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04 novembre 2018

Scoraggiamento? No, grazie! - Saper gestire lo scoraggiamento 1° parte | 4 Novembre 2018 |

Lo scoraggiamento è il male peggiore, che non uccide il corpo, ma la voglia di vivere e di "fare". Cosa fai per lottare contro di esso? Gesù ha la ricetta per guarirne.
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Secondo voi, quale è la peggiore malattia che esista al mondo? Il cancro?  L'AIDS?  L'Alzheimer? La SLA?

Sapete, nessuna di queste è grave quanto quella di cui voglio parlarvi oggi.

E' una malattia mortale, che fa morire piano piano quanto c'è di migliore in noi;  la capacità di avere progetti per il futuro. E, tra l'altro,  è molto più frequente di tutte le altre.

Quale è? Si chiama SCORAGGIAMENTO.

E' un male universale;  ognuno di noi prima o poi lo prova.  Anche coloro che credono in Gesù... Persino Gesù nel Getsemani lo ha provato!

E' un male ricorrente;  non possiamo vaccinarci contro di esso, non si diventa immuni dopo averlo preso una volta.

E' altamente contagioso;  si attacca facilmente agli altri altre persone possono essere scoraggiate  perché tu sei scoraggiato.

E' un male subdolo,  inizia piano piano, e poi cresce fino a renderci inefficaci nelle nostre attività... tutte, non solo quelle per cui siamo scoraggiati!

Ma, c'è una buona notizia.  Lo scoraggiamento non è una malattia incurabile;  ci sono rimedi, farmaci e terapie  che possono sconfiggerlo.

Nella Bibbia c'è un libro in particolare che ci mostra non solo  come  superare lo scoraggiamento
ma anche come farne una base  su cui costruire il futuro per Cristo.

Il libro è uno dei miei favoriti, ed è quello di Neemia:

(Breve Storia del Libro: Neemia coppiere del Re di Babilonia – il sogno di ricostruire – le mura costruite fino a 1 metro e mezzo)

E' a questo punto che arriva il “male”, arriva lo scoraggiamento.

“Quelli di Giuda dicevano: "Le forze vengono meno ai portatori di pesi, e le macerie sono molte; noi non riusciremo a costruire le mura!"  I nostri avversari dicevano: "Essi non sapranno e non vedranno nulla, finché non saremo piombati in mezzo a loro; allora li uccideremo, e faremo cessare i lavori". I Giudei però, che risiedevano vicino a loro, vennero dieci volte a riferirci questo, da tutti i luoghi da cui provenivano.” (Neemia 4:10-12)

COSA CI FA SCORAGGIARE?

1 ) La fatica

"Le forze vengono meno ai portatori di pesi!" (v. 10a)

I Giudei erano semplicemente “esauriti”: svuotati fisicamente, mentalmente  ed emozionalmente.

Ti ci sei mai trovato? Ti ci sei mai trovata? Attenti, perché questo tipo di sensazione di essere “vuoti dentro”  si accompagna spesso con un'altra “sensazione”:  essere“lontani da Dio”. E così smetti di pregare e di leggere la Bibbia.

Quali sono i suggerimenti che di norma ti danno gli altri credenti?

“Raddoppia le preghiere”... Buono, ma non risolutivo.
“Imponiti di leggere la Bibbia”. Utile, ma non risolve.
“Frequenta altri credenti” Saggio, ma non sempre praticabile.

Vogliamo vedere cosa suggerisce Gesù, invece?

“Ed egli disse loro: "Venitevene ora in disparte, in un luogo solitario, e riposatevi un poco". Difatti, era tanta la gente che andava e veniva, che essi non avevano neppure il tempo di mangiare.” (Marco 6:31)

Sembra un suggerimento poco spirituale  ma è quello che da Gesù: “Riposati!” “Mettiti seduto e non fare NULLA”

Per chi, come me, è “workoholic”, dipendente dal lavoro sembra una condanna a morte... ma Gesù sa di cosa ho davvero bisogno.

Sapete quando dobbiamo stare più attenti allo scoraggiamento?  Quando siamo a metà di un progetto.

“Noi dunque ricostruimmo le mura, che furono dappertutto innalzate fino a metà altezza”. (Neemia 4:6)

All'inizio pareva una bella idea:” Dai! Ricostruiamo le mura!” Ma poi, passa un giorno, passano due, passa una settimana... arriva la noia, sembra che non si finisca mai...

Un po' come quando dipingi una stanza:  “Uffa, sono stanco ed ho finito solo la metà. E non basta, dopo che avrò finto dovrò pure pulire tutto quanto il pavimento!”

