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25 giugno 2017

Non basta un "clic" per la tua vita - 2° parte | 25 Giugno 2017 |

Essere "luce del mondo" attraverso il mio impegno quotidiano verso Dio.
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Due settimane fa avevamo iniziato a parlare della “luce”. Avevamo detto che tutto era iniziato con la luce dopo la creazione, che tutto era proseguito con la luce di Gesù che arrivava nel mondo, e che quella luce ora era parte integrante di ciascun credente.

Ma avevamo anche detto che era nostro compito mantenete le nostre luci efficienti, senza fare finta che tutto fosse a posto quando invece non lo è. Vi ricordate la storia del mio cliente che voleva sostituire le luci del trattore ma solamente perché si vedesse che c'erano, ma senza collegarle e senza le lampade?

Avevamo visto assieme anche quello che aveva detto Gesù circa la luce in Matteo

"Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta, né si accende una luce per nasconderla sotto un vaso, ma per dare luce a tutti quelli che sono in casa. Allo stesso modo, lasciate che la vostra luce risplenda fra tutti, affinché vedano le vostre buone opere e diano lode a vostro Padre che è nei cieli." (Matteo 5:14-16 PV)

Come vi ho detto mi colpiscono più le cose che Gesù non dice di quelle che dice.

1. Io NON ho la luce, ma SONO la luce.

"Voi siete la luce del mondo.” 

2. Io NON posso rimanere nascosto, ma DEVO farmi vedere da tutti

“Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta, né si accende una luce per nasconderla sotto un vaso, ma per dare luce a tutti quelli che sono in casa.”

3. Io NON ricevo gloria per la mia luce, ma DIO la riceve

“affinché vedano le vostre buone opere e diano lode a vostro Padre che è nei cieli."

Come faccio allora a controllare che non ho solo i fanalini da credente, ma che invece il mio impianto è ben collegato al Padre, e che le lampade con la luce di Gesù brillino per davvero dentro i miei portalampada?

Ci sono quattro abitudini che devo sviluppare se voglio continuare come credente ad essere “luce del mondo” per gli altri,  ad illuminare gli altri e a guidarli verso Gesù.

1. Devo PASSARE TEMPO con Dio

Il mondo moderno ci ha provveduto degli strumenti meravigliosi; TV, PC, tablet, smartphone rallegrano ogni giorno le nostre ore.

Si calcola che, in media, ogni italiano  trascorra circa 5 ore al giorno davanti ad uno di essi.

–  89  minuti passati a guardare la Tv;
–   85 minuti davanti al computer;
– 109 con lo smartphone;
–   34 con il tablet;

TOTALE: 317 minuti. Più di 5 ore!

Molti li chiamano le “armi” di distrazione di massa”. Il mondo fa del tutto per “distrarci” dalle cose importanti. In se non sono cose cattive,ma quando diventano eccessive diventano “ossessive”.

Gli psichiatri hanno introdotto una nuova “sindrome” da curare,  la “nomofobia”, ovvero il terrore di rimanere senza “connessione internet”!

Tutto questo ci porta lontano dalla VERA connessione che dovremmo avere, L'unica che conta davvero.

Il Salmo 145:18 dice:

“Il SIGNORE è vicino a tutti quelli che lo invocano”  (Salmo 145:18)

Il versetto dice una cosa molto importante: Dio è disponibile alla connessione in ogni momento; ma sono io che devo scegliere di connettermi.

Perché è importante passare tempo con Dio,nell'ottica di essere “luce del mondo”?

“Poi Mosè scese dal monte Sinai. Egli aveva in mano le due tavole della testimonianza quando scese dal monte. Mosè non sapeva che la pelle del suo viso era diventata tutta raggiante mentre egli parlava con il Signore”. (Esodo 34:29)

Il viso di Mosè risplendeva perché aveva passato tempo con Dio:   la luce di Dio è “contagiosa”!

Passare tempo con Dio non solo mi dà forza, non solo mi conforta, ma fa si che una parte della sua Luce rimanga “intrappolata” dentro di me”

Giovanni afferma:

“Dio è luce, e in lui non ci sono tenebre." (1 Giovanni 1: 5)

Più tempo passo con Lui,  più accumulo la sua luce su di me,  e gli altri vedranno quella luce.

Come passo tempo con Dio? Esattamente come passeresti tempo con un caro amico.

Pensa al tuo più caro amico, o amica. Cosa fai quando lo o la incontri? Parli, ma anche ascolti,
qualche volta stai in silenzio  perché le parole non servono,magari serve un abbracci che arrivi al cuore e basta.

Fa con Dio le stesse cose. Parlagli: questo lo fai quando preghi. Ascoltalo: questo lo fai leggendo la Bibbia. Ma stai anche in silenzio perché lui parli al tuo cuore.

