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31 agosto 2014

Pregare per la tua città con l'aiuto dello Spirito | 31 Agosto 2014 |


Spesso non sappiamo cosa pregare per la nostra città; è lì che interviene lo Spirito Santo a suggerire ciò che Dio vuole noi preghiamo.

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Passeggiare pregando per la tua città è anche un modo di incoraggiare chi ancora non conosce Gesù
ad accettarlo per essere realmente liberi.

Ma spesso non sappiamo cosa pregare; Amy Williams ci spiega, attraverso Romani e Proverbi, che è lì che interviene lo Spirito Santo a suggerire ciò che Dio vuole noi preghiamo.

E noi sappiamo che, se preghiamo qualcosa che  nella volontà di Dio, possiamo avere la piena fiducia che lo otterremo.


"Infatti io ritengo che le sofferenze del tempo presente non siano paragonabili alla gloria che dev'essere manifestata a nostro riguardo.  

Poiché la creazione aspetta con impazienza la manifestazione dei figli di Dio;  perché la creazione è stata sottoposta alla vanità, non di sua propria volontà, ma a motivo di colui che ve l'ha sottoposta,  nella speranza che anche la creazione stessa sarà liberata dalla schiavitú della corruzione per entrare nella gloriosa libertà dei figli di Dio.  

Sappiamo infatti che fino a ora tutta la creazione geme ed è in travaglio;  non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, gemiamo dentro di noi, aspettando l'adozione, la redenzione del nostro corpo.  Poiché siamo stati salvati in speranza. 

Or la speranza di ciò che si vede, non è speranza; difatti, quello che uno vede, perché lo spererebbe ancora?  Ma se speriamo ciò che non vediamo, l'aspettiamo con pazienza.  Allo stesso modo ancora, lo Spirito viene in aiuto alla nostra debolezza, perché non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili;  e colui che esamina i cuori sa quale sia il desiderio dello Spirito, perché egli intercede per i santi secondo il volere di Dio.  

Or sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo disegno.  Perché quelli che ha preconosciuti, li ha pure predestinati a essere conformi all'immagine del Figlio suo, affinché egli sia il primogenito tra molti fratelli;  e quelli che ha predestinati li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati li ha pure glorificati.  

Che diremo dunque riguardo a queste cose? Se Dio è per noi chi sarà contro di noi?  Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?  Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica.  Chi li condannerà? Cristo Gesú è colui che è morto e, ancor piú, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi.  Chi ci separerà dall'amore di Cristo? Sarà forse la tribolazione, l'angoscia, la persecuzione, la fame, la nudità, il pericolo, la spada?  Com'è scritto: « Per amor di te siamo messi a morte tutto il giorno; siamo stati considerati come pecore da macello» .  

Ma, in tutte queste cose, noi siamo piú che vincitori, in virtú di colui che ci ha amati.  Infatti sono persuaso che né morte, né vita, né angeli, né principati, né cose presenti, né cose future,  né potenze, né altezza, né profondità, né alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio che è in Cristo Gesú, nostro Signore." (Romani 8-18-39)

"Affida al Signore le tue opere, e i tuoi progetti avranno successo." (Proverbi 16:3)
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24 agosto 2014

Custodisci il tuo cuore per custodire il tuo matrimonio. | 24 Agosto 2014 |

Il segreto per un matrimonio saldo inizia dal custodire il proprio cuore... con l'aiuto di Dio!

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Quale è la prima parola che imparano i bambini? “MIO!”

Noi nasciamo con l'innato istinto di possedere e con esso nasce anche l'istinto di proteggere quello che è nostro; il bambino quando dice “mio” stringe l'oggetto tra le braccia e spesso si gira.

Chi di noi ha un “nascondiglio segreto in casa dove ripone le sue “cose preziose” prima di andare in vacanza?
Esistono le casseforti. Esistono le cassette di sicurezza. Abbiamo un desiderio innato di possedere, e di custodire.

