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06 dicembre 2015

Allenarsi ad ascoltare Dio | 6 Dicembre 2015 |

Posso parlare con Dio così come facevano Adamo, Mosè o Samuele? La risposta è si, ma devi allenarti a discernere la sua voce.
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La Bibbia è piena di persone che hanno parlato direttamente con Dio: Adamo, Abraamo, Mosè, Giobbe...

Vi è mai capitato di pensare :Ah, sarebbe bello se Dio mi parlasse direttamente come ha fatto a Samuele!” ?

Cosa è? Dio ha la laringite, o cosa?  O forse sono io che, per qualche motivo, sono andato “fuori sintonia” dal mio Creatore?

Avevamo detto qualche settimana fa che Dio parla  attraverso la Bibbia,  attraverso insegnanti, attraverso il dolore  ed attraverso le idee, le ispirazioni e i sogni;  questo ultimo è quello che Dio sceglie per continuare a parlare esattamente come ha fatto per millenni. E' per questo che dobbiamo imparare a risintonizzarlo in maniera corretta

ACCENDI LA CHAT

Se vuoi parlare/chattare con qualcuno, cosa fai? Accendi Whatsapp/Telegram/Messenger/Skype, ecc. e per avere l'attenzione di quel qualcuno gli parli di te!

Che tipo di persona devi avere all'atro capo dello smartphone/tablet/computer per una chat? Devi avere qualcuno che:

  •  è interessato alla tua vita,
  • fa e risponde a domande specifiche
  • e (soprattutto) è interessato a risponderti.


Dio è il miglior compagno di chat che possa esistere: perché?

1. A Dio interessano i dettagli della tua vita

Matteo 6:31-32 dice:

"Non siate dunque in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" Perché sono i pagani che ricercano tutte queste cose; ma il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose."(Matteo 6:31-32)

Gesù sta dicendo che Dio si occupa persino del tuo abbigliamento, come pure di quello che mangi e bevi; ogni piccolo dettaglio della tua vita. Lui ti ha creato, ed anche se pensi “Oh, non posso disturbare Dio per questa sciocchezza” credimi che a lui interessa ANCHE quella piccola sciocchezza!

2. A Dio piacciono le domande specifiche

Per più di venti volte nel solo Nuovo Testamento Dio ci dice :”Chiedimi!” Cerca! Bussa!”

“Chiedete e vi sarà dato; cercate e troverete; bussate e vi sarà aperto; perché chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sarà aperto a chi bussa. “(Matteo 7:7-8)

Se tu già sai che il tuo interlocutore non ti risponde, è probabile che non formulerai neppure la domanda. Dio non è così! Giacomo dice:

“Perché Dio dà a tutti volentieri e generosamente. Ma bisogna chiedere con fiducia, senza dubitare” (Giacomo 1:5b-6 TILC)

SEI PASSI PER ALLENARSI ALL'ASCOLTO

C'è un libro nella Bibbia dove un profeta, Abacuc,  vuole a tutti i costi parlare con Dio: al primo capitolo Abacuc fa sei domande specifiche a Dio;  nel secondo capitolo attende ed ascolta le risposte di Dio, scrivendo ciò che ascolta.

“Io starò al mio posto di guardia, mi metterò sopra una torre, e starò attento a quello che il SIGNORE mi dirà, e a quello che dovrò rispondere circa la rimostranza che ho fatta. Il SIGNORE mi rispose e disse: "Scrivi la visione, incidila su tavole, perché si possa leggere con facilità” (Abacuc 2:1-2)

Abacuc applica  cinque principi generali che ci potranno aiutare per ricevere idee, visioni e sogni da Dio per mezzo dello Spirito Santo:

1. Appartati

“mi metterò sopra una torre”

 Questa è un'espressione ebraica che all'epoca significava “me ne andrò in disparte”.

La prima cosa è essere da solo, te e tuo Padre.

Il mondo moderno è pieno di “rumore”: quando non siamo noi a parlare, sono gli altri,  quando non parlano gli altri, parla la TV, il computer, lo smartphone... Sembra proprio che abbiamo paura del silenzio.

Persino Gesù ha avuto lo stesso problema, essendo uomo nel mondo.  Come lo ha risolto?

“Ma egli (Gesù)  si ritirava nei luoghi deserti e pregava.”(Luca 5:16)

Se a Gesù serviva di trovare un “posto tranquillo” dove poter parlare con suo Padre,  a maggior ragione serve a noi di fare la stessa cosa.

