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23 febbraio 2014

Quando Dio interrompe i tuoi piani | 23 Febbraio 2014 |

Accade spesso che i nostri piani vengano stravolti. Come reagisci quando a stravolgerli è Dio, chiedendoti di fare la sua volontà, non la tua? Battista Lampasona ci illustra, attraverso la storia di Paolo e di Anania, quale deve essere la nostra reazione.
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"Saulo, sempre spirante minacce e stragi contro i discepoli del Signore, si presentò al sommo sacerdote e gli chiese delle lettere per le sinagoghe di Damasco affinché, se avesse trovato dei seguaci della Via, uomini e donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme. E durante il viaggio, mentre si avvicinava a Damasco, avvenne che, all’improvviso, sfolgorò intorno a lui una luce dal cielo e, caduto in terra, udì una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perché mi perseguiti?» Egli domandò: «Chi sei, Signore?» E il Signore: «Io sono Gesù, che tu perseguiti. Àlzati, entra nella città e ti sarà detto ciò che devi fare». Gli uomini che facevano il viaggio con lui rimasero fermi, senza parole, perché udivano la voce ma non vedevano nessuno. Saulo si alzò da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva nulla; e quelli, conducendolo per mano, lo portarono a Damasco, dove rimase tre giorni senza vedere e senza prendere né cibo né bevanda. Or a Damasco c’era un discepolo di nome Anania; e il Signore gli disse in visione: «Anania!» Egli rispose: «Eccomi, Signore». E il Signore a lui: «Àlzati, va’ nella strada chiamata “Diritta” e cerca in casa di Giuda uno di Tarso chiamato Saulo; poiché ecco, egli è in preghiera e ha visto {in visione} un uomo chiamato Anania entrare e imporgli le mani perché recuperi la vista». Ma Anania rispose: «Signore, ho sentito dire da molti, riguardo a quest’uomo, quanto male abbia fatto ai tuoi santi in Gerusalemme. E qui ha ricevuto autorità dai capi dei sacerdoti per incatenare tutti coloro che invocano il tuo nome». Ma il Signore gli disse: «Va’, perché egli è uno strumento che ho scelto per portare il mio nome davanti ai popoli, ai re e ai figli d’Israele; perché io gli mostrerò quanto debba soffrire per il mio nome». Allora Anania andò, entrò in quella casa, gli impose le mani e disse: «Fratello Saulo, il Signore, quel Gesù che ti è apparso sulla strada per la quale venivi, mi ha mandato perché tu riacquisti la vista e sia riempito di Spirito Santo». In quell’istante gli caddero dagli occhi come delle squame e recuperò la vista; poi, alzatosi, fu battezzato. E, dopo aver preso cibo, gli ritornarono le forze. Rimase alcuni giorni insieme ai discepoli che erano a Damasco e si mise subito a predicare Gesù nelle sinagoghe, affermando che egli è il Figlio di Dio." (Atti 9:1-20)

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16 febbraio 2014

Le sei fasi della fede | 16 Febbraio 2014 |

Cosa accade quando Dio ti dà un sogno che riguarda la Sua opera nel mondo? Sarà un cammino
facile o difficile mettere in pratica quel sogno? Cosa mi devo attendere dal mondo che mi circonda?

Scopriamo insieme che spesso il sogno giungerà a compiersi solo dopo un cammino in cui la fede è l'indispensabile compagna di viaggio...

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Ieri, durante il ritiro che la nostra chiesa ha svolto come ogni anno, abbiamo parlato della fede, ed abbiamo scoperto che I credenti camminano per fede e non per visione,

La fede è in un certo senso un cammino che noi facciamo con il nostro padre celeste, e tramite il quale Dio costruisce e consolida il nostro carattere.

Ieri abbiamo visto che avere fede non significa che Dio ci darà tutto ciò che noi desideriamo; al contrario Dio ha già deciso cosa è meglio per noi, ma allo stesso tempo userà il nostro cammino di fede per renderci più forti, per rafforzare costantemente la caratteristica tramite cui noi possiamo piacere a lui, ovvero la fede in lui.

Uno degli aspetti più difficili della vera fede è quando Dio mette nel nostro cuore quello che noi chiamiamo “un sogno “; non parlando dei sogni che riguardano la nostra vita di tutti giorni, una vacanza che dobbiamo fare, una casa che vogliamo acquistare, ma di quei sogni che sono legati alla sua opera, che sono legati al acquisire quanti più peccatori per tramutarli in credenti salvati. E noi in questo piano siamo un suo strumento, uno strumento cui lui dà l'immensa gioia di trasmettere un'aspirazione, un progetto, un sogno.