Questo desiderio è “innato”, nasce con noi; di per se è un sentimento “neutro”, a cui noi dobbiamo dare un significato positivo o negativo.

Negativo: custodisco i miei beni: “Solo per me!”: l'avaro- “Solo per il mio gruppo di persone”: il politico corrotto.

Positivo: custodisco i miei beni: “Per la sicurezza della mia famiglia”: il buon padre di famiglia-
Per darne a chi non ha”: il generoso.

Ognuno custodisce qualcosa,  e normalmente è qualcosa di prezioso, di raro, di unico: custodiamo le proprietà e i danari, ma custodiamo anche i ricordi e gli affetti.

Oggi parliamo di matrimonio, del matrimonio cristiano, di quello strano processo dove due corpi si fondono in uno, dove due vite diventano una sola vita:

“Perciò l'uomo lascerà suo padre e sua madre e si unirà a sua moglie, e saranno una stessa carne... Dio li benedisse.” (Genesi 2:24, 28)

La parola “carne” nell'originale significa “corpo”:  non parla di qualcosa di “teorico”  ma del corpo di una persona,  un corpo fatto di ossa, muscoli, cuore, polmoni e quant'altro un corpo che se lo ferisci sanguina, se lo divdi in due muore.

Visto che l'unione tra un uomo e una donna è la prima cosa in assoluto che Dio ha benedetto
dei tutto il resto del creato aveva semplicemente  costatato che era “buono”, che andavano bene, che funzionavano, potremmo essere tentati di pensare che la cosa suprema che Dio vuole che noi custodiamo sia il matrimonio.

Non è così: c'è qualcosa di molto più importante,primario, vitale che Dio vuole che noi custodiamo:

“Custodisci il tuo cuore più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita.” (Proverbi 4:23)

La cosa più preziosa in assoluto per Dio,  quella da custodire e proteggere in qualsiasi modo, quella su cui noi dobbiamo profondere ogni singolo sforzo,  a cui dobbiamo provvedere il nascondiglio migliore, la cassaforte più sicura, la banca più vigilata, è il nostro cuore.

E qui c'è da fare una piccola spiegazione: quando noi diciamo, al giorno d'oggi :”ho pensato”, spesso portiamo il dito verso la testa, perché sappiamo che è dal cervello che escono i pensieri.

Un ebreo dei tempi in cui è stato scritto il libro di Proverbi avrebbe automaticamente portato il dito verso il cuore, in quanto gli ebrei ritenevano che il centro del ragionamento fosse lì, mentre i sentimenti risiedevano nella pancia.

Sapendo questo, rileggiamo Proverbi 4:23

“Custodisci il posto da cui provengono i tuoi pensieri più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita.”

E' da ciò che pensiamo che sorga una fonte inesauribile che disseta la nostra vita.

Cari sposi, la vita che avete iniziato assieme come un unico corpo è preziosa agli occhi di Dio, Dio l'ha benedetta, va nutrita,  andrà dissetata ogni giorno. La cosa che dovrete proteggere maggiormente per proteggere il vostro matrimonio sono i vostri pensieri.

Dovrete proteggere il vostro cuore per proteggere il vostro matrimonio. Dovrete proteggere quello che pensate per proteggere il bene prezioso che Dio ha benedetto unendovi in un solo corpo.

I quattro custodi

Quali sono le “cassette di sicurezza”, le “casseforti”, le “banche” che vi permetteranno di proteggere l vostro matrimonio?

1 ) Ciascuno di voi individualmente

Dovrete custodire il vostro cuore ciascuno per parte sua, facendo quello che Paolo suggerisce in Filippesi:

“Quindi, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui è qualche virtù e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri.” (Filippesi 4:8)

Dovrete abituarvi a pensare dell'atro esclusivamente:

  • le cose vere, senza fantasie,
  • le cose che rendano onore all'altro,
  • le cose che siano giuste per l'altro,
  • le cose che siano pure per l'altro,
  • le cose che l'altro possa amare,
  • le cose che rendano buona fama, all'altro,
  • le cose che siano virtuose per l'altro, 
  • le cose che siano di lode all'altro.