2. Devo VEGLIARE sulla mia mente

Qua c'è una parola un po' “colta”, difficile: vegliare. Non l'ho scelta a caso, ma ho usato una parla che Paolo usa:

“Vegliate, state fermi nella fede, comportatevi virilmente, fortificatevi.” (1 Corinzi 16:13)

Cosa significa vegliare? Il vocabolario Treccani da questa definizione:

“Vegliare: stare sveglio, soprattutto nelle ore in cui si dovrebbe dormire, cioè nella notte, o quando altri dorme.”

In sostanza Paolo ci sta dicendo:

“Signori, tutti gli altri intorno a voi 'dormono': voi che siete credenti, invece, dovete restare svegli quando invece vorreste andare per i sette sonni come gli altri, dovete stare fermi in Cristo, mentre gli atri vanno e vengono con questa o con quella  nuova religione, dovete comportarvi da uomini  e donne mature mentre tutti gli altri si comportano come bambini viziati, e dovete diventare ogni giorno un pochino più forti attraverso l'allenamento ad essere credenti."

Un lungo discorso che Paolo, da genio quale è, ha sintetizzato in quattro frasi e otto parole!

 Tendenzialmente io sarei portato a dire a Paolo: “E come si fa a fare tutto questo? Mica è facile! Io non so da dove cominciare!” Se non che Paolo ci ha provveduto un elenco ben preciso con la quale posso “vegliare” sulla mia mente.

“Inoltre, fratelli, soffermatevi sulle cose che sono oneste, nobili, giuste e pure, sulle cose degne di essere amate e onorate. Se c'è qualcosa di virtuoso e lodevole, pensate a quello” (Filippesi 4:8)

Paolo fa con noi quello che viene richiesto ai piloti di aereo prima del decolla ci dà una “checki list” che possiamo utilizzare ogni giorno: prima di “decollare in qualsiasi attività, domandiamoci:

◦ E' onesto?
◦ E' nobile?
◦ E' giusto?
◦ E' puro?
◦ E' degno di amore?
◦ E' degno di onore?
◦ E' virtuoso?
◦ E' da lodare?

ATTENZIONE! I piloti lo sanno: per poter decollare bisogna che TUTTI i punti siano verificati, non della maggioranza di essi! “C'abbiamo il carrello di destra, quello davanti e non quello di sinistra, ma va bene, ce ne abbiamo due su tre!”

E' importante quello che penso, perché quello che penso  condiziona quello che faccio.

3. Devo FARE come Gesù

Tra portare la luce ed essere la luce del mondo, c'è la stessa differenza che c'è tra portare una candela  e istallare un impianto di illuminazione

Non siamo chiamati a portare un “esempio” di cosa significhi la luce (la candela) ma a ESSERE la luce noi stessi.

Giovanni ha detto che la VERA Luce stava arrivando nel mondo attraverso Gesù. E cosa ha fatto la VERA luce?  Non ha solo “parlato”, ma soprattutto ha “agito”. Non solo ha parlato d'amore, ma ha fatto le azioni d'amore di cui parlava.

Aveva necessità Gesù di fare ciò che ha fatto nella sua vita terrena? Guarire gli ammalati, confortare gli afflitti, sfamare gli affamati... Gesù è DIO, e sarebbe bastato uno schiocco di dita dall'alto dei Cieli, e neppure quello, il solo pensare, e tutto sarebbe accaduto all'istante, senza dover necessariamente scendere sulla Terra.

Ma Gesù l'ha fatto per un motivo ben preciso:

“Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io. In verità, in verità vi dico che il servo non è maggiore del suo signore, né il messaggero è maggiore di colui che lo ha mandato.Se sapete queste cose, siete beati se le fate.” (Giovanni 13:15-17)

Non basta passare tempo con Dio, non basta vegliare sui nostri pensieri, ma la cartina di tornasole del vero credente  è FARE come Gesù ha fatto.

Questo è il mezzo più potente per il 4° passo.

4. Devo DICHIARARE che sono di Gesù

Quante sono le persone che fanno il bene nel mondo? Tantissime! Medici Senza Frontiere, Emegency, Amnesty International...

Operano bene, fanno del bene... lo fanno per un fine “più alto”; la pace nel mondo, la carità, ecc.

Ma non per un fine “supremo”: la salvezza, la vita eterna, il Paradiso quello è dato solo ai figlio di Dio.

Il salmo 60 dice:

“Ma ora, tu hai dato a quelli che ti temono una bandiera, perché si alzino in favore della verità” (Salmo 60:4)

Una bandiera deve essere “sventolata” è il simbolo di un battaglione, sta a significare “io sono di questo esercito”.

La bandiera viene difesa sino alla morte dai soldati, perché quando è persa anche la bandiera  è perso l'onore.

