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10 luglio 2016

Cosa farebbe Gesù? | 10 Luglio 2016 |

Per poter capire "cosa farebbe Gesù" di fronte alle varie situazioni che ci capitano nella nostra vita è indispensabile conoscere "cosa ha fatto Gesù" nella sua vita terrena.
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Sto tornando a casa, ma oggi è uno di quei giorni dove il lago è particolarmente bello, è c'è un posto speciale da dove mo piace guardarlo. E' appena sotto le Coste, da lì si vede tutta la valle e quasi tutto il lago.

Così, uscendo da mia madre, invece di svoltare a destra verso casa, svolto a sinistra.

Fatti cinque-seicento metri, appena sotto al “Poggetto”, mi si para davanti una donna. E' letteralmente in mezzo alla strada, con una grossa borsa di plastica a fiori a tracolla. Avrà circa l'età di mia madre, e non dovrebbe stare sotto il sole, con quel caldo, alle tre del pomeriggio; dovrebbe stare a casa, e comunque non in mezzo alla strada, ma sul marciapiede.

Faccio tutte queste riflessioni, e mentre le sto facendo, lei è già un puntino sul mio specchietto retrovisore; devo far presto per arrivare al posto che mi piace, perché poi devo andare a lavorare...

Ma ho fatto la scelta giusta? Guardo il lago e la valle, ma continuo a pensare alla donna anziana. Sarà ancora sulla strada, in mezzo ad essa, le sarà accaduto qualcosa?

Riaccendo velocemente la macchina, torno su fino allo sbocco sulla Cassia, e cerco di lei. Nessuna traccia. Sono contento: in qualche modo è arrivata ad un posto “tranquillo”, senza incidenti.

Ma io, ho agito bene? Non solo come cittadino, ma soprattutto come credente? Cosa avrebbe fatto Gesù, al posto mio?

Un po' di anni fa andava di moda, soprattutto in America, di portare un braccialetto di plastica con su sopra le lettere WWJD, acronimo di “What Would Jesus Do”, che significa  “Cosa farebbe Gesù?” 

Per molti è diventato un principio guida, una bussola morale che aiuta ad applicare elementi astratti della fede cristiana per le questioni pratiche che si devono affrontare ogni giorno.

Il movimento WWJD è iniziato nel 1989 quando il gruppo di giovani una chiesa in Michigan,  studiarono  il romanzo di Charles Sheldon “Sui suoi passi” . Nel romanzo, i protagonisti  premettono ad  ogni pensiero e azione  la frase "Cosa farebbe Gesù?".

I giovani presero il modello di Sheldon a cuore e costruirono dei braccialetti di tessuto colorato da indossare come un ricordo tangibile di quella potente domanda. Presto le persone in tutta la loro comunità indossarono i braccialetti, e da lì il fenomeno si moltiplicò in tutto il mondo. Verso la fine degli anni '90, le lettere WWJD potevano essere trovate su una moltitudine di libri, magliette, e altri gadget cristiani. Ad oggi, si stima che 14 milioni di braccialetti siano stati venduti.

Ma il messaggio di WWJD non deve essere dato per scontato a causa della sovraesposizione. Tanto semplice come sembra, a volte la domanda: “Cosa farebbe Gesù?”  mi lascia ancora pensare e mi lascia mille dubbi.

Prendere in considerazione questi scenari inventati ma plausibili.

• Sto uscendo di fretta dalla porta di casa per recarmi in chiesa con la famiglia al seguito. Tirando fuori l'auto dal garage, do un'occhiata nello specchietto retrovisore e vedo il mio vicino di casa dall'altra parte della strada. Sta lavorando da solo per sgomberare il suo giardino dalla montagna di detriti dovuti a  un recente temporale. Improvvisamente un pensiero attraversa la mia mente: “Ferma la macchina .Torna dentro, e cambiati  i vestiti. Salta chiesa  oggi, e dimostra al tuo prossimo che lo ami.  Cosa farebbe Gesù?”