2) Voi come coppia

Se è vero che dovrete vegliare come singoli, ora siete anche un unico corpo; o abbiamo già letto in Genesi 2:24: “e saranno una stessa carne...”. Per cui dovrete custodire la vostra unione come unico corpo pensando:

  • le cose vere della coppia, 
  • le cose che rendano onore alla coppia, 
  • le cose che siano giuste per la coppia, 
  • le cose che siano pure per la coppia, 
  • le cose che  la coppia possa amare,
  • le cose che rendano buona fama alla coppia, 
  • le cose che siano virtuose per la coppia
  • le cose che siano di lode alla coppia.

3) Dio

Abbiamo già detto che, nel matrimonio cristiano, chi si sposa, divene un unico corpo, ma noi sappiamo che il corpo di chi crede è anche la casa dove risiede Gesù, sotto forma di Spirito Santo:

“Non avete ancora capito che il vostro corpo è il tempio dello Spirito Santo che vive in voi, lo stesso Spirito che Dio vi ha dato? Il vostro corpo adesso non appartiene più a voi stessi, perché Dio vi ha comprato a caro prezzo. Perciò, usatelo per rendere gloria a Dio.” (1 Corinzi 6:19-20 PV)

Per questo, anche se individualmente già lo eravate, ora siete il luogo dove risiede Gesù; Gesù è nel vostro mezzo.

In questo compito di costruire e di custodire la casa dove Gesù risiede voi non sarete mai da soli:

“Se il Signore non costruisce la casa, invano si affaticano i costruttori; se il Signore non protegge la città, invano vegliano le guardie. Invano vi alzate di buon mattino e tardi andate a riposare e mangiate pane tribolato; egli dà altrettanto a quelli che ama, mentre essi dormono.” (Salmo 127:1-2)

Il Signore Dio sarà il vostro collante; Ecclesiaste afferma che

“una corda a tre capi non si rompe così presto. (Ecclesiaste 4:12b).

Per quanto voi possiate custodire i vostri cuori, per quanto voi possiate trovare un nascondiglio ben protetto, non potrete nulla di fronte alle insidie della vita.. Sarebbe una fatica inutile (“invano si affaticano”).

Ma se custodite il cuore in Dio,  affidandogli i vostri giorni, affidandogli le vostre decisioni, affidandogli le vostre preoccupazioni, affidandogli anche i momenti di tensione come coppia i vostri bisticci (perché ce ne saranno, sapete!), sarà il Signore a costruire e a custodire i vostri cuori.

4) La vostra chiesa locale

Voi ora siete un unica carne, un unico corpo, ma  come credenti siete anche parte di un corpo molto più ampio:

“E tutti noi, sia quelli di origine ebraica che quelli di origine pagana, sia schiavi che liberi, siamo stati battezzati con lo stesso Spirito per formare un solo corpo...E se una parte del corpo soffre, tutte le altre soffrono con essa; se una parte, invece, è onorata, tutte le altre ne sono felici.  Dunque, voi siete il corpo di Cristo e, individualmente, ognuno di voi è un membro di esso.” (1 Corinzi 12:13, 26-27 PV)

Nel Nuovo testamento ci sono 58 comandamenti che non possono essere adempiuti se non si fa parte di una chiesa,  e che sono connessi alla frase “gli uni gli altri”:  amatevi, esortatevi, ammonitevi, accoglietevi... Tra poco noi pregheremo come vostra “altra” chiesa; pregheremo per la vostra unità, per la vostra salute, per il vostro futuro; continueremo a pregare anche  quando tornerete in Zimbabwe.