La nostra bandiera si chiama Cristo, l'asta che la sorregge si chiama “testimonianza”, mostrare agli altri che noi siamo di Gesù. E' mostrare chi Lui è, che esiste, che è vero,  perché quello che noi facciamo lo ha fatto prima lui.

Facciamo attenzione, a quello che facciamo, a come lo facciamo, ma soprattutto a far sapere perché e per CHI lo facciamo!

Perché le persone valuteranno Gesù da quello che vedono in noi.

Conclusione

Il mio cliente che voleva solo i fanalini, senza collegamenti e lampade affermava: "Il più delle volte funziona... e non ti fanno la multa...”

Ma Gesù vuole che funzioni per davvero, che funzioni sempre, che siamo la luce del mondo.

Persino il grande Paolo, colui che aveva parlato direttamente con Gesù, lo sapeva bene!

"E sapete bene che gli atleti si sottopongono ad una rigida disciplina: lo fanno soltanto per ottenere in premio una corona che presto appassisce! Noi, invece, lo facciamo per una corona che non appassirà mai.Perciò, io corro dritto al traguardo, mettendocela tutta; lotto come un pugile che vuol vincere, e non tiro colpi a vuoto.Mi sottopongo a dei sacrifici, come un atleta, e tengo il mio corpo a disciplina, per paura di essere squalificato e ripreso, proprio io che ho predicato agli altri!" (1 Corinzi 9:25-27 PV).

Per non correre il rischio di essere "squalificato e ripreso" da Gesù in fase di revisione, devo controllare non che i miei fanalini appaiano belli di fuori, ma che siano connessi a Gesù,  e che facciano luce per gli altri nella notte.

Passando tempo a parlare con Dio, vegliando sui miei pensieri e sulle mie azioni facendo quello che Gesù ha fatto.

Ed è quello che "funziona": non il più delle volte, ma sempre.


Preghiamo

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18 giugno 2017

Stai riposando in Cristo? | 18 Giugno 2017 |

Come è la tua vita? Stai "riposando" a sufficienza? Il mondo è una fonte inesauribile di "stress" che possono portati via il sonno, non farti riposare, mentre cerchi di "costruire" la tua vita. L'obiettivo di Cristo è invece quello di darti riposo; di darti riposo IN lui. Accetta il riposo che Gesù ti offre: è lui il "costruttore" non te.

(Messaggio portato dalla Diaconessa Janet Duggan)
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“Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori; se il Signore non protegge la città, invano vegliano le guardie Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare e mangiate pane tribolato; egli dà altrettanto a quelli che ama, mentre essi dormono.” (Salmo 127:1-3)

“Perciò, fratelli miei carissimi, state saldi, incrollabili, sempre abbondanti nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non è vana nel Signore.1” (1 Corinzi 15:58)

“Qualunque cosa facciate, fatela di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, sapendo che dal Signore riceverete per ricompensa l'eredità. Servite Cristo, il Signore!” (Colossesi 3:23-24)

“Quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore; siate allegri nella speranza, pazienti nella tribolazione, perseveranti nella preghiera-” (Romani 12:11-12)

“Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi darò riposo. Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perché io sono mansueto e umile di cuore; e voi troverete riposo per le anime vostre; poiché il mio giogo è dolce e il mio carico è leggero.” (Matteo 11:28-30)

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11 giugno 2017

Non basta un "clic" per la tua vita" | 11 Giugno 2017 |

Sei connesso a Dio per ottenere l'energia che ti faccia risplendere per la Sua gloria nel mondo?---

Quale è secondo voi l'invenzione più grande che l'uomo abbia mai fatto? Secondo me... è l'utilizzo della corrente elettrica.

Immaginare che un po' di elettroni che si spostano da qua a qua, possono mettere in moto una macchina, riscaldare una casa, cucinare una pietanza... ma soprattutto, illuminare la notte!

Per me, che non amo il buio, è una cosa importante, vitale, oserei dire!

La vita dell'uomo è cambiata da quando Thomas Alva Edison nel 1880 ha inventato la prima lampadina. Da allora la notte non servivano più le candele, o i lumi a petrolio, o le lampade a gas. Bastava un “clic”, e tutto diventava visibile.

Tutto è cominciato con la luce. In Genesi 1:3 è scritto:

Dio disse: «Sia luce!» E luce fu.” (Genesi 1:3)

Tutto è cominciato con la luce, e tutto si è compiuto attraverso la luce:

La vera luce che illumina ogni uomo stava venendo nel mondo.” (Giovanni 1:9)

Proprio quella stessa luce è ormai parte di ognuno che ha accettato Gesù:

Voi siete la luce del mondo. “ (Matteo 5:14a)

Vi prego di guardare bene questo versetto: ci torneremo fra un po', per vedere soprattutto quello che il versetto NON dice.