2. Attendi

“Io starò al mio posto di guardia”

Chi ha fatto il militare sa che fare la guardia significa, soprattutto, attendere. Alcune versioni traducono in versetto di Abacuc 2:1 con “aspetterò per il Signore”; è proprio quello che devi fare.
Rallenta i giri del cervello, metti in folle le tue emozioni.

Se devi comunicare con tuo figlio, o tua moglie, o un tuo amico, non è che entri in camera sua, gli “spari” velocissimamente le parole, e esci di corsa. Probabilmente gli dici:  “Senti, vorrei parlarti di una cosa importante. Andiamo in un posto tranquillo.”  Trovi una camera tranquilla,  un the o un caffè,  allenti la tua vita e quella dell'altro  perché le parole arrivino meglio, abbiano più peso, rimangano nella mente.

Ora ai trovato in posto appartato, hai rallentato i giri del cervello, sei calmo a sufficienza per ascoltare...

Primo ostacolo: sapete cosa succede a me in questo caso?  Che mi viene in mente: “Non ho pagato il telefono”, “Ho finito la cartuccia della stampante...” ecc. E più provo a scacciare i pensieri più arrivano a frotte!

Invece, la mia priorità è: ascoltare Dio.  Tutto il resto è da fare...dopo!  Prendo un pezzo di carta, le annoto per non scordarmele.

Risolto? Neanche per sogno! C'è un secondo ostacolo! "E' tanto, troppo tempo che non prego!”, “Ho commesso ieri quel peccato.” Comincia a galleggiare una frase sola: “Colpevole!”. E un colpevole non può parlare al Re dei Re! Mi sento inadeguato, inutile, indegno!

Chi è chiamato “l'accusatore dei fratelli”? Satana, ovviamente! Satana ama giocare con il nostro coscio facendoci sentire colpevoli, inutili e indegni.  E' la sua voce, non quella di Dio.

Davide aveva risolto brillantemente il problema con un metodo che si chiama :fermo e zitto.”

"Fermatevi", dice, "e riconoscete che io sono Dio.". (Salmo 46:10a)
“Sto in silenzio, non aprirò bocca, perché sei tu che hai agito.  (Salmo 39:9)

Fermati!

Dio lo sa chi sei, quello che ha fatto, quello che fai e quello che farai; non è un problema per lui!

 Zitto!  

Non c'è nulla che tu possa fare, perché Dio ha già fatti tutto:

“Non c'è dunque più nessuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesù, (Romani 8:1)

Avete fatto caso come questi due suggerimenti siano in tutto simili a quello che alcune filosofie consigliano per la “Meditazione Trascendentale”?

In effetti è così, perché Dio ci ha progettati per questo tipo di risposta. Quello che fa la differenza non è il mezzo, ma l'obiettivo.

Nella Meditazione Trascendentale l'obiettivo è quello di arrivare al “vuoto pneumatico” nella tua mente; la parola chiave è “svuotare”.

L'obiettivo della preghiera è l'esatto opposto; noi vogliamo arrivare ad essere “pieni” di Spirito Santo, a traboccare di Spirito di Dio così da udire la sua voce.

3. Sii Attento

“e starò attento a quello che il SIGNORE  mi dirà.”

Perché devo essere attento per cogliere quello che Dio mi dirà. Non mi darà un foglio protocollo scritto, né due tavole di pietra. Probabilmente sarà un'idea o una visione nella tua mente così come ha fatto con Abraamo, Giacobbe, Giobbe, Davide, Isaia, Geremia, Ezechiele, Daniele, Osea, Amos, Gioele, Abdia, Giona, Michea  Pietro, Giovanni, Paolo.

Perché Dio fa così? Perché conosce la differenza che fa per l'uomo tra pensare a una cosa e “visualizzarla” nella mente, tra pensare a queste sedie tutte piene, e  chiudere gli occhi e “vedere” con gli occhi della mente le sedie occupate.

Siamo stati fatti da Lui così; è Lui che ci ha disegnato. Attenzione però a non  lasciare che Satana , che non è “creativo” è solamente “manipolativo”, che prende cose buone e le manipola per farle diventare cattive, lo usi per il suo scopo.

Le filosofie “new age” sono piene di suggerimenti per “visualizzare la meta”. La nostra meta è Dio, e  Satana ti vuole portare lontano dalla tua meta.

Allora, ti sei appartato, hai atteso, sei attento...  Tutto questo serve affinché tu possa esercitare il tuo “sesto” e il tuo “settimo senso”;  ma questi, li puoi avere solo se sei nato, se sei nata di nuovo in Cristo.