• Quando  arrivano dei nuovi inquilini nel palazzo dove abitiamo, gli offriamo un dono di benvenuto per dimostarci amichevoli, e spesso questo sfocia in possibilità di testimoniare l'evangelo. Ma per la prima volta, i nostri nuovi vicini sono due uomini in una "coppia di fatto". Siamo di fronte ad un dilemma: “Se portiamo a loro lo stesso dono che abbiamo sempre dato ai nuovi vicini, stiamo avvallando il loro stile di vita? Oppure vogliamo  essere 'amici dei peccatori? Cosa farebbe Gesù?”.

• Ho messo da parte dei soldi per la costruzione di una nuova stanza di preghiera nella nostra chiesa. E' necessaria più preghiera per raggiungere le persone per Cristo, e quella stanza è indispensabile ormai, perché nella vecchia si è istallata la scuola domenicale. Ma il giorno che ho intenzione di scrivere il mio assegno, scopro che un amico disoccupato rischia  di perdere la sua casa. Cosa farebbe Gesù?

Cosa farebbe Gesù? Pietro stesso, che ha seguito fisicamente il Maestro mi sollecita a “seguire i suoi passi”.

“Questa sofferenza fa parte del compito che Dio vi ha assegnato. Cristo, che ha sofferto per voi, vi serve d'esempio. Seguite i suoi passi!”  (1 Pietro 2:21 PV)

Pietro dice che Gesù ci ha lasciato "un esempio”, che dovremmo “seguire i suoi passi." E' giusto, ammirevole e biblico chiedersi "Cosa farebbe Gesù?" nelle decisioni che dobbiamo affrontare ogni giorno... Ma quali “passi” devo seguire?

Per sapete quali passi seguire, prima di rispondere alla domanda “cosa farebbe Gesù”, devo aver risposto ad un'atra domanda, forse più importante, ma meno evidente : "Cosa ha fatto Gesù?

Se non sappiamo ciò che Gesù ha fatto nella sua vita, come possiamo aspettarci di indovinare cosa avrebbe fatto al posto nostro?

Leggendo i quattro Vangeli con questa domanda in mente ho scoperto sette priorità che hanno guidato Gesù:

1. Ha cercato il Padre 

Gesù ha dimostrato intimità con Dio cercandolo continuamente nella preghiera.

Il primo capitolo del Vangelo di Marco ci dà un assaggio di Gesù all'inizio del suo ministero. La sua vita è stata tutta un vorticoso concedersi alle persone, soddisfare le loro esigenze guarendo, confortando e  sfruttando ogni opportunità per avvicinarle al Regno del padre. 

Gesù ministrava tutto il giorno. Eppure,proprio all'inizio del libro, Marco sottolinea questo aspetto:

“Il mattino seguente, Gesù si alzo molto prima dell'alba e si recò in un posto deserto per pregare.” (Marco 1:35 PV)

Gesù sapeva di avere un tempo limitato, appena tre anni, in cui avrebbe dovuto salvare il mondo: tu cosa avresti fatto al posto suo? Avresti avuto piuttosto fretta di “fare tutto”  avresti corso tutto il giorno, magari non avresti neppure dormito...

Gesù, invece, ha sempre iniziato il lavoro cercando per prima cosa il Padre; non lo ha mai ritenuto un “tempo morto”, ma lo ha sempre visto come il carburante per quello che avrebbe fatto durante il giorno.

Gesù avrebbe potuto dormire meno o lavorare meno, ma non avrebbe mai rinunciato a pregare; avrebbe sempre trovato il tempo, ritagliato il tempo, cancellato altro, ma mai la preghiera.

Quarantacinque volte i vangeli ci dicono che Gesù è andato da solo a pregare. Ogni aspetto della sua vita e del ministero è stata saturata con la preghiera.