Essere “Visionari per Cristo” è uno dei doni più belli che possa essere dato ad un credente; vi rendete conto? Dio stesso che trasmette un suo ordine preciso, una sua visione, un suo desiderio, e di quella visione di quell'ordine di quel desiderio, noi siamo parte integrante poiché siamo chiamati ad adempierla!

Sin qui tutto potrebbe sembrare facile e bello, ma spesso (o sempre!) qualcosa si frappone tra noi e il sogno di Dio.

Allora, cosa? Abbiamo sbagliato a sentire ciò che Dio ci ha detto nel cuore? La nostra radio spirituale ha captato delle onde che non provenivano dalla stazione radio del nostro Creatore?

Spesso non è così; se il nostro sogno è effettivamente da Dio ( ed abbiamo visto come possiamo distinguere se realmente abbiamo ascoltato la voce di Dio o la peperonata del giorno prima quando abbiamo parlato dei modi in cui Dio ci parla e di come ricevere la guida di Dio), se realmente proviene dal nostro creatore, allora c'è una forte possibilità che Dio stia usando gli ostacoli che si frappongono tra noi e quel sogno per modellare ed irrobustire nostro carattere, affinché possiamo essere pronti ed allenati come strumenti di Dio.

Questo processo che Dio usa è stato spesso chiamato “le cinque fasi di fede”. Se noi non comprendiamo questo processo, saremo scoraggiati all'arrivo dei problemi, e molto spesso saremo portati a dire: “perché sta accadendo questo a me?”.

È per questo che dobbiamo comprendere e cooperare con quello che Dio sta facendo in noi, nella nostra vita e con la nostra fede, perché in questa maniera svilupperemo una grande forza, proprio come quando alleniamo un nostro muscolo per renderlo più forte in vista di futuri impegni.

Fase 1: il sogno

Dunque Dio ci ha mandato un sogno, un'idea, un traguardo ho una ambizione.

Ogni grande opera comincia con un sogno che Dio manda nella mente di un suo figlio; Paolo dice in Efesini 3:20:

Or a colui che può, mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente di più di quel che domandiamo o pensiamo, a lui sia la gloria nella chiesa, e in Cristo Gesù, per tutte le età, nei secoli dei secoli. Amen. (Efesini 3:20-21)

Dio può fare infinitamente più di ciò che pensiamo o domandiamo; egli come creatore ha il diritto di farlo, e potrebbe benissimo fare a meno di noi per compiere i suoi voleri. Ma siamo suoi figli, i suoi amati figli, e come un padre insegna al proprio figlio in modo pratico come costruire un castello con il lego facendosi aiutare, facendogli costruire una piccola porzione di mura, o una torre, affinché gli affini le sue capacità di saper costruire un giorno da solo, così Dio ci dà l'onore di partecipare alla costruzione del suo regno, facendosi aiutare da noi a costruire un tratto di muro, o una torre, o una strada di quello che è il suo regno che verrà.

Fase 2: La decisione

Un sogno non serve a nulla se tu non decidi di mettere in pratica; per ogni 10 sognatori c'è soltanto uno deciso ad agir. Questo è il momento della verità, quando decidi di investire il tuo tempo, il tuo denaro, le tue energie, e la tua reputazione... e di uscire dalla “zona sicura” in cui vivi la tua vita.

Se tu vuoi camminare sull'acqua, devi riuscire dalla barca, e questo lo sa bene Pietro! Giacomo dice questo:

“...chi dubita rassomiglia a un'onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e là. Un tale uomo non pensi di ricevere qualcosa dal Signore, perché è di animo doppio, instabile in tutte le sue vie. (Giacomo 1:6-8)

Sarai tra i nove sognatori a cui Dio da una visione ma che rimangono confortevolmente seduti sulla poltrona di casa propria? Dio ti ha dato una visione, e vuole benedirti aiutandoti a mettere in pratica, altrimenti perché mai l'avrebbe spirata nel tuo cuore?

Dio non può utilizzare un'onda di mare, qualcosa che non ha né forma né sostanza, ma può utilizzare uomini e donne qualsiasi, può utilizzare anche te, perché ora che ti ha dato il tuo sogno, se tu decidi, non si fermerà più dandoti anche le capacità, la forza, e gli strumenti per adempiere al sogno.

