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25 gennaio 2015

Il credente in forma: come affrontare con energia spirituale il 2015 | 25 Gennaio 2015 |

Come posso essere "in forma" per affrontare  le sfide che il 2015 mi porrà dinanzi? In quali aree della mia vita Dio mi sfida ad essere "in forma"? Janet ed Amy ci illustrano il primo dei cinque "esercizi" che Dio ci chiede di praticare.
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Dobbiamo partire dal fatto che Dio è Re.

Se amiamo il Re dobbiamo ascoltare la sua voce, la sua parola. E la Sua parola si trova nella Bibbia

Dio ci dice: "Ama Dio ed ama il tuo prossimo"

“Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente ”. Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: “Ama il tuo prossimo come te stesso ”. (‭ Matteo‬ ‭22‬:‭36-39‬)

Dio ci chiede di:

  • predicare il Vangelo, 
  • fare discepoli 
  • ed introdurre con amore le persone nella chiesa di Gesù Cristo attraverso il battesimo.


“Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate.” (‭Matteo‬ ‭28‬:‭19-20a‬)

Dio ci chiede di esercitarci come credenti in cinque aspetti della nostra vita. Si trovano in Matteo 22 e 28: sono i brani  che noi chiamiamo

  • il "grande comandamento
e
  • il  "grande mandato".


Dio ci dice:

“Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente ”. Questo è il grande e il primo comandamento. Il secondo, simile a questo, è: “Ama il tuo prossimo come te stesso ”. (‭Matteo‬ ‭22‬:‭36-39‬)


  • 1. Ama Dio
  • 2. Ama il tuo prossimo
  • 3. Predicate il vangelo


“Andate dunque e fate miei discepoli tutti i popoli battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, insegnando loro a osservare tutte quante le cose che vi ho comandate.”. (‭Matteo‬ ‭28‬:‭19-20a‬)


  • 4. Fate in modo che le persone che credono diventino discepoli 
  • 5. Battezzateli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.


Queste cinque propositi sono fondamentali per la vita del credente:


  • 1. Ama Dio = adorazione 
  • 2. Ama il tuo prossimo= ministero  (servizio)
  • 3. Predicate il vangelo = missione (evangelizzazione)
  • 4. Fate discepoli = discepolato
  • 5. Battezzateli: comunione fraterna


I cinque propositi permettono ai credenti di essere in forma: vogliamo cominciare con il quinto, ovvero la comunione fraterna.

'”Vedete dunque quanto ci ama Dio, nostro Padre, permettendoci di essere chiamati suoi figli E lo siamo davvero!” (1 Giovanni 3:1a)

Non essere uno straniero

“Ora davanti a Dio voi non siete più stranieri né ospiti, ma fate parte del popolo e della famiglia di Dio, come ogni altro cristiano. (Efesini 2:19)

Per essere in forma, devi avere comunione fraterna

“Non trascuriamo le nostre riunioni di chiesa, come fanno certuni regolarmente; incoraggiamole invece, esortandoci a vicenda, tanto più ora che il giorno del ritorno del Signore si avvicina.” (Ebrei 10:25)




La vera comunione fraterna ti ristorerà

I nuovi credenti, dopo essersi aggregati agli altri, erano assidui nell'insegnamento degli apostoli, nell'unione fraterna, nella frazione del pane e nella preghiera. (…) Ogni giorno, tutti insieme, andavano al tempio poi, per spezzare il pane, s'incontravano nelle case a piccoli gruppi e mangiavano insieme, con grande gioia e gratitudine, lodando Dio” (Atti 2:42, 46-47)




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18 gennaio 2015

Il cammino verso la maturità. La visione della nostra chiesa nel 2015 | 18 Gennaio 2015 |


La chiesa è un po' come un aereo: puoi decidere di essere solo un passeggero, oppure puoi far parte dell'equipaggio. Tre sono le azioni per esserlo: sai, sii, fai.
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Il 2014 è stato un anno importante per la nostra comunità. Abbiamo fato tante cose. L'elenco è lungo,
potremmo vantarci di tutto quello che, grazie al Signore, abbiamo raggiunti. Ma questo potrebbe farci perdere di vista la motivazione VERA del perché abbiamo fatto tutto questo...
E, soprattutto, potrebbe farci perdere di vista i VERI traguardi che abbiamo realizzato durante il 2014.