Ma sarà nella vostra chiesa locale che troverete  il conforto,  l'ammonimento, la guida, l'aiuto. Entratene presto a far parte attiva , operando per Cristo e per il suo corpo; allora sarete realmente protetti, allora il vostro cuore sarà al sicuro.

“Custodite i vostri cuori più di ogni altra cosa, poiché da esso provengono le sorgenti della vita.” 
(Proverbi 4:23)

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17 agosto 2014

Chiedere il perdono sopra la tua città | 17 Agosto 2014 |

E' possibile chiedere il perdono a Dio per i peccati che altri hanno fatto? Potrà suonare strano, ma la risposta è "SI!". La Bibbia lo dimostra, e anche se questo non porterà beneficio ai singoli che hanno peccato, questo onorerà Dio, dimostrando il nostro amore verso di Lui, e riconsegnando spiritualmente quei luoghi dove sono accaduti alla Sua sovranità.

Amy Williams ci illustra, attraverso tre passi chiave, che tutto ciò è possibile, e che Dio lo gradisce.
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"Abbi pietà di me, o Dio, per la tua bontà; nella tua grande misericordia cancella i miei misfatti.
 Lavami da tutte le mie iniquità e purificami dal mio peccato; poiché riconosco le mie colpe, il mio peccato è sempre davanti a me.
Ho peccato contro te, contro te solo, ho fatto ciò che è male agli occhi tuoi. Perciò sei giusto quando parli e irreprensibile quando giudichi.
 Ecco, io sono stato generato nell'iniquità, mia madre mi ha concepito nel peccato.
 Ma tu desideri che la verità risieda nell'intimo; insegnami dunque la sapienza nel segreto del cuore.
 Purificami con issopo, e sarò puro; lavami, e sarò più bianco della neve.
 Fammi di nuovo udire canti di gioia e di letizia, ed esulteranno quelle ossa che hai spezzate.
 Distogli lo sguardo dai miei peccati e cancella tutte le mie colpe.
 O Dio, crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo.
 Non respingermi dalla tua presenza e non togliermi il tuo santo Spirito.
 Rendimi la gioia della tua salvezza, e uno spirito volenteroso mi sostenga.
 Insegnerò le tue vie ai colpevoli, e i peccatori si convertiranno a te.
 Liberami dal sangue versato, o Dio, Dio della mia salvezza, e la mia lingua celebrerà la tua giustizia.
 Signore, apri tu le mie labbra, e la mia bocca proclamerà la tua lode.
 Tu infatti non desideri sacrifici, altrimenti li offrirei, né gradisci olocausto.
 Sacrificio gradito a Dio è uno spirito afflitto; tu, Dio, non disprezzi un cuore abbattuto e umiliato.
 Fa 'del bene a Sion, nella tua grazia; edifica le mura di Gerusalemme.
 Allora gradirai sacrifici di giustizia, olocausti e vittime arse per intero; allora si offriranno tori sul tuo altare." 
(Salmo 51:1-1)

"Perdona, ti prego, l'iniquità di questo popolo, secondo la grandezza della tua bontà, come hai perdonato a questo popolo dall'Egitto fin qui." (Numeri 14:19)

"Gesù diceva:«Padre, perdona loro, perché non sanno quello che fanno" (Luca 23:34a)
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10 agosto 2014

Come posso brillare per Cristo? | 10 Agosto 2014 |

L'apparenza talvolta può ingannare: un credente si vede da ciò che fa, non da come si sforza di apparire. Brillare per Cristo significa mostrare Cristo in noi, là dove siamo e come siamo.

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Un po' di tempo fa, ho pubblicato sul nostro sito un una breve riflessione scaturita da un episodio che mi era capitato al negozio: eccolo qua.

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Qualche giorno fa è venuto al mio negozio un cliente con una busta contenente i quattro fanalini del suo trattore, completamente distrutti.