Scenario reale per te: ti svegli la mattina, e hai una giornata da affrontare, con il suo carico di cose da fare e problemi da affrontare. E, se sei credente, di opportunità per testimoniare Cristo. 

Cosa farebbe Gesù?

2. Ha abbracciato gli emarginati

Gesù ha dimostrato l'amore di Dio, accettando i naufraghi della società. Questo ha provocato il grande disprezzo della casta religiosa dell'epoca. Ma nondimeno Gesù non si faceva scrupolo  rispetto alla maggior parte del mondo di abbracciare quello che era peccatore e quello che era  malato,  quello con una brutta fama e  quello poco importante.

Luca 5 offre un buon esempio:

“Più tardi, Gesù uscì per la strada e vide un certo Levi, uno dei corrotti e odiati esattori delle tasse che sedeva dietro il banco; gli disse: "Vieni con me".  Levi si alzo, lascio tutto e lo seguì. Poco dopo, Levi diede un banchetto a casa sua in cui Gesù era l'ospite d'onore. C'erano anche molti suoi colleghi ed altri ospiti. I Farisei e i dottori della legge cominciarono a brontolare con i discepoli: "Perché mangiate con gli esattori delle tasse e i peccatori?"  Ma Gesù rispose loro: "Sono le persone malate che hanno bisogno del medico, non quelle sane!Io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si pentano!" (Luca 5:27-32 PV)

Sulla scala etico-sociale dell'epoca, gli esattori delle tasse erano posizionati da qualche parte tra un magnaccia e ladro. Un individuo “onesto” non avrebbe mai voluto avere a che fare con loro. Ma Gesù non solo ha parlato con Levi (che poi sarà chiamato Matteo), ma ha chiesto l'uomo a diventare suo discepolo.

Scenario reale per te: nella tua città sono arrivati dei profughi siriani, e non avendo nulla da fare (perché, per legge, non possono essere adibiti a nessun lavoro “socialmente utile”), due di questi stanno nella piazza principale a fare niente. E' caldo, e inviti i tuoi amici al bar per prendere una bottiglia d'acqua gelata.

Cosa farebbe Gesù?

3. Ha risanato vite spezzate

Con la forza dello Spirito di Dio, Gesù poteva conoscere ogni singolo bisogno fisico, finanziario, mentale, di relazione ecc.  delle persone (e lo può fare ancora!).

“Una volta, mentre si trovava nella sinagoga, un uomo che aveva uno spirito demoniaco cominciò a gridargli:  "Non vogliamo avere niente a che fare con te, Gesù di Nazaret! Sei venuto per distruggerci? Io so chi sei: il Santo di Dio!"  Gesù lo sgridò severamente e gli ordinò: "Stai zitto ed esci da quest'uomo!" Il demone gettò l'uomo a terra, in mezzo alla folla, poi lo lasciò senza fargli alcun male. ... Dopo essere uscito dalla sinagoga, Gesù andò a casa di Simone, che aveva la suocera colta da una febbre alta. I presenti lo pregarono di aiutarla. Gesù allora, stando vicino a lei, si chinò e rimproverò la febbre, che immediatamente la lasciò. Così la donna si alzò subito e comincio a servirli.” (Luca 4:33-35, 38-39 PV)

Egli scacciò i demoni, guarì i corpi, risuscitò i morti, e perdonò i peccati.  Gesù ha dimostrato che il potere di Dio è sufficiente a soddisfare ogni tipo di esigenza. E le Scritture ci promettono che lo stesso potere opera in e attraverso la nostra vita di oggi. Infatti Paolo dice: 

“Perché è Dio che opera in voi e vi rende capaci non soltanto di desiderare, ma anche di fare ciò che egli vuole.” (Filippesi 2:13b PV).

Io, Marco, non sono  capace di fare miracoli. Ma so che i miracoli ancora oggi accadono. Come accadono?