Fase 3: Il ritardo

C'è sempre un lasso di tempo prima che il tuo sogno divenne realtà; Dio usa questo periodo di attesa per insegnarti ad avere fede in lui. Ricordati, un ritardo non è un rifiuto! La maturità è proprio capire la differenza tra un “no” e un “non ancora”.

Dio dice questo in Abacuc:

“perché è una visione per un tempo già fissato; essa si affretta verso il suo termine e non mentirà; se tarda, aspettala; poiché certamente verrà; e non tarderà. (Abacuc 2:3)

Per l'uomo, chiuso come tra la sua nascita e la sua morte, immerso nel tempo, abituato ad avere fretta, a volere tutto e subito, il concetto di “non ancora” è qualcosa che non riusciamo a comprendere o che non vogliamo comprendere!
La nostra società ormai incentrata sul “tutto e subito “, “compri oggi paghi tra un anno”, dove esiste la cassa rapida al supermercato per chi non vuole perdere tempo, dove persino il cibo (FOOD) è diventato FAST, non possiede più la pazienza di attendere; vogliamo i frutti anche quando sono fuori stagione, perché non vogliamo attendere maggio per le fragole, vogliamo il caffè espresso per non vogliamo attendere il tempo che bolla l'acqua nella caffettiera.

Ricordo mia nonna quando faceva il sugo; iniziava a cucinarlo la mattina alle sei, ed io bambino già mi svegliavo con l'odore degli aromi del pomodoro che invadeva tutta la casa. Quando erano le otto la padella era già sul fornello della stufa a legna... dove rimaneva fino alla sera, perché “ più bolle più è buono” così mi diceva!

Dobbiamo accettare i “Non ancora” del nostro padre, perché così il sogno o il progetto che gli sia messo in cuore sarà ancora più buono.

Fase 4: Le difficoltà

A questo punto cominciano a spuntare i problemi; i due tipi più comuni sono:

  • Le critiche
  • Gli eventi

Non ti preoccupare! Tutto questo fa parte del piano di Dio: dice Pietro

Perciò voi esultate anche se ora, per breve tempo, è necessario che siate afflitti da svariate prove, affinché la vostra fede, che viene messa alla prova, che è ben più preziosa dell'oro che perisce, e tuttavia è provato con il fuoco, sia motivo di lode, di gloria e di onore al momento della manifestazione di Gesù Cristo. (1 Pietro 1:6-7 )

Esiste un'arma molto famosa, una spada giapponese denominata “Katana”; è la spada dei samurai giapponesi e non è mai stata prodotta da alcuna fabbrica automatizzata, ma tutt'ora esistono dei maestri che costruiscono queste spade ancora con gli antichissimi metodi del medioevo.

Per poter dare alla lama della Katana la durezza incredibile che ha, questi maestri artigiani debbono forgiare il ferro col fuoco una prima volta, poi una seconda volta, poi una terza volta, poi una quarta volta, poi una quinta volta, poi una sesta volta, infine la settima volta!

Il fuoco e il martello dell'artigiano creano così una resistenza che nessun altra arma può mai raggiungere.

Il fuoco e la prova che affronteremo per i sogni che Dio ci ha messo il cuore stanno lì a fortificare il nostro essere, a rafforzarlo, a renderlo un'arma perfetta nelle mani del nostro Signore.

Fase 5: Vicolo cieco

La situazione si deteriorerà divenendo da difficile a impossibile!

Forse ti troverai messo all'angolo, alla fine della corda, senza speranza. Congratulazioni!!! Stai per assistere ad un miracolo! Abbi fede in Dio; Paolo dice

Fratelli, non vogliamo che ignoriate riguardo all'afflizione che ci colse in Asia, che siamo stati molto provati, oltre le nostre forze, tanto da farci disperare perfino della vita. Anzi, avevamo già noi stessi pronunciato la nostra sentenza di morte, affinché non mettessimo la nostra fiducia in noi stessi, ma in Dio che risuscita i morti. (2 Corinzi 1:8-9)

Dio non cerca super uomini, o super donne, ma uomini e donne, persone normali, che pongano la loro fiducia non in se stessi, ma in Dio, l'autore del sogno e della visione.