"Ce li hai?" mi fa.
"Sono un modello molto vecchio, a magazzino ho cose simili ma più recenti." gli dico.
"No, a me servono proprio questi." replica lui.
"Beh, penso siano ancora in produzione...posso ordinarli, se vuole, ma sono più costosi di quelli che ho a magazzino!" gli faccio eco io.
"Ok. Non importa se costano di più. Ordina e fammi sapere quando sono arrivati". 
Se ne va, con la sua busta di fanalini tritati.

Qualche giorno dopo i quattro fanalini arrivano, io chiamo il cliente, e lui nel giro di poche ore è lì, con la sua busta; gli porgo i fanalini nuovi, lui li apre, apre la busta, controlla se sono uguali a i suoi vecchi, paga e fa per andarsene.

"Aspetti, signore - faccio io - mi domandavo se le servissero anche le lampade.  All'interno dei fanalini nuovi non ci sono. E' sicuro che le vecchie funzionino ancora?"
Lui si volge, strabuzza gli occhi, e mi dice: "Ma no, non mi servono...tanto non c'erano manco in quelli vecchi!"
"Come come? - domando io incuriosito - Ha i fanalini e non ci mette le lampade?"
"Beh  - fa lui - sarebbero assolutamente inutili, visto che non esiste l'impianto elettrico... servono solo per essere in regola col Codice della Strada quando ti fermano i Carabinieri... Tanto mica li controllano... E se lo fanno, gli dici che c'è un guasto che non conoscevi, e che andrai dall'elettrauto  subito... Il più delle volte funziona."

La logica non fa una piega... nella sua testa. Io non ho il coraggio di replicare, se non facendomi una gran risata, e aggiungendo "Eh già! Il più delle volte funziona!".

Il mio cliente avrebbe potuto prendere i fanalini che avevo a negozio: erano subito disponibili, costavano meno, tanto erano solo per "bellezza". 

E invece no:  ha atteso giorni, ha pagato di più, pur di ottenere gli stessi che aveva... Belli, nuovi... ma completamente inutili perché non connessi e senza lampade!

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Spesso incontro credenti (o presunti tali) che si comportano esattamente come il mio cliente:  da fuori li vedi, tutto a posto, tutti gli impianti ci sono, tutto ok...  Ma poi, al primo buio, li trovi che vagano per strada senza illuminazione, essendo pericolosi per se e per gli altri.

Manca la "connessione" con Colui che realmente porta energia e luce nelle loro vite,  manca anche qualcosa da far brillare per vedere ed essere visti.

E magari hanno pure speso molto,  sia in termini di tempo (chiesa, piccolo gruppo, studio biblico, riunioni)   sia in denaro (commentari, chiavi bibliche, libri,  software pc, decime, offerte).

Parlano di Dio, di fede e di Gesù con apparente sapienza,  sono assidui nella lettura della Bibbia,
nelle "comuni adunanze" come dice la lettera agli Ebrei...  ma poi, quando giri l'interruttore.. nulla: ci sono solo i "fanalini".

Taluni sono quelli che Gesù chiama "sepolcri imbiancati", solo apparenza;

"Guai a voi, dottori della legge e Farisei ipocriti! Siete come tombe appena imbiancate: bellissime all'esterno, ma all'interno piene di ossa di morti e di ogni sporcizia! Così anche voi, esternamente, agli occhi della gente, sembrate giusti, ma sotto il vostro aspetto rispettabile i vostri cuori sono pieni d'ipocrisia e di malvagità!" (Matteo 23:27-28 PV)

Altri ricordano più il grano caduto tra i rovi della parabola dei terreni che, soffocato dalle preoccupazioni e dalle cose del mondo, non arriva a portare frutto.