Ho già raccontato altre volte la storia di quel cliente che è venuto al mio negozio con una busta contenente i quattro fanalini del suo trattore, completamente distrutti. "Ce li hai?" mi fa.
"Sono un modello molto vecchio, a magazzino ho cose simili ma più recenti." gli dico.
"No, a me servono proprio questi." replica lui.
"Beh, penso siano ancora in produzione...posso ordinarli, se vuole, ma sono più costosi di quelli che ho a magazzino!" gli faccio eco io.
"Ok. Non importa se costano di più. Ordina e fammi sapere quando sono arrivati".
Se ne va, con la sua busta di fanalini tritati.
Qualche giorno dopo i quattro fanalini arrivano, io chiamo il cliente, e lui nel giro di poche ore è lì, con la sua busta; gli porgo i fanalini nuovi, lui li apre, apre la busta, controlla se sono uguali a i suoi vecchi, paga e fa per andarsene.
"Aspetti, signore - faccio io - mi domandavo se le servissero anche le lampade. All'interno dei fanalini nuovi non ci sono. E' sicuro che le vecchie funzionino ancora?"
Lui si volge, strabuzza gli occhi, e mi dice: "Ma no, non mi servono...tanto non c'erano manco in quelli vecchi!"
"Come come? - domando io incuriosito - Ha i fanalini e non ci mette le lampade?"
"Beh - fa lui - sarebbero assolutamente inutili, visto che non esiste l'impianto elettrico... servono solo per essere in regola col Codice della Strada quando ti fermano i Carabinieri... Tanto mica li controllano... E se lo fanno, gli dici che c'è un guasto che non conoscevi, e che andrai dall'elettrauto subito... Il più delle volte funziona."
La logica non fa una piega... nella sua testa.
Io non ho il coraggio di replicare, se non facendomi una gran risata, e aggiungendo "Eh già! Il più delle volte funziona!". Il mio cliente avrebbe potuto prendere i fanalini che avevo a negozio: erano subito disponibili, costavano meno, tanto erano solo per "bellezza".
E invece no: ha atteso giorni, ha pagato di più, pur di ottenere gli stessi che aveva... Belli, nuovi... ma completamente inutili perché non connessi e senza lampade!

I fanalini, in un trattore,, così come in ogni altro automezzo, servono per farsi vedere dagli altri; sono un “segno” che dice anche da lontano: “Ehi, io ci sono! E sono sulla tua stessa strada!

Tutto nasce, si compie e si rivela attraverso la luce, e l'esempio del cliente e di fanalini non connessi e senza lampade ricorda la vita di molti credenti: da fuori li vedi, tutto a posto, tutti gli impianti ci sono, tutto ok...

Ma poi, al primo buio, li trovi che vagano per strada senza illuminazione, essendo pericolosi per se e per gli altri.

Non sono un “segno” per nessuno attorno, nessuno sa che sono sulla loro strada, non ci sono luci “visibili” da fuori che indichino la loro presenza sulla strada del prossimo

Manca la "connessione" con Colui che realmente porta energia e luce nelle loro vite, manca anche qualcosa da far brillare per vedere ed essere visti.

E magari hanno realmente creduto,hanno pure speso molto, sia in termini di tempo (chiesa, piccolo gruppo, studio biblico, riunioni), sia in denaro (commentari, chiavi bibliche, libri, software pc, decime, offerte).

Parlano di Dio, di fede e di Gesù con apparente sapienza, leggono la Bibbia ogni giorno, vanno in chiesa la domenica...

Ma poi, quando serve la luce... (perché la notte arriva, e arriva per tutti, sotto forma di problemi, lutti, difficoltà malattie) giri l'interruttore... “clic”... e nulla: ci sono solo i "fanalini".

"Che tipo di credente sono, io? E' giusto chiederselo, ogni tanto. Sono convinto di avere tutti i fili connessi e a posto, oppure mi occupo solo di lucidare i fanalini... facendo finta di avere le lampade... la luce?

Se la mia vita è connessa realmente a Dio, posso anche fare a meno della bellezza del fanalino nuovo; basterà controllare che le lampade, ovvero la mia attenzione, il mio cuore, il mio tempo, il mio parlare e il mio agire con amore verso gli altri, insomma la lampada di Gesù sia ben avvitata nella sua sede.

Allora brillerò nella notte, allora sarò di segno sulla via per altri.

Tanto, nel buio nessuno farà caso che i miei fanalini sono vecchi e malandati. Ma la luce si, quella la vedranno.

Vorrei tornare su Matteo 5 e leggere tutto il discorso di Gesù:

"Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta, né si accende una luce per nasconderla sotto un vaso, ma per dare luce a tutti quelli che sono in casa. Allo stesso modo, lasciate che la vostra luce risplenda fra tutti, affinché vedano le vostre buone opere e diano lode a vostro Padre che è nei cieli." (Matteo 5:14-16 PV)

Sono colpito più da ciò che Gesù dice che NON siamo che da quello che Gesù dice che siamo:

1. Io NON ho la luce, ma SONO la luce.

"Voi siete la luce del mondo.”