Fase 6: La liberazione/adempimento

Dio provvede risposte soprannaturali; e così, miracolosamente, ogni tassello cade al suo posto! Dio ama trasformare la crocifissione in resurrezione, la morte in vita eterna, il male in bene supremo! Dice Davide:

Ah, se non avessi avuto fede di veder la bontà del SIGNORE sulla terra dei viventi! (Salmo 27:13)

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Era gennaio quando ho iniziato questa serie di predicazioni; vi ho detto che è ora è il tempo per crescere emotivamente nella conoscenza e di fortificarsi per crescere la chiesa, vi ho domandato quale fosse il vostro sogno e se eravate pronti a dare il 100% a Dio per quel sogno, ed infine vi ho detto che se non sapevate dove cominciare per dare il 100% al Signore, il posto dove iniziare era la strada, il posto dove vivete, il posto dove lavorate.

Forse il tuo sogno non è legato questa chiesa, forse Dio ti ha messo altro nel cuore; il nostro padre conosce ciascuno di noi e da a ciascuno il compito che egli sa appropriato. Ed è anche giusto, se tutti avessero stesso sogno, tutti farebbero la medesima cosa, evangelizzerebbero le stesse persone, servirebbero negli stessi ministeri, darebbero i propri soldi alle stesse associazioni di carità. Dio invece ama essere presente in ciascun punto dell'universo tramite ciascuno di noi.

Io non posso sapere qual' è il tuo sogno, o se ne hai uno, e a quale punto delle sei fasi sia giunto; ma posso dirti il mio, che è legato inscindibilmente a questa piccola comunità; piccola, fedele e benedetta.

Vuoi sapere a che punto è il mio sogno? Non serve che te lo racconti. Guardati intorno, guarda i visi dei tuoi fratelli delle tue sorelle, ricorda la gioia che abbiamo avuto ieri, senti la voglia di crescere che c'è nel tuo cuore, e capisci a quale fase è il mio sogno.

Per quanto riguarda te, ricordati di queste sei fasi, e sappi che in nessuna di esse tu sarai mai solo, il volto di Dio sarà sempre su di te, se hai fede in Lui.
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09 febbraio 2014

Come correre la gara della vita nel 2014 | 9 Febbraio 2014 |

Come posso affrontare la gara della mia vita ed essere vincitore nel 2014?
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Nei precedenti messaggi abbiamo parlato di quello che succederà nel 2014 delle sfide a cui siamo chiamati se vogliamo vedere la crescita, per prima la preghiera costante e quotidiana.

Sono sfide, e come ogni sfida, vanno affrontate. Come affronti la sfida della tua vita quotidiana?

In questi giorni ci sono le Olimpiadi invernali a Sochi, in Russia: anche Paolo era un appassionato di sport, lo sapete?

In 1 Corinzi  9., Paolo paragona la vita a competere in gare atletiche Forse non tutti sanno che anche a Corinto si svolgevano delle “Olimpiadi” Non c'erano soltanto ad Olimpia. Nella cultura greca le gare erano una parte importantissima E' per questo che Paolo usa un esempio che era molto familiare ai Corinzi.

“Sapete, quando si fa una corsa, molti corrono, ma soltanto uno vince il premio. Perciò, correte anche voi per vincere!  E sapete bene che gli atleti si sottopongono ad una rigida disciplina: lo fanno soltanto per ottenere in premio una corona che presto appassisce! Noi, invece, lo facciamo per una corona che non appassirà mai.  Perciò, io corro dritto al traguardo, mettendocela tutta; lotto come un pugile che vuol vincere, e non tiro colpi a vuoto.  Mi sottopongo a dei sacrifici, come un atleta, e tengo il mio corpo a disciplina, per paura di essere squalificato e ripreso, proprio io che ho predicato agli altri!” (1 Corinzi 9:24-27 PV)

Paolo ha usato questi giochi greci come illustrazione per la vita. Ed individua quattro principi per vincere nelle sfide della vita Sono cose che devo fare per vincere dove conta di più.

Che cosa ci vuole per vincere nella vita Paolo dice ...

1.  Bisogna desiderarlo

"Devo aver voglia di vincere!"

Nelle interviste degli atleti c'è una passione comune: il desiderio di eccellere E' una passione che li spinge a mangiare .. dormire .. vivere in un certo modo

Che cosa ti appassiona? Cos'è che fa girare la tua ruota? Che ti fa alzare la mattina?  Che ti motiva?
Una vita senza passione è una vita sprecata! Le persone che hanno un impatto sul mondo e sugli altri
sono le persone con una passione!