Le cose importanti, quelle di cui voglio vantarmi davanti al Signore, sono quelle che sono successe nelle vite delle persone e che non voglio mettere su una tabella sullo schermo.

Sono le preghiere che avete fatto l'uno per l'altro nel piccolo gruppo, le visite e le telefonate a qualcuno o qualcuna ammalata, l'offrire il proprio tempo per venire in questa sala a fare lavori,
piccoli o grandi, dal dipingere un muro al mettere di fuori l'immondizia; dall'operare a un pc, al suonare uno strumento.

Quello che è accaduto nella vita di alcuni, che hanno accettato il Signore o hanno richiesto di battezzasi

L'amore e l'unità che si è cementata, il fatto che ci manchiamo a vicenda che non vediamo l'ora di rincontrarci la domenica, e magari veniamo anche se ci sentiamo male.

Di tutto questo mi voglio vantare davanti a Dio, sapendo che non io, né Janet, né Amy, né Speranza hanno prodotto tutto questo, ma Lui... E il vanto va solo e soltanto a Dio!

La parola chiave dell'anno scorso era “preghiera”: l'obiettivo era quello di mobilitare la nostra chiesa in preghiera, di stimolare un colloquio costante con il Padre, che diventasse uno stile di vita,

La parola chiave di quest'anno è “obbedienza”. L'obiettivo è quello di incoraggiarvi ad obbedire alla voce del Padre, perché l'obbedienza è la chiave della crescita

“Il saggio ascolterà e accrescerà il suo sapere; l’uomo intelligente ne otterrà buone direttive ... Il timore del Signore è il principio della scienza; gli stolti disprezzano la saggezza e l’istruzione.” (Proverbi 1:5, 7)

“Temere il Signore” significa rispettare il Signore: e in che modo tu rispetti i tuoi genitori, i tuoi superiori? Obbedendo alle loro direttive.

La cosa che più vogliamo come conduttori di questa comunità è quello di vedervi obbedire a Dio, perché vogliamo vedervi crescere e diventare maturi nella fede, sia come credenti nella vostra vita di tutti i giorni, sia come credenti nella vita della nostra chiesa.

C'è un percorso che porta alla crescita, che è fatto di tre passi.

1. Sai

“Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.” (Romani 12:2b)

Il primo passo nel cammino verso la maturità è essere riempito con la conoscenza della volontà di Dio.  Per poter obbedire a Dio devo conoscere la sua volontà per la mia vita. Per poter conoscere la volontà di Dio devo  fare due cose:

I. leggere la Sua parola

“La tua parola è una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero"(Salmo 119: 105)

Leggere la Bibbia è ovviamente essenziale. Mostrami qualcuno che non sta leggendo la Parola di Dio, e ti mostrerò qualcuno che non sta crescendo come credente. Il cammino verso la maturità spirituale è illuminata dalla Parola.

Come la crescita di una pianta è direttamente legata alla quantità di acqua che riceve, così la tua crescita è direttamente legata alla quantità di Bibbia che ricevi; meno ne ricevi, meno cresci.

La Bibbia illustra una chiesa che cresceva in maniera esponenziale, passando da poche decine a migliaia e migliaia nello spazio di pochi giorni, forse qualche mese: è la chiesa di Atti:

“E quelli che accettarono il suo messaggio furono battezzati. Quel giorno circa tremila furono aggiunti agli altri.” (Atti 2:41 PV)

Sapete quale era uno dei segreti di questa crescita esponenziale?

“Essi seguivano assiduamente l'insegnamento degli apostoli.” (Atti 2:42)

I credenti dell'epoca dovevano spostarsi per andare ad ascoltare Pietro, Giovanni, Giacomo; noi siamo molto più fortunati di loro, possiamo ascoltare Pietro, Giovanni e Giacomo quando vogliamo,
aprendo un libro, accendendo il nostro laptop, selezionando la “app” sul nostro tablet o sul nostro smartphone”... Noi siamo grandemente benedetti rispetto a quei primi credenti!