"Ascoltate: un contadino andò a seminare. Mentre seminava... Altri semi poi caddero fra le spine che, crescendo, ne soffocarono i germogli, e in tali condizioni non produssero grano....Gli altri sono coloro che hanno ricevuto i semi nel terreno pieno di spine, cioè quelli che ascoltano la Parola di Dio e la ricevono. Ben presto, però, le preoccupazioni di questo mondo, le illusioni della ricchezza, e tante altre passioni, prendono il sopravvento e soffocano nel loro cuore il messaggio di Dio, che così non porterà frutto."   (Marco 4:3, 7, 18-19 PV)

Mi sono posto questa domanda:  "Che tipo di credente sono, io?  Sono convinto di avere tutti gli impianti a posto,  oppure mi occupo solo che i fanalini appaiano nuovi fiammanti e belli, senza curarmi delle lampade o dei fili di collegamento?"

Se la mia vita è connessa realmente a Dio, posso anche fare a meno della bellezza del fanalino nuovo;
basterà controllare che le lampade, ovvero la mia attenzione, il mio cuore, il mio tempo, il mio parlare e il mio agire con amore verso gli altri, insomma tutti quegli aspetti di me che possono "accendersi" per Gesù  siano ben avvitate nelle loro sedi, e brillerò nella notte,  sarò di segno sulla via per altri,  e nel buio nessuno farà caso che i miei fanalini sono vecchi e malandati.

Ma la luce si, quella la vedranno.

"Voi siete la luce del mondo. Una città posta sopra un monte non può rimanere nascosta, né si accende una luce per nasconderla sotto un vaso, ma per dare luce a tutti quelli che sono in casa. Allo stesso modo, lasciate che la vostra luce risplenda fra tutti, affinché vedano le vostre buone opere e diano lode a vostro Padre che è nei cieli." (Matteo 5:14-16 PV)

Ma se non ho connessione con il Padre seguendo il Figlio attraverso lo Spirito Santo,  se tutto quello che faccio non è che parlare di Dio,  di Gesù, leggere,  dare le mie decime e le mie offerte, allora nulla in me ci sarà da far brillare per guidare altri e dare testimonianza di Gesù (né tempo, né cuore, né parlare, né agire con amore verso gli altri).

"Il più delle volte funziona"... 

Posso ingannare chi mi incrocia per strada di giorno, la "pattuglia" della Stradale che non controlla se si accendono i miei fanalini... Ma quando arriva la notte, nessuno mi vedrà per strada,  e sarò di intralcio ed ostacolo agli altri, piuttosto che una guida.

E sarò realmente in pericolo io stesso.

Come posso “brillare” per Cristo?

1) Devo PASSARE TEMPO con Dio

“Poi Mosè scese dal monte Sinai. Egli aveva in mano le due tavole della testimonianza quando scese dal monte. Mosè non sapeva che la pelle del suo viso era diventata tutta raggiante mentre egli parlava con il Signore”. (Esodo 34:29)

Il viso di Mosè risplendeva perché aveva passato tempo con Dio: da qui capiamo che la luce di Dio è “contagiosa”. Più tempo passo con Lui, più accumulo la sua luce su di me, e gli altri vedranno quella luce.

Passare tempo con Dio significa:
  • leggere la Bibbia,
  • pregare, avendo l'accortezza non solo di parlare noi,  ma di attendere perché lui ci parli.

2) Devo VEGLIARE sulla mia mente

“Inoltre, fratelli, soffermatevi sulle cose che sono oneste, nobili, giuste e pure, sulle cose degne di essere amate e onorate. Se c'è qualcosa di virtuoso e lodevole, pensate a quello” (Filippesi 4:8 PV)

Paolo ci dà una “checking list”, una "lista della spesa" dei nostri pensieri  che possiamo utilizzare ogni giorno: sottoponiamo quello che pensiamo a questa lista:
  • E' onesto?
  • E' nobile?
  • E' giusto?
  • E' puro?
  • E' degno di amore?
  • E' degno di onore?
  • E' virtuoso?
  • E' da lodare?

ATTENZIONE! Deve passare il test di TUTTI gli otto punti,  non della maggioranza di essi!