Infatti Paolo dice

“Sapete, quando si fa una corsa, molti corrono, ma soltanto uno vince il premio. Perciò, correte anche voi per vincere!” (v. 24) 

Paolo dice:"Puntate all'oro! Non accontentatevi del podio!   Gareggiate per vincere! "

La realtà:  la gran parte delle persone vive vite mediocri .L' obiettivo:  fare abbastanza soldi per andare in pensione! Non era questo il progetto di Dio!

Perché non tutti vogliono vincere?
  • A causa forse di un senso di colpa - "Io non lo merito .."
  • A causa della loro famiglia: "Tu non sarai mai buono  a nulla!"
  • A causa di un atteggiamento fatalistico:  "Qualunque cosa accada  il Signore provvederà.”. Vero...ma smettono di correre... e attendono che la vita gli passi sopra.
  • A causa di una errata modestia “E' poco spirituale cercare di vincere... gli ultimi saranno i primi.”
LA VERITÀ:  Dio vuole che tu abbia successo nella vita. Vorrei vedere con voi un filmato


(Momenti di Gloria)

Eric Liddell vinse i 400 metri alle olimpiadi del 1926 a Parigi. Era un credente . Fu missionario in Cina e lì morì in un campo di lavoro.. Aveva capito che il Signore gli aveva dato dei talenti, e che voleva che quei talenti fossero messi a frutto. Il Salmo 44 dice:

“Sei tu il mio re, o Dio, sei tu che dai la vittoria a Giacobbe!” (Salmo 44:4)

Dio da la vittoria, perché si compiace quando i suoi figli vincono! Come genitore, tu vuoi che i tuoi figli siano “i primi”, vincano nella vita? Certamente si! Dio è padre, e vuole allo stesso modo che i suoi figli vincano!

La tragedia: ci accontentiamo di meno di ciò che Dio ha pianificato. Eppure Paolo dice questo in Efesini:

Sia gloria a Dio che tramite la sua straordinaria potenza che agisce dentro di noi, può fare infinitamente di più di ciò che noi domandiamo o pensiamo.” (Efesini 3:20 PV)

La 1° Domanda che ti devi fare è: Cosa voglio di più nella vita?

Molti vorrebbero avere successo, ma ci vuole più che il desiderio. Paolo dice …

2. Ci vuole direzione

"Devo concentrarmi su un obiettivo!"

“Perciò, io corro dritto al traguardo, mettendocela tutta; lotto come un pugile che vuol vincere, e non tiro colpi a vuoto.” (v. 26)

Paolo dice : "Io non correre senza meta. Io ho un obiettivo. Non sto solo giocando." Purtroppo, questo è esattamente ciò che molte persone fanno: non fare niente sul serio circa la vita ... o Dio. Essi "si dilettano":   "Faccio un po' di questo e un po' di quello".

La maggior parte delle persone non hanno mai chiarito il loro scopo nella vita.: "Dove stai andando?""A pranzo!" "Cosa vuoi dalla vita" "Non lo so"! Non vivono, vengono trascinati dalla vita!

C'era un cartello in una chiesa che diceva così: "Molte persone se guidassero nello stesso modo con cui pianificano la loro vita  non uscirebbero mai dal vialetto di casa!" Se vuoi che la tua vita conti, devi dare un senso alla tua vita:  devi sapere esattamente quello che vuoi.

Se vai al ristorante, cosa dici? "Portate un po' di cibo"? Se vuoi che non ti portino gli avanzi, sei tu che ordini. Se non stabilisci ciò che desideri -altri lo faranno per te..!

Paolo dice in Filippesi:

“Due cose faccio: dimentico il passato e mi lancio verso ciò che mi aspetta, orrendo verso il traguardo per ricevere il premio celeste a cui Dio ci ha chiamati per mezzo di Gesù Cristo” (Filippesi 13b-14 PV)

Sottolineate: "dimentico il passato". Non posso avere successo oggi, se vivo ancora nello ieri! Molti di voi sono stati feriti nel passato, alcuni hanno forse buttato al vento una buona occasione: "Ho avuto la mia occasione e rovinato tutto. Ora devo accontentarmi della seconda scelta. “ NO! Non è scritto in nessuna parte della Bibbia che dobbiamo accontentarci della seconda scelta.