Il posto dove la chiesa cresce più rapidamente in questo momento è l'Asia: Cina, Corea, Pakistan, India. Sapete quale è la cosa più richiesta dalle chiese di queste nazioni alle agenzie missionarie? Non i vestiti, non il cibo, non i medicinali... anche tutto questo, ma la richiesta più grande è “dateci Bibbie”!

Quando siamo stati in Zimbabwe, siamo stati ospiti in una chiesa battista di Rangemore (nella savana) frequentata da persone che noi definiremmo “povere” (loro si definiscono “benedetti” per quello che hanno); parlando con il pastore mi ha confessato che era difficilissimo per lui discepolare nella sua chiesa perché non aveva sufficienti bibbie in lingua 'ndebele...perché costavano troppo! Allora siamo andati a Bulawayo (la città più vicina) e ne abbiamo comperate 15...  Non vi potete immaginare la sua faccia quando glie ne abbiamo fatto dono!

Erano 15 persone che avrebbero potuto leggere la parola di Dio OGNI giorno, PIU' VOLTE al giorno.
Avrebbero potuto finalmente conoscere “quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.” come dice Paolo.

Leggere la Bibbia è fondamentale per crescere... ma non è l'unica cosa da fare.

II. Ascoltare i Suoi insegnanti

“È lui (Dio) che ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti, altri come pastori e altri come insegnanti, allo scopo di preparare i cristiani per il loro servizio nel rendere forte [la chiesa] il corpo di Cristo.” (Efesini 4:11-12 PV)

In tempi antichi, prima che esistessero il lampioni, esistevano persone pagate per portare delle luci in modo che altri potessero vedere il percorso di notte.

Dio ha provveduto al suo corpo, la chiesa una cosa esattamente uguale; pastori e insegnanti sono coloro che “illuminano” il cammino altrui perché non inciampino, che hanno ricevuto lo Spirito Santo in modo tale che operi in loro che si dedicano allo studio della Parola affinché se qualcuno ha un dubbio possano risolverlo.

A livello comunitario, pastori e insegnanti servono per facilitare il cammino,
e sono in prima fila per portare la luce del Verbo.

Puoi aver creduto in Gesù anche senza aver mai letto una sola parola o ascoltato un solo insegnamento,  nessuno e nulla potrà mai più separarti da Gesù se lo hai accettato, ma se ignori la luce della Scrittura, non sarai in grado di conoscere il volere di Dio per la tua vita, e non crescerai verso la maturità

Il primo passo è “Sai”: impara, conosci, apprendi.

E l'impegno che mi prendo è quello di aiutarti a capire di più e meglio il volere di Dio per la tua vita.

2. Sii 

“Non conformatevi a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinché conosciate per esperienza quale sia la volontà di Dio, la buona, gradita e perfetta volontà.” (Romani 12:2a)

Se nella seconda parte di Romani 12:2 Paolo esorta a conoscere ciò che vuole Dio nella prima ci aveva già illustrato il perché dobbiamo fare questo.

Noi non impariamo quale sia la volontà di Dio per  parlare di Cristo,  ma impariamo e sappiamo così che possiamo essere sempre di più come Cristo.

Hai fatto caso che più tempo passi con una persona più, più leggi un determinato scrittore, più guardi un certo programma, più cominci a pensare e ad agire come la persona, lo scrittore o i protagonisti del programma?

Lo stesso vale quando camminiamo con il Signore;  la cosa stessa di camminare con il Signore ci aiuta a camminare in modo degno. Camminare con lui ci modella in modo di essere come Lui.

Paolo sa che noi tendiamo come uomini e donne a conformarci, ad uniformarci, ade essere tutti uguali a seconda della moda in voga, lui stesso era stato “conforme” a tutti gli altri che perseguitavano i credenti.

Paolo ci dice: non puoi piacere a Dio, mentre cammini a modo tuo.

La Bibbia ci dice che Adamo, Enoc, Noè, Abramo e camminarono con Dio.  Conoscevano bene Dio, e questo aveva influenzato il modo in cui vivevano.

E' importante capire ciò che Dio vuole da te, ma è più importante essere quello che Dio vuole tu sia.