Gesù ha operato sul presupposto che abbiamo un Dio di miracoli che si diletta a trasformare i frantumi della vita dei suoi figli e delle sue figlie in opere d'arte migliori di quelle  che sembravano irrimediabilmente frantumate.

Gesù, quando guardava la folla, non vedeva le persone, ma vedeva il miracolo in attesa di accadere in quelle persone.

Scenario reale per te: tua cognata non credente ha un tumore in uno stadio avanzato, e le statistiche dicono che le rimangono 18 mesi di vita. Ti pieghi alla logica dei numeri, o continui a pregare che Dio intervenga operando un “miracolo”,  la guarigione del corpo, ma soprattutto quella dell'anima?

Cosa farebbe Gesù?

4. Ha affrontato  gli ipocriti.

Gesù ha mostrato il cuore di Dio in contrapposizione alla religione senza vita. Ha apertamente affrontato l'ipocrisia religiosa.

"Guai a voi, dottori della legge e Farisei ipocriti! Siete come tombe appena imbiancate: bellissime all'esterno, ma all'interno piene di ossa di morti e di ogni sporcizia! Così anche voi, esternamente, agli occhi della gente, sembrate giusti, ma sotto il vostro aspetto rispettabile i vostri cuori sono pieni d'ipocrisia e di malvagità! (Matteo 23:27-28 PV)

Gesù è colui che ha scacciato a frustate i mercanti dal tempio, che pubblicamente ha sempre sottolineato le malefatte delle persone “religiose” e dei loro capi.... e con questo ha decretato la sua morte in croce.

Cosa farebbe Gesù quando vedesse persone che agiscono in nome di Dio per ferire, per giudicare o per condannare gli altri? . 

Scenario reale per te:  vivi in una città dove tutti i maschi da zero a cento anni, una volta all'anno, si vestono e vanno ad “adorare” una statua della Madonna, un idolo; essere tra quelli che sfilano significa essere accettato dalla società dove vivi.  Hai un figlio maschio, che se non sfila non sarà “popolare” in paese.

Cosa farebbe Gesù?

5. Ha insegnato la Parola di Dio

Gesù ha approfittato di ogni momento “insegnabile”: sia nel suo “piccolo gruppo” con discepoli che lo amavano, sia di fronte alle folle che lo seguivano, sia davanti alle autorità politiche o religiose che lo attaccavano. A ognuno ha voluto aprire uno squarcio nel cielo per fargli vedere uno spicchio di Paradiso e il sorriso del Padre. E ' stato sempre disponibile ad aiutare le persone a scoprire sempre un po' di più circa suo Padre. 

“E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di unigenito dal Padre. (Giovanni 1:14).

Ma anche se lui era “parola divenuta carne”, Gesù spesso chiedeva alla gente di tornare alla parola scritta.

“Ed ecco, un dottore della legge si alzò per metterlo alla prova, dicendo: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?»  Gesù gli disse: «Nella legge che cosa sta scritto? Come leggi?»  Egli rispose: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l’anima tua, con tutta la forza tua, con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso».  Gesù gli disse: «Hai risposto esattamente; fa’ questo e vivrai». (Luca 10: 25-28)

Molti di noi non si considerano insegnanti, perché non salgono su  un pulpito di domenica o non conducono uno studio durante la settimana,. SE questo non accade nella tua vita potresti essere tentato o tentata di pensare che questo aspetto della vita di Gesù non si applica a te.

Il problema è che la nostra idea  di “insegnamento” è troppo stretta. Gesù ha insegnato conversando uno a uno con Nicodemo e predicando le beatitudini davanti  a migliaia di persone.

L'insegnamento richiede semplicemente di essere così riempito con la Parola di Dio che trabocchi naturalmente dalla nostra vita nella vita di coloro che ci circondano.

Scenario reale per te: tuo fratello finalmente ti chiede di spiegargli un pochino di più del perché ti sei unito a quella strana chiesa dove tutti cantano a squarciagola e alzano le mani al cielo, ma tu non sai  fare un discorso con una struttura con tre punti che iniziano con la stessa lettera come fa Marco la domenica in chiesa.