Paolo era responsabile delle morte di innocenti, ma non ha continuato a sguazzare nel suo passato. Si è concentrato sul traguardo di Dio

2 ° Domanda : Qual è il centro della mia vita?

3. Ci vuole disciplina! 

"Devo essere disposto/a a lavorare!"

“E sapete bene che gli atleti si sottopongono ad una rigida disciplina: lo fanno soltanto per ottenere in premio una corona che presto appassisce! Noi, invece, lo facciamo per una corona che non appassirà mai.” (v.25)

Questo è dove si perde la maggior parte della gente. La disciplina , il sacrificio, non sono esattamente concetti popolari di cultura in Italia! Lo sono stati (due Guerre, la depressione, ricostruire tutto da zero). Ora non più! Vogliamo che tutto sia facile! Si costruisce in modo veloce. Se non è facile non mi interessa.

Vogliamo bei corpi senza fare esercizio: la ginnastica “passiva”, gli “elettrostimolatori”. Se promettessi che le preghiere bruciano i grassi avrei tutta la nazione in questa chiesa!

E invece...
  • La ricchezza proviene dal lavoro
  • Il successo proviene dal sacrificio
  • La crescita spirituale proviene servire in un ministero.
Non crescerai fintanto che non sari coinvolto nella tua chiesa, partecipando al piccolo gruppo, prendendo la responsabilità di frequentare, prendendo responsabilità all'interno della chiesa … chiedete, e vi sarà dato...!

La Bibbia dice in Proverbi:

“Il pigro desidera e non ha nulla, ma l’operoso sarà pienamente soddisfatto.” (Proverbi 13:4)

Il marchio di grandi uomini d'azione è l' autodisciplina. Questa gente fa cose che altri non vogliono fare . Non si diventa mai grandi semplicemente facendo quello che si vuole. Milioni di persone di talento sprecano la loro vita  perché non hanno disciplina.

3 ° Domanda: Sono disposto a pagare il prezzo?

4. Ci vuole determinazione

"Devo non mollare mai!"

“Mi sottopongo a dei sacrifici, come un atleta, e tengo il mio corpo a disciplina, per paura di essere squalificato e ripreso, proprio io che ho predicato agli altri!” (v.27)

Paolo dice: "Io faccio tutto quello che serve per andare avanti!". Nulla lo poteva buttare giù.

Continuo la mia corsa verso il traguardo per ricevere il premio della vita alla quale Dio ci chiama per mezzo di Gesù Cristo.” (Filippesi 3:14 TILC)

Sottolineate “continuo”: la persistenza era il segreto di Paolo per vincere

C'è un aforisma che recita:  “Le grandi persone sono solo .persone normali che hanno deciso di non mollare.” La maggior parte della gente rinuncia troppo presto.

Ma non basta essere determinati, perché spesso corriamo come se le nostre tasche fossero piene di biglie di piombo che rallentano la nostra corsa. Ebrei dice:    
“Dobbiamo sbarazzarci di tutto ciò che ci ostacola, specialmente del peccato che ostacola il nostro progresso e correre con decisione la corsa che ci è stata messa davanti. Teniamo lo sguardo fisso su Gesù, principio e fine della fede, che, in vista della gioia che avrebbe avuto, sopporto la morte della croce, dando scarsa importanza a questa vergogna e si è seduto alla destra del trono di Dio. Per non stancarvi e scoraggiarvi, pensate a lui che sopporto tanti attacchi da parte dei peccatori.” (Ebrei 12:1b-3)

Per finire la gara  devi lasciar andare alcune cose e tenerne altre.

1 °. Rimuovere tutto ciò che ostacola il vostro progresso spirituale

4 ° Domanda: che cosa è che mi frena? 

E' molto importante . Che è si mette in mezzo impedendo di diventare tutto ciò che Dio vuole ? Che cosa è che ti trattiene?
  • Un'abitudine?
  • Un'amicizia? 
  • Il materialismo? 
  • Il lavoro?
  • Un ricordo?
Per vincere, devi lasciarlo andare!

2 °. Ricordare ciò che faceva Cristo. quando era scoraggiato."Aggrapparsi alla Verità"

Nel deserto, nel Getzemani, davanti al Sinedrio, si è aggrappato alla verità che Egli era il figlio di Dio.