Questo è il secondo passo: essere sempre più come Cristo; e l'impegno che ci prendiamo come responsabili della chiesa è di agevolare il tuo processo di diventare come Cristo.

3. Fai

È Dio stesso che ci ha creati, che ci ha dato nuova vita in Gesù Cristo per farci compiere quelle buone opere che aveva già preparato per noi.” (Efesini 2:10 PV)

Se è importante capire la volontà di Dio, e è fondamentale diventare come Cristo, tutto questo cammino è inutile se manco il terzo passo: FARE la volontà di Dio.

Sapere che sei in Cristo,  ed essere quello che sei in Cristo (camminando in modo degno), ti porta a fare il lavoro di Dio.

Tutti guardano con ansia al giorno in cui un bambino inizia a camminare.  Ma questo sviluppo non è la fine del viaggio. Dopo aver iniziato a camminare, vogliamo vedere che cominci a utilizzare il suo cervello, a studiare, a trovare un lavoro, a farsi una famiglia...

Quando chiedi a tuo figlio di pulire la sua stanza, e vedi che lo fa, è una gioia... Ma quando vedi che assieme ai suoi amici esce per andare a pulire dalle erbacce e dalla sporcizia il suo quartiere,  allora capisci che il messaggio è passato.

Hai investito tempo, insegnamento perché portino frutto, portino una buona opera.

Il portare frutto in ogni opera buona è un indice di sviluppo.  Attenzione, le tue buone opere non ti salvano... ma sono il segno che hai compreso perché sei stato salvato.

“A che serve, fratelli miei, dire che avete fede, se le vostre opere non lo dimostrano? Come può una fede del genere salvare qualcuno?  Se qualcuno dei vostri, uomo o donna che sia, ha bisogno di cibo e vestiti e voi gli dite: "Vai in pace, coperto e saziato", e non gli date quello che gli occorre, a che gli servono le vostre parole? Così è per la fede: se non è accompagnata dalle buone opere, è morta.” (Giacomo 2:14-17 PV)

Amore non è un sentimento, amore è una azione. Le opere non salvano, ma persone salvate operano.

Il fine delle nostre opere non è la nostra gloria, né l'appagamento di aver fatto la cosa giusta,
il fine è la gloria di Dio.

Gesù ha detto:

“Così risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinché vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che è nei cieli.” (Matteo 5:16)

Se è importante capire la volontà di Dio, ed è fondamentale diventare come Cristo, è INDISPENSABILE AGIRE, FARE, OPERARE

L'impegno che prendiamo come chiesa è di aiutarti a FARE scoprendo i tuoi doni, equipaggiandoti e aiutandoti ad esprimerli...
Ma l'ultima parola spetta a te. Questa chiesa è un po' come un aereo: puoi essere un “passeggero”, e aspettare che ti porti dove tu vuoi, per poi scendere e magari prendere un altro aereo, un'altra chiesa, in un altra città, forse in un'altra nazione.Verrai nutrito lo stesso, riceverai benedizioni e amore, nessuno ti guarderà male se decidi di essere un passeggero.

Oppure puoi impegnarti, studiare per diventare parte dell'equipaggio, uno di quelli che serve gli altri,
che rende piacevole il viaggio, che RESTA quando gli altri scendono, ma che sa di aver fatto del suo meglio per portarli a destinazione sani e salvi.

La decisione sta a te, se essere un passeggero, o un membro dell'equipaggio.

Preghiamo.
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11 gennaio 2015

Il tempo per affrontare la battaglia | 11 Gennaio 2015 |

Oggi non è più il tempo per nascondersi; c'è una battaglia, e noi dobbiamo affrontarla...in preghiera!

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Angelo Vassallo ci illustra come ogni credente sia chiamato in trincea, a difendere la propria fede ed il corpo di Cristo, la chiesa. Ma non siamo da soli in questa battaglia, poiché, come dice l'Apostolo Pietro, Gesù è la nostra salvezza, e solo attraverso la sua grazia possiamo muoverci verso la vittoria.


"Benedetto sia il Dio e Padre del nostro Signore Gesú Cristo, che nella sua grande misericordia ci ha fatti rinascere a una speranza viva mediante la risurrezione di Gesú Cristo dai morti,  per una eredità incorruttibile, senza macchia e inalterabile. 