Gesù non dice che siamo stati “illuminati”. Molte altre religioni prevedono “l'illuminazione”, qualcosa che scende dall'alto.

Ma Gesù afferma che SIAMO la luce, qualcosa che nasce da dentro.

2. Io NON posso rimanere nascosto, ma DEVO farmi vedere da tutti

Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta, né si accende una luce per nasconderla sotto un vaso, ma per dare luce a tutti quelli che sono in casa.”

La luce che ho dentro non serve ad illuminare il mio intestino, ma serve ad illuminare altri.

3. Io NON ricevo gloria per la mia luce, ma DIO la riceve

affinché vedano le vostre buone opere e diano lode a vostro Padre che è nei cieli."

La luce non è finalizzata al mio utile, ma a qualcosa di immensamente più grande, la Gloria di Dio. E più verrà glorificato Dio in terra, più vicino sarà il giorno del ritorno di Gesù.

Tutto questo lo ottengo se sono “connesso” a Dio, se ci sono in “fili”.

Se non sono connesso, sto sperando la stessa cosa che sperava il mio cliente, di trovare una pattuglia che crede al malfunzionamento momentaneo. “Il più delle volte funziona"...

Posso ingannare chi mi incrocia per strada di giorno, ma quando arriva la notte, e provo a fare “clic” non accadrà nulla. Non sarò luce per nessuno, anzi e sarò di intralcio ed ostacolo agli altri, piuttosto che una guida.




Se il solo “clic” non basta, allora come farò per “risplendere”? Ne parleremo fra due settimane, per il momento vi anticipo il piano per “risplendere”

1. Devo PASSARE TEMPO con Dio
2. Devo VEGLIARE sulla mia mente
3. Devo FARE come Gesù
4) Devo DICHIARARE che sono di Gesù

Conclusione

"Il più delle volte funziona"... ma, prima o poi, dovrò portare il mio trattore "a revisione" da Gesù, e non basterà fare “clic” se non sarò connesso a colui che è la fonte della luce.



Preghiamo
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04 giugno 2017

Essere il segno di Cristo per gli altri | 4 Giugno 2017 |

Come credente, tu puoi essere un segno per chi ti circonda. Un segno che cambia la vita di chi hai vicino, e lo porta dalla morte eterna alla vita in Cristo.
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1. Il mondo è alla ricerca di “segni”:
  • le scarpe Converse
  • l'iPhone
  • alla nostra epoca erano i Levis 501
  • ... qualche decennio più tardi lo Swatch
Qualcosa che proietti sugli altri un'immagine di noi come “quelli giusti”, quelli da seguire.

2. Il mondo è alla ricerca della verità

- in cosa credere, chi ha ragione, qual'è la verità da Dio
- qual'è il segno di riconoscimento?

Allora alcuni scribi e farisei presero a dirgli: "Maestro, noi vorremmo vederti fare un segno". Ma egli rispose loro: "Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno; e segno non le sarà dato, tranne il segno del profeta Giona. Poiché, come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, così il Figlio dell'uomo starà nel cuore della terra tre giorni e tre notti. I Niniviti compariranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perché essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui c'è più che Giona! (Matteo 12:38-41)

Spiegazione

1. I farisei esigono un segno
- non lo fanno perché vogliono rafforzare la loro fede in Gesù
- sono malvagi, vogliono sfidarlo
2. Gesù afferma che sarà dato un solo grande segno
- il "segno di Giona"

A. La storia di Giona
1. Dio può chiederti cose che sembrano impossibili

C'è Ninive e c'è Giona

a. Ninive: una gran città malvagia che stava per essere punita
- capitale dell'Assiria (in Iraq), 120,000 abitanti
- 50 anni dopo avrebbe invaso Israele

b. Giona: un uomo crede in Dio che Dio manda ad avvertirli

"Àlzati, va' a Ninive, la gran città, e proclama contro di lei che la loro malvagità è salita fino a me". (Giona 1:2)

App: Come pensi si sia sentito Giona? “Io? Andare a salvare quei 'peccatori'? Non ne sono capace... e poi... non voglio!”
  • Come ti sentiresti tu se Dio ti chiedesse di parlare di lui al tuo “nemico preferito”?
App: Quale è la tua reazione quando Dio ti chiede cose “impossibili”?
  • Valuti “l'impresa” che Dio ti chiede sulla base delle tue forze, o sulla base della Sua potenza?
  • Valuti in base al tuo “umore”, o in base al Suo amore?
La reazione più “naturale” è quella di Giona”... la fuga!