Alcuni di voi sono tentati di rinunciare a un sogno, un obiettivo, una relazione, il lavoro, il matrimonio.  Aggrappati, se sei arrivato alla fine della tua corda.Tieni gli occhi su Gesù!

Il motivo perché ci arrendiamo troppo presto è che: ci distraiamo.  Pietro ha cominciato ad affondare nel mar di Galilea quando le onde lo hanno distratto e non ha più guardato Gesù negli occhi. Paolo ha rifiutato di essere distratto.  Il risultato? Può dire questo:

 “Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho conservato la fede.” (2 Timoteo 4:7)

Sarai in grado di dire a Dio: "Ho fatto quello che tu volevi io facessi..."?  Questo è ciò che conta di più! Non la fama sulla terra!

Paolo parla del premio delle Olimpiadi di Corinto.

 “Lo fanno soltanto per ottenere in premio una corona che presto appassisce! Noi, invece, lo facciamo per una corona che non appassirà mai.” (v. 25b)

Era una corona di rami di pino, che presto si appassiva. La vittoria nel mondo è' temporanea!  I premi del mondo si appannano.  La fama è presto dimenticata.

MA: Se ti concentri a correre la gara Dio … la tua ricompensa è destinata a durare per sempre! Non è solo qui e ora! E' con Cristo e in eterno!

C'è nessuno che si ricorda di Dereck Redmond? Era un quattrocentista britannico che corse alle Olimpiadi di Barcellona nel 92. Vorrei vedere con voi il filmato di quello che avvenne.



(Barcellona 92)

Intervistato qualche mese dopo Dereck disse:

“Avevo aspettato otto anni quel momento. Non volevo uscire in barella. Mi sono rialzato, e ho provato di correre, ma il dolore era troppo forte. A un certo punto ho sentito un braccio intorno a me che mi stringeva le spalle. All'inizio non capivo chi era perché avevo gli occhi pieni di lacrime. Ma poi mi chiamò per nome e capii che era mio padre venuto ad aiutarmi... 'Lascia stare – gli dissi – papà. Tanto non ce la faccio a finire. Non devi fare questo per me'. E mio padre rispose: 'No, Dereck. Abbiamo iniziato questo insieme.Finiremo insieme. '  "Sono contento che lui fosse lì.Perché era l'unica persona che riusciva a capire cosa stavo passando. "

A volte la corsa della vita è dura.Ti fa male. Ti senti come se tu non possa fare un altro passo. Ti senti bruciato e scoraggiato.  Ma il tuo Padre Celeste è lì pronto per aiutarti!  Ti chiama per nome e mette il braccio intorno a te. Tu ti appoggi su di lui ... E lui ti aiuta a finire la gara!

Non abbiamo alcuna certezza del domani. Qualunque cosa tu abbia intenzione di fare con la tua vita, vai avanti avanti con lui! Ritorna in pista con Dio oggi. Qualsiasi cosa accada, Guarda a Gesù... e sappi....

“Con Dio saremo vincitori” (Salmo 60:14a TILC)




Preghiamo

Caro Dio, mi rendo conto che mi hai fatto per uno scopo. Ho dinanzi una corsa da correre. E 'il mio desiderio di essere ciò che tu vuoi io sia. Oggi, ti sto chiedendo direzione. Gesù Cristo, sii la mia guida e portami dove vuoi che vada.Ti prego, aiutami ad essere più disciplinato. Aiutami a lasciare andare le cose che mi trattengono. E aiutami a non scoraggiarmi e a non rinunciare quando le cose si fanno difficili. Aiutami a tenere gli occhi su di te,  Gesù. Padre, ti ringrazio che non devo correre la gara della vita da solo, ma che tu sei qui, a fianco a me, e mi sorreggi chiamandomi per nome.


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02 febbraio 2014

Come aiutare la crescita della mia chiesa nel 2014 | 2 Febbraio 2014 |

Cosa farà crescere la mia chiesa e la chiesa nel mondo durante il 2014? Tre fattori principali: la preghiera, la preghiera... e la preghiera.
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Il Signore è da tempo che mi ha messo nel cuore questo versetto circa la nostra chiesa:

"Certo ti benedirò, e ti moltiplicherò grandemente." (Ebrei 6:14)

Ma la mia domanda era sempre la stessa: "Quando avverrà questo, Signore?".