Essa è conservata in cielo per voi,  che dalla potenza di Dio siete custoditi mediante la fede, per la salvezza che sta per essere rivelata negli ultimi tempi.

Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove,  affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben piú preziosa dell'oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesú Cristo.  

Benché non l'abbiate visto, voi lo amate; credendo in lui, benché ora non lo vediate, voi esultate di gioia ineffabile e gloriosa,  ottenendo il fine della fede: la salvezza delle anime." ( 1 Pietro 1:3-9)

"Sono stato crocifisso con Cristo: non sono piú io che vivo, ma Cristo vive in me!" (Galati 2:20)

"Ecco quant'è buono e quant'è piacevole che i fratelli vivano insieme! È come olio profumato che, sparso sul capo, scende sulla barba, sulla barba d'Aaronne, che scende fino all'orlo dei suoi vestiti; è come la rugiada dell'Ermon, che scende sui monti di Sion; là infatti il Signore ha ordinato che sia la benedizione, la vita in eterno." (Salmo 133:1-3)
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04 gennaio 2015

La saggezza e il premio per coloro che cercano Gesù | 4 Gennaio 2015 |


C'è sempre un premio per coloro che cercano Gesù con tutto il cuore: lui è lì pronto per contraccambiare il tuo dono!
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Il Natale è appena trascorso, ma in molte delle nostre case sono ancora presenti le rappresentazioni
della natività che noi chiamiamo “presepe”.

In qualsiasi presepe che si rispetti ci sono  una serie di personaggi che non sembrano adattarsi nella stalla: sono i Magi, o i Sapienti.

Siamo abituati a loro, ma se si guarda la scena da vicino, appaiono fuori luogo con i loro vestiti eleganti e i loro regali speciali. Ma per me sono le persone più affascinanti della storia di Natale.

Non sappiamo molto su di loro. Non sappiamo esattamente chi fossero  o da dove venissero. I Magi erano un misto tra filosofi, scienziati e astronomi. Erano abbastanza ricchi e ben istruiti. Ma questo è davvero tutto quello che sappiamo su di loro: non sappiamo neppure quanti fossero, anche se la tradizione popolare li ha indicati in tre (in accordo con la quantità di doni) e ha dato loro anche dei nomi (Gaspare, Melchiorre e Baldassarre), e addirittura un differente colore della pelle per ciascuno di loro.

In realtà, di loro, non sappiamo assolutamente nulla: entrano ed escono dalla storia di Natale come fulmini: compaiono in Matteo 2:1 e in Matteo 2:11 già se ne vanno.

Ma, in appena 11 versetti ci danno una dimostrazione pratica di cosa significhi essere saggi ed essere alla ricerca della verità. Ecco come comincia la loro incredibile storia.

"Gesù nacque nella cittadina di Betlemme, in Giudea, durante il regno di Erode.In quel periodo alcuni Magi arrivarono a Gerusalemme dall'Oriente e chiesero:  "Dov'è quello che è nato per essere re dei Giudei? Abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti qui per adorarlo".  Il re Erode rimase turbato da queste parole, e con lui l'intera città di Gerusalemme" (Matteo 2: 1-3 PV)

In che modo i magi dimostrano saggezza?

1. Vogliono sapere la verità su Dio

I Magi erano scienziati, avevano studiato e nei loro studi erano arrivati a concludere che un re mandato da Dio stava per venire. Ma non si accontentano; vogliono sapere la verità e non restare con le proprie conclusioni.

Per fare questo compiono tre azioni:

 I. Fanno domande

Iniziano con una domanda abbastanza sconcertante:

"Dov'è quello che è nato per essere re dei Giudei?”

Il bello è che fanno la domanda  in giro, e tutti rimangono sconcertati, perché tutti sapevano che Erode era il re!

In realtà Erode era stato messo lì dai Romani: era un uomo vizioso, buono a nulla, arrogante e stupido come una capra; era odiato dal popolo.. ma era facilmente manovrabile dai Romani!

I Magi non cercavano un re- fantoccio, ma cercavano il Re dei re, il Signore dei signori: cercavano Gesù.