Ma Giona si mise in viaggio per fuggire a Tarsis, lontano dalla presenza del SIGNORE. Scese a Iafo, dove trovò una nave diretta a Tarsis e, pagato il prezzo del suo viaggio, si imbarcò per andare con loro a Tarsis, lontano dalla presenza del SIGNORE. (Giona 1:3)

Tarsis era forse in Spagna, Ninive in Iraq... più lontani di così!


2. Fuggire da Dio non è possibile


- Giona fugge nella direzione opposta "lontano dalla presenza del Signore"
- è strano: la sua teologia era corretta ("Sono Ebreo e temo il SIGNORE, Dio del cielo, che ha fatto il mare e la terraferma". v. 1:9) ma il comportamento stona
- troviamo nel capitolo 4, che non voleva essere uno strumento di avvertimento; voleva che i Niniviti perissero e basta
- era un uomo che non apprezzava la grazia di Dio e voleva solo il giudizio
- si imbarca e racconta ai marinai della sua impresa

C'è stato l'inseguimento

- a Dio non sfugge nulla e il suo giudizio raggiunge Giona

Il SIGNORE scatenò un gran vento sul mare, e vi fu sul mare una tempesta così forte che la nave era sul punto di sfasciarsi.(Giona 1:4)

- la tempesta, la consapevolezza di Giona di esserne causa, si dispone al sacrificio

"Prendetemi e gettatemi in mare, e il mare si calmerà per voi; perché io so che questa gran tempesta vi piomba addosso per causa mia".(Giona 1:12)

- lo buttano in mare affonda, ma Dio non ha finito - vuole fare di Giona un segno

Il SIGNORE fece venire un gran pesce per inghiottire Giona: Giona rimase nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. (Giona 1:17)

App: stai “scappando” da Dio, in questo momento della tua vita? Forse Dio ti ha chiesto di “fare qualcosa”, oppure di “non fare più qualcosa”, o di “lavorare su un certo aspetto della tua vita” oppure di “cambiarne” la direzione.
  • Dio ti ama, e sa cosa è il meglio per te, anche quando fuggi “dalla parte opposta” di dove ti spinge ad andare.
  • Ma Dio richiede obbedienza: non ti obbligherà mai a farlo... ma se non lo ascolti al pari di Giona potrai essere la causa delle tue disgrazie.
3. Dio talvolta permette il male per poterci convertire

C'è la conversione

Quelli che onorano gli idoli vani allontanano da sé la grazia; ma io ti offrirò sacrifici, con canti di lode; adempirò i voti che ho fatto. La salvezza viene dal SIGNORE". (Giona 2:8-9)

- a qualche punto Giona prega e si impegna ad adempire i voti che aveva fatto

C'è l'evangelizzazione

- arriva Giona, fresco dal pesce e predica che

"ancora 40 giorni e la città sarà distrutta" (Giona 3:4b)

- segue un incredibile risveglio,

I Niniviti credettero a Dio, proclamarono un digiuno, e si vestirono di sacchi, tutti, dal più grande al più piccolo ... Dio vide ciò che facevano, vide che si convertivano dalla loro malvagità, e si pentì del male che aveva minacciato di far loro; e non lo fece (Giona 3: 5, 10)
  • 120.000 persone credono un Dio (la metà della provincia di Viterbo... la popolazione che si trova a 25 minuti di auto dalla nostra chiesa.
App: se hai creduto in Gesù, sei stato “convertito”?
  • La tua vita ha cambiato direzione? Oppure stai ancora correndo lontano, e Gesù è solo una delle tante cose su cui sei d'accordo, ma che non sei disponibile a seguire?
  • “sono d'accordo che il fumo fa male.. ma fumo”, “sono d'accordo che dovrei fare più movimento... ma resto in poltrona”, “sono d'accordo che Gesù è il mio Signore... ma vado dalla parte opposta di dove Lui mi vorrebbe”
  • se non gliela affidi, è possibile che uno, alcuni o 120.000 prson3 non crederanno in Dio...
4. Tu puoi divenire un segno per chi ti circonda

"Che tipo di “segno” posso essere io? "

I. Giona è un segno del giudizio di Dio

a. Quante volte pensiamo di poter fare di testa nostra e farla franca?

- (ill) parcheggiare in divieto "presto presto" e non essere multati
- entrare a retromarcia nel senso unico... tanto non c'è il vigile
- anche i Niniviti pensavano di poter vivere il tipo di vita che volevano e farla franca

b. Fino a quando arriva Giona con la sua storia
- è la storia di un uomo che portava i segni di cosa succede a chi si ribella a Dio
- (ill) era fisicamente visibile: vestiti mezzi digeriti, capelli e pelle rovinati dagli acidi dello stomaco del pesce, il terrore negli occhi di chi ha visto la morte in faccia
- era un segno che chi non si sottomette a Dio va incontro al suo giudizio

Giona fu un segno per i Niniviti... ma la sua fuga lasciò segni anche su di lui!

