccare sul titolo per aprire il file audio

Per una migliore resa audio raccomandiamo di scaricare i messaggi tramite
iTunes iscrivendosi al podcast.
Per tutte le opzioni di ascolto cliccare qua sotto.

Come ascoltare i messaggi

NOTA IMPORTANTE

Avviso: questo sito non è affiliato con la chiesa che è stata chiusa definitivamente il 1 Ottobre 2023, ed è pubblicato al solo scopo di insegnamento e come archivio dei 26 anni di storia della chiesa stessa.
Archivio gestito a cura della Associazione Culturale "I Tralci" - Montefiascone (VT)

Perché il sito non viene più aggiornato tutte le domeniche?

Perché il sito non viene più aggiornato tutte le domeniche?
L'evoluzione della nostra chiesa

Ricerca frase nel sito



Tutti i messaggi per data

Cerchi una chiesa Evangelica?

_________________________

Labels

 
Leggi le informazioni sull'uso dei cookies