Uomini e donne sagge ancora lo cercano ai giorni d'oggi.  Ci sono due tipi di persone nella vita quando si tratta di verità:

  • gli speculatori
  • e  i ricercatori.


Gli speculatori fanno ipotesi circa la verità. Gli speculatori pensano di sapere come è Dio. Gli speculatori amano litigare e discutere su Dio, ma tentano solo di "indovinare" come sia, perché non vogliono veramente conoscere la verità. Vogliono solo parlare di lui.

Dio invece ama coloro che prendono tempo per trovare la verità.

I Magi sono ricercatori; non sono venuti per insegnare chi fosse Gesù, per dimostrare la loro superiorità scientifica, per far fare una “brutta figura” ai Giudei, ma sono venuti a domandare dove fosse Gesù.

Come stai utilizzando la tua “cultura biblica”? Per dimostrare la tua superiorità con gli altri, per vincere nelle dispute teologiche, oppure per farti le giuste domande e trovare dove è Gesù, quale siano le scelte, le vie, le decisioni che lui vuole per te?

Prendi esempio dalla saggezza dei Magi, e fai domande per scoprire dove è Gesù.

II. Studiano e guardano quello che accade attorno a loro

“Abbiamo visto la sua stella in Oriente”

I Magi stavano col naso all'insù nelle notte per studiare il cielo: non erano “credenti”, ma Dio li ha usati per rivelare Suo figlio al mondo.

C'è una ipotesi su cosa abbiano visto (prendetela come tale). Nel 7 AC ci fu una congiunzione tra Giove e Saturno nella costellazione dei Pesci che durò 5 mesi, e fu particolarmente visibile nel Mediterraneo poco sopra l'orizzonte.

I magi erano astronomi, e sapevano della congiunzione,  ma anche “astrologi”: e l'astrologia diceva che:

  • Giove = pianeta dei re
  • Saturno = pianeta di Israele
  • Costellazione dei Pesci = era dove il sole iniziava di nuovo il suo tragitto, = l'inizio di qualcosa nuovo

Traggono le conclusioni: Giove = re, Saturno = Israele, Pesci = l'inizio di qualcosa nuovo.

Quindi: “In Israele è nato un nuovo re”.

I Magi non erano credenti.. e tu? Ti stai guardando attorno per vedere quello che succede? Stai cercando i “segni” per vedere dove Dio vuole che tu vada, oppure scegli le tue destinazioni a caso, o peggio sull'emozione dl momento?

Se sei credente, non ti serve di interpretare “segni nel cielo”, il Padre ti ha provveduto una “mappa” - la Bibbia- . La stai studiando? La apri quotidianamente? Cerchi il Suo volere e la Sua voce in essa?

Se non credi ancora, sappi che quella mappa è disponibile anche per te, e che questa chiesa è il luogo dove puoi imparare a capirla meglio.

III. Fanno di tutto per trovare risposte

“Alcuni Magi arrivarono a Gerusalemme dall'Oriente...”

I magi provenivano probabilmente da Aleppo, in Siria, dove c'era una famosa scuola di astrologia. Al giorno d'oggi Aleppo dista circa 700 chilometri da Gerusalemme.

Google Maps dice che una persona impiega a piedi 136 ore: calcolando di camminare 8 ore al giorno, attualmente, con le strade moderne, ci vogliono più di 17 giorni per arrivare...

All'epoca non c'erano le strade che ci sono ora, né il Tom Tom o il Garmin. Bisognava attraversare più stati, e bisognava ottenere il passaggio dalle autorità e stare attenti dai predoni.

Probabilmente ci volevano circa tre mesi per raggiungere Gerusalemme da Aleppo “in sicurezza” (ricordate che tipo di regali portavano e come erano vestiti! Non passavano di certo inosservati! Avrebbe fatto gola a chiunque assalirli e derubarli!)

I Magi avrebbero potuto semplicemente “leggere” il segno nel cielo, tirarsi su la coperta, darsi il bacino della buonanotte, e dormire.

E invece no. Fanno di tutto per trovare risposte. Affrontano un viaggio lungo 700 chilometri verso una destinazione ignota, investendo il loro tempo, il loro denaro, il loro sforzo, mettendo a repentaglio la propria personale incolumità pur di sapere. Cercano di Gesù, con tutto quello che hanno.