E' importante quello che penso,

  • perché quello che penso condiziona quello dico
  • quello che dico condiziona quello che che faccio
  • quello che faccio condiziona  la mia testimonianza di Cristo
Se vogliamo semplificare l'equazione:
  • quello che penso condiziona la mia testimonianza di Cristo
3) Devo FARE come Gesù

“Infatti vi ho dato un esempio, affinché anche voi facciate come vi ho fatto io. 16 In verità, in verità vi dico che il servo non è maggiore del suo signore, né il messaggero è maggiore di colui che lo ha mandato. Se sapete queste cose, siete beati se le fate.” (Giovanni 13:15-17)

Non basta passare tempo con Dio, non basta vegliare sui nostri pensieri, ma la cartina di tornasole del vero credente è FARE come Gesù ha fatto. Questo è il mezzo più potente per il 4° passo.

4) Devo DICHIARARE che sono di Gesù

“Ma ora, tu hai dato a quelli che ti temono una bandiera, perché si alzino in favore della verità” (Salmo 60:4)

Una bandiera deve essere “sventolata” è il simbolo di un battaglione, sta a significare “io sono di questo esercito” la bandiera viene difesa sino alla morte dai soldati,  perché quando è persa anche la bandiera è perso l'onore.

Si chiama “testimonianza”, mostrare agli altri che noi siamo di Gesù. E mostrare chi Lui è perché quello che noi facciamo lo ha fatto prima lui.

ATTENZIONE!  Perché le persone valuteranno Gesù da quello che vedono in noi.

"Il più delle volte funziona"... 

Ma, prima o poi, dovrò portare il mio trattore "a revisione" da Gesù,  e lui sì che proverà ad accendere i fanalini... ben sapendo che non c'erano i fili a collegarli per far brillare il mio meglio per Lui.  E non ci sarà più tempo per invocare un "guasto improvviso", né per promettere di portare il trattore dall'elettrauto al più presto.

Per questo devo:

5) Devo continuare ad ALLENARMI

"E sapete bene che gli atleti si sottopongono ad una rigida disciplina: lo fanno soltanto per ottenere in premio una corona che presto appassisce! Noi, invece, lo facciamo per una corona che non appassirà mai. Perciò, io corro dritto al traguardo, mettendocela tutta; lotto come un pugile che vuol vincere, e non tiro colpi a vuoto.Mi sottopongo a dei sacrifici, come un atleta, e tengo il mio corpo a disciplina, per paura di essere squalificato e ripreso, proprio io che ho predicato agli altri!" (1 Corinzi 9:25-27 PV).

Per non correre il rischio di essere "squalificato e ripreso" da Gesù in fase di revisione,  devo controllare non che i miei fanalini appaiano belli di fuori,  ma che siano connessi a Gesù, e che facciano luce per gli altri nella notte; passando tempo a parlare con Dio, vegliando sui miei pensieri e sulle mie azioni facendo quello che Gesù ha fatto

Ed è quello che "funziona": non il più delle volte, ma sempre.


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03 agosto 2014

Allenarsi a combattere l'ansia della vita | 3 Agosto 2014 |

Ognuno si preoccupa di qualcosa: passiamo la vita a preoccuparci. Ma come credenti, dovremmo farlo?
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Che cosa è che vi fa stare in ansia nella vostra vita? I figli?  Il lavoro?  Il vostro matrimonio?  La vostra salute?  La situazione internazionale?