Paolo dice:

“egli illumini gli occhi del vostro cuore, affinché sappiate a quale speranza vi ha chiamati, qual è la ricchezza della gloria della sua eredità che vi riserva tra i santi, (Efesini 1:18)

Ma, gli occhi, non dovrebbero essere sulla testa? Quando siamo nati, se tutto funziona a dovere,
siamo nati con due occhi fisici per vedere la realtà fisica;  ma se siamo nati di nuovo, allora Dio ci ha dato degli occhi speciali, occhi spirituali per vedere le realtà spirituali

Quando leggi un passo delle Scritture e non capisci cosa vuole dire Dio in quel brano,  e poi, l'ennesima volta che l'o leggi ..ZOT! il significato è diventato chiaro! Bene, significa che hai aperto i tuoi occhi spirituali.

Cosa ne fai, allora di queste visioni?

4. Annota

"Scrivi la visione, incidila su tavole, perché si possa leggere con facilità” 

Hai mai provato a scrivere le tue preghiere? Se le scrivi, se ti apparti, e attendi, e sei attento, allora vedrai che Dio ti darà parole da annotare!

Gran parte dei salmi sono nati così: Davide (o altri) scrivevano una preghiera, e Dio rispondeva... e il salmista annotava.

5. Adora

“SIGNORE, io ho udito il tuo messaggio e sono preso da timore.” (Abacuc 3:2a)

Quello che qui è tradotto con timore, nell'originale ebraico è “rispetto”.

Davanti ai consigli di uno più saggio di te, a cosa che devi dimostrare è avere rispetto, dimostrare riconoscenza per quell'amore che Dio ti dimostra;  questo trasforma la tua preghiera da un tuo monologo a un dialogo che ti porta a voler stare di nuovo in intimità con Dio.

La preghiera così non sono più parole che rimbalzano sul soffitto e ricadono giù, ma una chiacchierata con  un amico,  con un confidente,  con un Padre saggio  pronto a darti consigli, a gioire assieme a te per le tue vittorie,  a coccolarti tenendoti tra le sue braccia nei momenti di dolore.

Perché la tua preghiera sia un'esperienza che cambia la tua vita, segui queste cinque “a”:

1. appartati trovando un posto tranquillo
2. attendi rallentando i giri del tuo cervello e mettendo in folle le tue emozioni
3. (sii) attento a quanto il Signore ti manderà per vedere e ascoltare con i tuoi sensi spirituali
4. annota le tue domande e e risposte che Dio ti darà (tutte, anche quelle che non ti piacciono)
5. adora il tuo Dio per il rapporto di amore che ha verso di te

Ma c'è una  una ultima “a” nell'elenco  senza la quale tutti gli altri passi risultano inutili:

6. Accetta

“Io mi rallegrerò nel SIGNORE, esulterò nel Dio della mia salvezza. DIO, il Signore, è la mia forza.” (Abauc 3:18-19a)

Devi essere pronto o pronta ad accettare, ad esaltare Dio per quelle risposte, anche quando non ti piacciono,anche quando la risposta è: “non ti rispondo ora”.

Accetta che Lui sa cosa è meglio per te;  è possibile anche che realmente non abbia nulla da dirti, così come quando chiedo a mia moglie “Janet, mi dvi dire qualcosa?”, e lei risponde “No, nulla, va tutto bene”.

Ci saranno volte in cui non sentirai nulla.  Sappi che lui è lì, comunque. E' lui la tua forza, è lui la tua salvezza. Ci saranno volte in cui ti dirà cose su cose, aprendoti gli occhi spirituali confortandoti, ammonendoti,  o incoraggiandoti.

Lui vuole avere un rapporto intimo con te, parlare, discutere, consigliarti.

Dio vuole essere IL tuo amico.

Se inizierai a praticare questi 6 passi  la tua vita in Cristo  si aprirà ad una dimensione completamente nuova;  un'avventura ed una gioia immensa vissuta ogni giorno al suo fianco.

Vorrei pregare per voi:

Se vorresti stabilire un contatto con il tuo Padre Celeste, se senti che la tua chat con lui si è interrotta, allora prega nella tua mente queste mie parole:


Signore, io ti chiedo di aiutarmi a sintonizzare la mia mente sulla Tua frequenza. Ti chiedo di aiutarmi a trovare un posto e un tempo tranquillo nella mia giornata, per parlare con Te, così, come al mio migliore amico.

Si che tu brami di starmi vicino e di darmi i tuoi saggi consigli. Parlami, soffia nel mio cuore visioni e parole che possa ascoltare con i miei sensi spirituali.

E voglio che tu sappia che anch'io bramo di ascoltarti, e che accetterò quello che saranno i tuo consigli per me, perché so che Tu mi ami, e che sceglierai sempre il meglio per me.

Amen

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