Dio ama i ricercatori. La Bibbia ci dice:

"Ma di là cercherai il Signore, il tuo Dio, e lo troverai, se lo cercherai con tutto il tuo cuore e con tutta l’anima tua. " (Deuteronomio 4:29 ).

In che modo stai cercando Gesù? Gli stai dando il meglio del tuo tempo, il meglio del tuo denaro, il meglio del tuo sforzo? Insomma tutto quello che va sotto il termine biblico “primizie”?

Se vuoi davvero scoprire la verità, questo non potrà non succedere. Dio non ti lascerà andare senza fartela trovare. Ma il Signore vuole le tue primizie per poterti benedire:

“Là io mi compiacerò di loro, là io chiederò le vostre offerte e le primizie dei vostri doni in tutto quello che mi consacrerete. Io mi compiacerò di voi come di un profumo di odore soave.” (Ezechiele 20 40b-41a)

I Magi si affaticano nella loro ricerca, ma non è invano.

2. Il premio vale tutto lo sforzo

L'altra cosa che ci insegnano i Magi è che la saggezza e lo sfforzo di cercare Gesù produce un premio smisurato.

"In quel periodo alcuni Magi arrivarono a Gerusalemme dall'Oriente e chiesero: 2 "Dov'è quello che è nato per essere re dei Giudei? Abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti qui per adorarlo" …  I Magi, dunque, ripresero il loro viaggio ed ecco, la stella apparve loro di nuovo e si fermo proprio sulla casa dov'era il bambino.. "(Matteo 2: 1-2, 9 PV)

I quattro  verbi usati nei due versetti sono tutti verbi di movimento, comportano uno sforzo.

Cercare la verità non è un lavoro part-time. Prende tutto quello che hai. Abbiamo detto che i Magi erano disposti ad affrontare qualsiasi viaggio pur di trovare la verità.

Gesù nacque a Betlemme, che si trova a soli sei chilometri da Gerusalemme. Al tempo della nascita di Gesù, Gerusalemme era il centro spirituale del mondo. Tutti i tipi di attività spirituale stavano prendendo posto a Gerusalemme. Tutti i principali leader religiosi di tutto il mondo erano in Gerusalemme, ma nessuno di loro cercavano Gesù. Solo persone da "fuori" - il saggi/Magi da una cultura completamente diversa - cercavano Gesù.

Re Erode si era perso la nascita di Gesù. Così avevano fatto i leader politici ed economici di Betlemme. Gli stessi sacerdoti non l'avevano vista: erano stati i Magi a sollecitare in loro la ricerca nelle Scritture di chi fosse quel re che doveva nascere, scoprendo che il profeta Michea aveva indicato centinaia di anni prima il luogo.

In Italia noi viviamo, almeno fino ad ora, in una cultura dove si parla ampiamente di Gesù, ma spesso le persone mancano di celebrarne l'arrivo... e non solo a Natale (anzi quello è il solo che celebrano) ma l'arrivo nelle loro vite, quello che sappiamo per esperienza diretta può trasformarle perché in effetti non lo stanno cercando.

Ma il Magi hanno cercato Gesù. Erano disposti a fare un lungo viaggio in un deserto caldo e torrido pur di trovare Gesù. Erano sul serio alla ricerca di Dio. Erano disposti a fare qualsiasi cosa per trovarlo.

Questo si che è saggio! E 'quello che dobbiamo fare anche noi. Non  dobbiamo lasciare nulla di intentato per metterci in rotta di ricerca per Dio. E' il risultato più importante del mondo.

Gesù ha detto:

“Il Regno dei cieli è come un mercante di perle alla ricerca di perle di prima scelta.  Quando scopre una perla di grande valore, vende tutto ciò che possiede per comprarla.” (Matteo 13:45-46 PV)

Sembra che il Magi dall'Oriente l'avessero capito molto prima che Gesù raccontasse questa parabola.
Infatti in Matteo è detto:

“Al vederla (la stella) la loro gioia fu immensa! Entrati nella casa, videro il bambino con sua madre, Maria, e s'inginocchiarono per adorarlo, poi, gli offrirono i loro tesori: oro, incenso e mirra.” (Matteo 2:10-11 PV)

I Magi erano disposti a rinunciare a tutto quello che avevano per adorare Gesù. Erano disposti a rinunciare alle comodità della propria casa per un viaggio lungo e difficile perché avevano la giusta motivazione nella ricerca di Gesù.