Preoccuparsi è umano. Era preoccupato chi ha scritto il salmo 94:

“Quando ero turbato da grandi preoccupazioni, il tuo conforto ha alleviato l’anima mia.” (Salmo 94:19)

Era preoccupato Salomone:

“Allora che profitto trae l’uomo da tutto il suo lavoro, dalle preoccupazioni del suo cuore, da tutto ciò che gli è costato tanta fatica sotto il sole?” (Ecclesiaste 2:22)

Era preoccupato Paolo:

"Oltre a tutto il resto, sono assillato ogni giorno dalle preoccupazioni che mi vengono da tutte le chiese." (2 Corinzi 11:28 PV)

Era preoccupato persino Gesù:

“Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a essere spaventato e angosciato.” (Marco 14:33 PV)

Per 47 volte nel Nuovo Testamento viene trattato l'argomento “paura, angoscia, ansia, preoccupazione”. Qualcuno ha detto che l'ansia, la preoccupazione, è un moderno segno di “ateismo” fra i credenti: so di avere un Dio potente, che ha cura di me... ma non mi fido!

“Perciò, non siate in ansia, dicendo: "Che mangeremo? Che berremo? Di che ci vestiremo?" Perché sono i pagani che vivono per queste cose, ma il Padre vostro che è nel cielo sa già tutto quello che vi è necessario” (Matteo 6:31-32 PV)

Perché siamo ansiosi, allora? Ce lo spiega  Gesù:

"State svegli e pregate, per non cadere in tentazione, perché anche se lo spirito è pieno di buona volontà il corpo è debole!" (Matteo 26:41 PV)

Anche se la parte spirituale di noi sa che Dio provvederà, la parte fiscia continua a preoccuparsi. Abbiamo bisogno di un “allenamento” per fortificare il corpo”: Paolo ce lo provvede.

Il nostro allenamento quotidiano

“Non state in ansia per alcuna cosa, rivolgetevi invece al Signore, chiedendogli tutto ciò di cui avete bisogno, e non dimenticate di ringraziarlo. Se farete questo, sperimenterete la pace di Dio, che l'uomo non può capire. Questa pace proteggerà i vostri cuori e i vostri pensieri, mantenendoli in armonia con Gesù Cristo.” (Filippesi 4:6-7 PV)

1) Non state in ansia per alcuna cosa

Quali sono i motivi di ansia nella tua vita, attualmente? Analizzali.

C'è qualcuno in cui Dio non possa intervenire a causa di un tuo atteggiamento/abitudine? La prima cosa è cambiare l'atteggiamento/abitudine.

Per tutto il resto ...

2) Rivolgetevi invece al Signore, chiedendogli tutto ciò di cui avete bisogno

Quali sono i campi dove vuoi chiedere l'aiuto del Signore? Distingui tra le cose che sono “realmente necessarie”  e quelle che “sarebbe tanto bello avere”. Possiamo pregare anche per quelle, ma sarà un "di più", un premio. Prima Dio provvederà al necessario.

Alcune richiese potrebbero coinvolgere la decisione di altri oltre te. Prega allora perché quelle persone ascoltino Dio per prima cosa; Dio può cambiare i cuori, ma i cuori debbono essere pronti  a cambiare

3) E non dimenticate di ringraziarlo.

Spesso siamo  tanto prodighi di parole con le nostre richieste e per niente  prodighi (anzi, abbastanza "muti") con i nostri ringraziamenti.

Iniziare con un "grazie" va bene, ma poi ricordiamo che Dio ci ama, e che l'atto d'amore che lui ha fatto rispondendo alle nostre preghiere va onorato liberando l'amore che ci ha donato verso gli altri.

Se farete questo...

1) Sperimenterete la pace di Dio, che l'uomo non può capire.

Le storie dei martiri ci dicono che le persone sorridevano mentre veniva uccise, Nessuno umano può capire la pace di Gesù mentre saliva la croce.

2) Questa pace proteggerà i vostri cuori e i vostri pensieri

Il cuore = la parte razionale per i greci.
Pensieri : greco “noema”= l'esercizio della mente

3 ) Mantenendoli in armonia con Gesù Cristo.

Quello che è tradotto con “in armonia con” in  greco è “en” = dentro.

Essere "dentro" Cristo significa obbedire ai suoi comandamenti: lì saremo protetti, al sicuro.


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