Oppure quando devi mettere in ordine le bollette e sulla scrivania: io faccio tanti diversi mucchietti sul pavimento;  uno per le bollette, uno per le lettere, uno per le predicazioni, uno per le carte di lavoro...  alla fine,  tutto il pavimento è ingombro di differenti mucchi,  sono passate due ore a fare macchietti,  ... e riammucchio tutto quanto sulla scrivania...  per un altro anno!

La prima soluzione per prevenire lo scoraggiamento è: Riposa! NON è essere poco spirituali,  ma è obbedire a Gesù  per poter essere efficaci per lui.

2) La frustrazione

“Le macerie sono molte.” (v. 10b)

Questa si chiama “frustrazione”.  Stanno facendo un muro nuovo, ma tutt'intorno ci sono i sassi e i calcinacci del precedente.

Su cosa si stanno concentrando? Non sul  nuovo muro che stava sorgendo,  ma sulla “monnezza” del vecchio che avevano demolito.

Capita anche a te? A me, si. Vorrei vedere tutto già fatto, magari anche faticando, ma senza dover gestire alla monnezza che produco nel frattempo

Se tu hai mai avuto la folle idea di comperare un casale da ristrutturare,  NON LO FARE! Janet ed io lo abbiamo fatto e abbiamo detto MAI PIU!!!

Quando inizi a ristrutturare non hai in mente dei camion che ci vorranno per portare via la "mondezza" in giro per un e del fatto che resterà là per anni ed anni,  (qualche volta ho pensato  che si riproducesse da sola  o che il vicino di casa stesse  scaricando anche la sua "mondezza" sul cantiere).

In mezzo a tutta questa monnezza, il sogno della casa  tende a svanire.

Nella vita accade un po' la stessa cosa;  se facciamo progetti per il futuro,  inevitabilmente produrremo immondizia ; ma possiamo imparare a riconoscerla  e a saperla trattare  per non ostacolare i nuovi progetti

Quale è l'immondizia nella tua vita?  Qualcosa che copre il progetto originario e ti impedisce di far crescere le cose realmente importanti:  la tua vita con il Signore,  il rapporto con la tua sposa o con i tuoi figli,  l' essere attivo nella chiesa mettendo a disposizione i tuoi doni?

La "mondezza" ti fa fare dei giri a largo, ti obbliga ad arrampicarti, a fare deviazioni: ti fa spendere tempo e forze inutilmente... E' chiaro che poi diventi scoraggiato, diventi scoraggiata! La seconda soluzione per prevenire lo scoraggiamento è: Butta via !

Quale è la tua “immondizia spirituale ingombrante”? Un vecchio peccato? Un ricordo doloroso? Un chiedere perdono a qualcuno che non hai mai chiesto? Un perdonare qualcuno che non hai mai dato? Chiama il camion!

Ebrei dice:

“Anche noi, dunque, circondati da questa grande folla di testimoni, dobbiamo sbarazzarci di tutto ciò che ci ostacola, specialmente del peccato che ostacola il nostro progresso e correre con decisione la corsa che ci è stata messa davanti. Teniamo lo sguardo fisso su Gesù, principio e fine della fede.”  (Ebrei 12:1-2a PV)

E' ora di buttare via le macerie del passato per poter essere efficaci per Gesù.

3) Il fallimento

“Noi non riusciremo a costruire le mura” (v. 10c)

Vi avevo detto che lo “scoraggiamento” è un male “strisciante” che progredisce a poco a poco, fino a renderci completamente inefficienti.

I Giudei hanno cominciato con un problema “fisico” (siamo stanchi), per poi passare a un problema “psichico” (c'è troppa mondezza), e ora giungono alla conclusione (non ce la faremo mai): sono scoraggiati! “Siamo troppo stanchi! Non ce la faremo mai!  E' da pazzi provarci! Per cui, finiamola  qua”.

Come affronti i fallimenti nella tua vita?  Sei del tipo Tafazzi (il personaggio creato dal trio Aldo Giovanni e Giacomo che si autopunisca dandosi bottigliate addosso) ,  di quelli che si autopunisce in  pubblico  con celebrazioni a base di “oh povero me” “non sono proprio capace a fare nulla” “sono proprio stato stupido a pensare ce l'avrei fatta”?

Oppure sei del tipo Calimero:  “ce l'hanno tutti con me perché sono piccolo e nero”?

Sempre in Ebrei si dice ancora:

“Infatti avete bisogno di costanza, affinché, fatta la volontà di Dio, otteniate quello che vi è stato promesso... Ora, noi non siamo di quelli che si tirano indietro a loro perdizione, ma di quelli che hanno fede per ottenere la vita.” (Ebrei 10: 36, 39)

La differenza tra un vincente e un perdente  è che il vincente prende la sconfitta  semplicemente come un inciampo temporaneo.