Volevano adorarlo. Volevano offrigli il meglio del meglio del meglio. Volevano tributarlo di doni che spettano solamente a un re potente.

A cosa devi rinunciare per adorare Gesù? Cosa devi “cedere” e mettere in secondo piano, oppure sottomettere a Gesù? La tua “posizione sociale, cosa pensano di te gli altri i tuoi soldi, il tuo lavoro, la tua famiglia, i tuoi hobby?

I Magi erano disposti a dare per adorare Gesù. Erano disposti a spendere tanto, tantissimo: per trovare doni che  non si trovavano nei supermercati dell'epoca.

Gesù non ne aveva, e non ha bisogno di nulla, ma la realtà è che  Gesù non ha tutto. Ci sono cose che solo tu puoi dargli, e che valgono più di oro, incenso e mirra.

Tre su tutte:

I. La tua fiducia

La fiducia, o fede, è una questione volontaria. Gesù non ha la tua  fiducia a meno che tu non glie la dia deliberatamente. Lui non ti forzerà mai a dargliela, ma si aspetta che tu riconosca tutto quello che lui ha fatto per te, e in base a quello che lui ha fatto per te tu glie la dia.

“Poi Gesù disse ancora: "Non siate ansiosi. Abbiate fede in Dio ed abbiate fede anche in me.” (Giovanni 14:1 PV)

Fai che Gesù sia  primo posto nella  tua vita. Se qualcosa o qualcuno altro oltre a  Gesù è al primo posto nella tua vita, quello si chiama un idolo. Scegli di fare di Gesù il primo nelle tue finanze, nei tuoi interessi, nelle tue relazioni, nei tuoi piani... e anche nei tuoi problemi.

II. Il tuo cuore

Il tuo cuore è ciò che ami di più, ciò  a cui dai valore, e ciò che più ti interessa.

Gesù dice:

"Vendete ciò che possedete e date a quelli che ne hanno bisogno. Fatevi un capitale che non perderà il suo valore: un tesoro in cielo che non scomparirà, là nessun ladro potrà arrivare, né le tarme distruggere. Perché, dove è il vostro tesoro sarà anche il vostro cuore." (Luca 12:33-34 PV).

Un modo importante di dare a Gesù tuo cuore  è di dare le tue risorse economiche per il suo lavoro: la tua decima e le tue offerte. Gesù non ha bisogno del tuo denaro, ma vuole ciò che rappresenta - il tuo cuore.

“Perché, dove è il vostro tesoro sarà anche il vostro cuore”

III. La tua testimonianza

“Andate dunque a fare miei discepoli fra gli uomini di tutte le nazioni, battezzandoli nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Insegnate loro ad ubbidire a tutto ciò che io vi ho comandato.". (Matteo 28:19-20a)

Questo è quello che noi chiamiamo in gergo “evangelichese” il “ Grande Mandato”: Gesù vuole una famiglia più di ogni altra cosa. E non soltanto a Natale.. Vuole figli e figlie che scelgano di amarlo e fidarsi di lui. E' il motivo per cui celebriamo il Natale.

Forse hai testimoniato di Gesù a qualcuno durante questo Natale. Gesù non è soltanto il Signore del Natale. Racconta agli altri di ciò che Gesù ha fatto nella tua vita durante tutto l'anno.


Conclusione

La Bibbia ci dice che i Magi non hanno dato i loro avanzi di Gesù, quando lo ha visitato il primo Natale, ma invece ha dato doni  di valore; sei disposto, sei disposta a dare il tuo meglio a Gesù?

 “E siate certi di questo: io sarò con voi ogni giorno, sempre, fino alla fine”. (Matteo 28:20b PV)

C'è sempre un premio per coloro che cercano Gesù con tutto il cuore: lui è lì pronto per contraccambiare il tuo dono!
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