App: preferisci essere un segno “intatto” o un segno “pre-digerito”?
  • La vita lontano da Dio lascia dei segni; Dio ti userà comunque, ma vuole risparmiarti la “digestione” della tua vita da parte del mondo
  • Se vuoi essere un segno intatto, non fuggire quando Dio ti chiede di fare qualcosa.
  • Se rifiuti di obbedire, di essere un segno, sarai salvo lo stesso dal giudizio (“non c'è più alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesù” Romani 8:1) ma altri lo soffriranno ANCHE (non solo) a causa tua.

c. Com'è il giudizio di Dio?
- (app) quante volte si pensa che Dio ci darà una piccola bacchettata sulle mani, un piccolo rimprovero e poi finisce tutto?
- Giona fu un segno della severità del giudizio di Dio
- egli dice di essere stato "nel soggiorno dei morti" e "nella fossa"
- è possibile che sia effettivamente morto
- è possibile che sia stato in fin di vita per tre giorni - dentro un pesce!
- in qualsiasi caso il giudizio di Dio era stato estremamente severo
- c'è la tempesta, lo spavento ... e Giona si rende conto che Dio lo ha trovato
- poi ci sono le mani dei marinai, le acque impetuose, il tentativo di nuotare, la corrente che lo circonda, le onde che lo travolgono, le acque lo sommergono, le alghe si attorcigliano intorno, non c'è più aria e la vita viene meno

- Giona ora conosce Dio; sapeva di lui quando era nel mondo, ma ora lo "conosce" realmente solo ora che si trova nell'abisso

d. Tramite il segno di Giona anche i Niniviti conoscono Dio
- capiscono che con Dio non si può vivere di testa propria e farla franca
- erano vissuti per tanto tempo nella loro ribellione, facendo ciò che il loro cuore desiderava ma ora vedono che non funziona: da Dio non si scappa
- capiscono che nulla è nascosto a Dio
- il libro di Giona inizia con la frase: "La loro malvagità è salita fino a me"; ora loro ne prendono atto
- capiscono che sta per arrivare un suo giudizio molto severo che distruggerà tutta la città

Tutto questo è il giudizio di Dio...non una semplice bacchettata o un buffetto sulla guancia.

II. Giona è un segno della potenza di Dio

a. Quanto è potente il Dio in cui credi?
- Giona aveva un Dio piuttosto piccolo (pensava di potergli sfuggire)
- i marinai avevano dei piuttosto deboli (non potevano neanche calmare una tempesta)
- anche i Niniviti probabilmente avevano dei piccoli e limitati

b. Giona è un segno del potere di Dio
- manda una tempesta, la calma all'improvviso, poi manda un pesce
- ma il miracolo più grande è che Giona rivive
- questo è il segno: Dio ha il potere sulla vita e sulla morte
- è potente da giudicare ma è potente anche da salvare!

c. i Niniviti si accorgono di non avere a che fare con una delle tante divinità
- questo è il creatore della vita, questo è Colui che ha in mano le chiavi della vita e della morte, questo è il Dio in assoluto a cui nulla è impossibile
- se questo Dio può prendere un morto e farlo rivivere non c'è nulla che non possa fare

III. Giona è un segno dell'amore di Dio

a. Dio amava i Niniviti ma i Niniviti non lo sapevano
- il fatto che Giona venga mandato con tale forza da loro è per loro segno che Dio veramente si interessa di loro
- il fatto che Dio sia disposto a punire Giona pur di salvare i Niniviti è un segno di amore
- Giona era del popolo eletto, loro giurati nemici pagani
- poteva giudicarli e basta senza scomodare Giona, pesce e tempesta
- ma Dio veramente non voleva che perissero: voleva fare loro grazia, salvarli ed avere pietà

Il SIGNORE disse: "Tu hai pietà del ricino per il quale non ti sei affaticato, che tu non hai fatto crescere, che è nato in una notte e in una notte è perito; e io non avrei pietà di Ninive, la gran città, nella quale si trovano più di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantità di bestiame?"


b. Grazie a Giona i Niniviti si accorgono che Dio li ama
- che egli ha considerato le loro vie e non voleva che nessuno perisse
- l'enfasi della storia di Giona non è un uomo che trova posto in un pesce, ma un popolo che trova posto nel cuore di Dio

"Che tipo di segno posso essere io, dunque?"