La terza soluzione per prevenire lo scoraggiamento è: Non mollare !

4) La fifa

“I nostri avversari dicevano: "Essi non sapranno e non vedranno nulla, finché non saremo piombati in mezzo a loro; allora li uccideremo, e faremo cessare i lavori". (v. 11)

Immaginatevi la scena: una lunga fila di muratori intenta a costruire il muro, una serie di teste appostate tra i cespugli, quelle delle persone che avevano abitato quei posti  durante la deportazione a Babilonia,  e che non erano affatto contenti di vedere  che Gerusalemme tornava ad essere fortificata e protetta.

All'inizio li avevano derisi:  “che stupidaggine rifare le mura di Gerusalemme”,  poi avevano provato a scoraggiarli : “tanto non siete buoni a fare i muratori!”, adesso che le mura erano quasi completate, minacciavano:.  “se continuate il muro vi ammazziamo tutti”.

Ma perché avevano paura? Come facevano a sapere che le persone imboscate tra i cespugli volevano farli fuori? Ma perché qualcuno glielo aveva detto!

“I Giudei però, che risiedevano vicino a loro, vennero dieci volte a riferirci questo, da tutti i luoghi da cui provenivano.” (v. 12)

Altri Giudei che vivevano vicini a chi li voleva morti si erano premurati di farglielo sapere! Che carini! Che gentili! E così lo scoraggiamento sale! Prima avevano sentito qualcosa nel fisico (siamo stanchi), poi qualcosa nella mente (c'è troppa mondezza), adesso sentivano qualcosa con le orecchie (vi ammazzano tutti).

Ascoltare un pessimista ti fa diventare pessimista.  Se senti abbastanza a lungo qualcuno che dice “non si può fare”,  alla fine credi anche tu che non si può fare; noi “assorbiamo” quello che gli altri ci dicono

Chi, o cosa stai ascoltando in questo momento? Voci che ti dicono “non ce la farai”?  Che ti dicono “provaci e sei morto, sei morta”? E così hai paura  di fare il grande passo  per intraprendere un nuovo progetto, o completarne uno in corso.

Forse c'è la paura di non esserne capace,  o di non saper reggere la pressione. Forse c'è la paura perché senti che non sei perfetto, perfetta come vorresti per affrontare quel progetto.

Sappi che questa paura, non viene da Dio; infatti Paolo dice:

“Voi non avete ricevuto in dono uno spirito che vi rende schiavi o vi fa vivere di nuovo nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di Dio che ci ha fatto diventare veri e propri figli di Dio, adottati in seno alla sua famiglia, figliuoli che lo chiamano «Padre mio!»” (Romani 8:15 PV)

E tutto ciò che non viene da Dio, viene da chi è contro il popolo di Dio, così come le minacce di morte per i Giudei venivano da chi era contro i Giudei. Tutto ciò che non viene da Dio, viene da satana. Non ascoltare la voce di chi odia Dio, e perciò odia anche te!

La quarta soluzione per prevenire lo scoraggiamento è: Non ascoltare chi ti odia !

Lo scoraggiamento entra nella nostra vita in maniera strisciante, senza che neppure ce ne accorgiamo.

Entra attraverso il nostro fisico quando siamo stanchi,  attraverso la nostra mente quando c'è troppa immondizia spirituale in giro, attraverso il sentirsi falliti quando pensiamo di aver perso in partenza,  o attraverso le nostre orecchie quando ascoltiamo persone o situazioni negative.

E' meglio prevenire, che curare! Eccoti quattro passi per prevenire non la malattia del secolo, ma quella di ogni secolo:

1. Se sei affaticato/affaticata...

“Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo.” (Matteo 11:28)

RIPOSATI!

2. Se sei frustato/frustrata...

“Getta sul Signore il tuo affanno1, ed egli ti sosterrà; #egli non permetterà mai che il giusto vacilli.” (Salmo 55:22)

BUTTA VIA L'IMMONDIZIA  SPIRITUALE!

3. Se ti senti di aver fallito...

“Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati.” (Matteo 5:4)

NON MOLLARE!

4. Se hai fifa

“Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, e quando vi scacceranno, vi insulteranno e metteranno al bando il vostro nome come malvagio, a motivo del Figlio dell’uomo.  Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia, perché, ecco, il vostro premio è grande in cielo; perché i loro padri facevano lo stesso ai profeti.” (Luca 6:22-23)

NON ASCOLTARE CHI TI ODIA!

La prossima settimana vedremo che lo scoraggiamento può diventare la base su cui costruire la propria vita mettendola al servizio di Cristo.

Preghiamo

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