Cosa farebbe Gesù?

5. Ha servito

Il servizio ha segnato la vita di Gesù  dall'inizio alla fine. Ha servito attraverso il sacrificio, mettendo i bisogni degli altri sopra la propria vita.

“Gesù, sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio se ne tornava,  si alzò da tavola, depose le sue vesti e, preso un asciugatoio, se lo cinse. Poi mise dell’acqua in una bacinella, e cominciò a lavare i piedi ai discepoli e ad asciugarli con l’asciugatoio del quale era cinto. (Giovanni 13: 2-5).

La sua vita di servizio è culminata alla croce, in cui il Figlio dell'uomo è morto per pagare il nostro debito spirituale.

A volte mi sento così occupato a fare il lavoro di Dio che io non ho tempo per le persone. Ma il lavoro di Dio è la gente! La sua attività è aiutare un senzatetto a trovare ricovero prima di sera. La sua attività è pregare assieme a un bambino per il suo fratellino ammalato e leggere la Bibbia con un nuovo cristiano. La sua attività è spingere una macchina che si è spenta  in mezzo ad un l'incrocio e rispondere a quella telefonata a mezzanotte da un amico in difficoltà.

Scenario reale per te: vorresti tanto uscire con quell'amico che non vedi da molto tempo e che è in città solo oggi, ma una persona in chiesa ha bisogno di traslocare entro oggi altrimenti paga una penale e ti chiede di andare con la tua macchina perché è grande.

Cosa farebbe Gesù?

6. Ha equipaggiato i leader

Infine, Gesù ha dimostrato il carattere di Dio equipaggiando altre persone, dei leader che hanno continuato la sua missione e hanno cambiato il mondo dopo la sua partenza. Si è rifiutato di di lasciare che le pressioni del ministero di oggi gli impedissero di identificare e investire nei leader di domani 

“Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate.” (Matteo 28:19:20a)

Gesù ha sempre fatto, e poi spiegato: ha sempre mostrato l'esempio, e poi chiesto di fare altrettanto.aiutare a identificare e prepararsi per la missione che Dio ha disegnato per loro.

“Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io.” (Giovanni 13:15)

Scenario reale per te: sei pastore di una chiesa (o leader in un piccolo gruppo), e vedi che ci sono altri che vorrebbero aiutare nelle attività di chiesa, ma la tua agenda è già piena di cose da fare per i prossimi sei mesi.

Cosa farebbe Gesù?

Cosa avrebbe fatto Gesù con la donna in mezzo alla strada?

Sulla base di tutto questo,  cosa avrebbe fatto Gesù con la donna in mezzo alla strada?


Di certo non avrebbe “tirato dritto”  alla ricerca della priorità di vedere un bel panorama,  ma avrebbe cercato il Padre pregando  (anche una di quelle preghiere che io definisco “a microonde”),  si sarebbe fermato,  abbracciando l'emarginata,  l'avrebbe servita, portandola al sicuro,  e avrebbe insegnato, parlandole, anche solo con una frase della salvezza che è in Cristo.

Molti di noi, io per primo, spesso “tirano dritto” davanti alla “donna in mezzo alla strada”,  davanti alle necessità che Dio ci provvede durante le nostre giornate.

“In tutta sincerità, vi dico che chi crede in me farà le stesse opere che faccio io, anzi ne farà di più grandi ancora.” (Giovanni 14:12 PV)

Da domani, impegnati a vedere le situazioni e le  persone della tua vita non con i tuoi occhi,  ma con quelli di Cristo.  

A non vedere semplicemente le persone, ma  il miracolo in attesa di accadere in quelle persone e ad agire affinché quel miracolo si compia.

Lo stesso miracolo che è accaduto in te,  se hai accettato Cristo.

Preghiamo.

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