App:
  • tu puoi essere un segno del giudizio di Dio
  • quanti “agiscono male” agli occhi di Dio... e non lo sanno, finché non arriva qualcuno a dirglielo? Solo tu puoi dirglielo, ed evitare loro il giudizio
  • tu puoi essere un segno della potenza di Dio
  • quanti credono che “io sono fatto così e non c'è da far nulla”? Solo tu puoi dimostrare la potenza di Dio tramite la tua vita cambiata
  • tu puoi essere un segno dell'amore di Dio
  • quanti suppongono o sanno pure che Dio c'è, ma pensano non si curi di loro e del mondo? Solo tu puoi parlare loro di un Dio che manda a far soffrire sino alla morte in croce il figlio...pur di poter salvare i molti che avrebbero creduto in Lui tramite quel sacrificio d'amore...

Tu puoi essere un “segno” per chi ti circonda: per la tua famiglia, per i tuoi colleghi di lavoro, per i tuoi compagni di scuola...ma per fare questo devi accettare una verità

5. Gesù è un segno per te

  • Forse stai cercando di tenere a galla la tua nave
- i marinai invocarono i propri dei, gettarono a mare il carico e remarono a tutta forza
- (app) anche tu puoi invocare i tuoi dei, i santi e le madonne che piangono, puoi gettare a mare le tue opere cattive e cercare con tutta la tua forza di fare il bravo ...
- ma è inutile: alla fine la tempesta del giudizio di Dio ti affonderà
- il rimedio non è migliorare la nave ma far cessare la tempesta ... come?!

  • C'è solo un rimedio
- sulla nave c'è un uomo, l'unico che non ha peccato
- è Lui, Gesù che viene buttato in mare
- è Lui che fa calmare la tempesta e placa il giudizio di Dio su di te
- è lui che muore... e sei tu che vivi

Il segno che cercavano i Farisei, è il segno che ti salva

- "Se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesù dai morti abita in voi, colui che ha risuscitato Cristo Gesù dai morti vivificherà anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi!" (Romani 8:11)

- il tuo cadavere, il tuo Giona nella pancia del pesce - al buio, mezzo morto e corroso dagli acidi, può risorgere ed uscire alla luce
- trovi il potere di non tradire Gesù per amore di danaro
- trovi il potere di non rinnegare Gesù quando sei sotto pressione
- troverai il potere un giorno forse di morire per lui (?)
- trovi il potere di rialzarti dai tuoi fallimenti e non piangere più amaramente
- trovi il potere di perdonare gli altri che ti hanno deluso
- trovi il potere della preghiera e dell'umiltà

Conclusione

  • A) Se hai accettato Gesù, un giorno, un mese, un anno, dieci anni fa,
  • stai onorando con le tue azioni quotidiane il segno di Gesù che ti salva?
  • Ti stai adoperando per poter essere un segno di giudizio, potenza ed amore verso quelli che ti scorrono a fianco?
  • Puoi fuggire, questo è certo, ma Dio continuerà ad inseguirti, sino alla fine dei tuoi giorni, con amore ma anche con fermezza...
  • B) Se non hai ancora accettato Gesù, cosa pensi stamattina?
  • pensi che la tua malvagità è nascosta a Dio?
  • pensi tu di poter sfuggire al giudizio di Dio?
  • pensi che Dio non ha il potere di cambiare veramente la tua vita?
  • pensi che Dio non ti ama e non si interessa di te al punto di salvarti gratuitamente per l'eternità?
Considera il segno

Come reagisci a questo segno?

a. Cosa hanno fatto i Niniviti?
- si sono ravveduti alla predicazione di Giona

I Niniviti credettero a Dio, proclamarono un digiuno, e si vestirono di sacchi, tutti, dal più grande al più piccolo Poi, per decreto del re e dei suoi grandi, fu reso noto in Ninive un ordine di questo tipo: "... uomini e animali si coprano di sacco e gridino a Dio con forza; ognuno si converta dalla sua malvagità e dalla violenza compiuta dalle sue mani. (Giona 3:5,7-8)

- hanno creduto, digiunato, gridato con forza, convertiti dalla malvagità ed implorato la grazia di Dio
- hanno approfittato dell'amore di Dio - senza condizioni e senza offerte

b. Cosa farai tu davanti al segno di Gesù?
- nel giorno del giudizio ti troverai spalla a spalla con i Niniviti
- essi hanno avuto segno di Giona
- per quanto imperfetto e debole è bastato a farli ravvedere
- tu hai avuto il segno di Gesù
- il segno perfetto, il segno chiarissimo, il segno forte
- se questo non basta a farti ravvedere il tuo cuore e duro e la tua condanna meritata

c. Cos'ha fatto Giona?
- quando la vita veniva meno si è ricordato del Signore e ha pregato
- (app) non aspettare che la vita viene meno
- (app) ricordati del Signore
- (app) prega
- perché‚ la salvezza viene dal Signore

La sua potenza è a tua disposizione... basta che accetti il segno che ci ha lasciato!
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