E' da qualche tempo che il Signore mi risponde sempre con lo stesso versetto:

"Questi sono i comandamenti, le leggi e le prescrizioni che il Signore, il vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi, perché li mettiate in pratica nel paese nel quale vi preparate a entrare per prenderne possesso... Ascoltali dunque, Israele, e abbi cura di metterli in pratica, affinché venga a te del bene e vi moltiplichiate grandemente nel paese dove scorrono il latte e il miele, come il Signore, il Dio dei tuoi padri, ti ha detto." (Deuteronomio 6:1, 3)

La crescita, dunque, dipenderà dalla nostra obbedienza ai suoi comandamenti, e più saremo fedeli, più rapidamente riceveremo le benedizioni promesse.

La volta scorsa (2 settimane fa) avevamo visto tutto quello che faremo durante il 2014 ma vi avevo lasciato con una “sfida”, sotto forma di bottiglione.

Vi avevo detto che nulla accade senza applicazione.  Nulla accade senza preghiera.  E che con 15 minuti al giorno ogni giorno, raggiungeremo a fine anno oltre 130.000 ore di tempo passato con il Signore!

Le sfide di preghiera erano i seguenti:

  • la crescita della mia chiesa
  • la chiesa perseguitata
  • una persona che vorrei accettasse Gesù.


Tu potresti chiedermi: "Perché dovrei pregare per queste tre cose? Quale impatto avranno sulla vita mia e su quella della mia comunità?"

I tre spunti i preghiera non sono stati scelti a caso, ma rispondono ad un preciso comandamento di Gesù:

“Ma quando lo Spirito Santo sarà disceso su di voi, riceverete una potenza tale, che parlerete di me in tutta Gerusalemme, in Giudea, in Samaria, e nelle parti più remote della terra" (Atti 1:8 PV)

E' Gesù stesso che ci chiede di parlare di lui :

  • a coloro che abbiamo “in casa” (Gerusalemme)
  • a coloro che vivono nella nostra area (Giudea e Samaria)
  • a coloro che sono distanti da noi (le estremità della terra).


E per poter parlare di lui con efficacia, abbiamo bisogno che la sua potenza ci preceda e ci accompagni.

Ricordatevi:

  • molta preghiera, molta potenza,
  • poca preghiera, poca potenza,
  • niente preghiera, niente potenza.


1) Pregherò per una persona che conosco (la mia Gerusalemme)

Tutti noi vogliamo la crescita della chiesa. Ma come avviene, dunque, la crescita? Ce lo spiega Gesù in Matteo 9:

“Vedendo tutta quella gente, egli ne ebbe compassione, perché era oppressa e scoraggiata, come pecore senza pastore. 'Il raccolto è molto vasto', disse Gesù ai suoi discepoli, 'ma gli operai sono pochi! Pregate il Padrone del raccolto che mandi dei lavoratori a raccogliere la messe dei suoi campi'."(Matteo 9:36-38 PV)

E indovina chi sono gli operai? Bravi, avete indovinato! Siete voi, siamo NOI!

E affinché ci sia crescita, serve sì di pregare per la crescita e per persone specifiche, ma serve anche di “esporci”, di parlare all'altro di Gesù.

 Priscilla e Aquila ce ne danno un esempio in Atti 18:24:28 Leggiamo assieme:

 “In quel periodo venne ad Èfeso un Giudeo, un certo Apollo, ottimo oratore e studioso delle scritture, nativo d'Alessandria d'Egitto. Apollo era già stato istruito nella dottrina del Signore e con grande entusiasmo predicava ed insegnava con cura le cose riguardanti Gesù, nonostante conoscesse soltanto il battesimo di Giovanni Battista. E cominciò a parlare con coraggio nella sinagoga, ma Priscilla ed Aquila, dopo averlo sentito parlare, lo presero in disparte e gli spiegarono meglio la via di Dio.” (Atti 18:24-26 PV)

Priscilla e Aquila avrebbero potuto pensare: “Beh, questo Apollo in fondo ha capito “quasi tutto”. Parla di Gesù, anche se alcune cose che dice e crede sono proprio sbagliate... però non abbiamo voglia di rischiare confrontandolo, sfidandolo a conoscere di più di Gesù... Preghiamo...e basta!

Priscilla ed Aquila sicuramente hanno pregato per Apollo, ma si sono soprattutto “esposti”.

Sai, quale era il segreto che li rendeva così coraggiosi? Avevano un cuore “come quello di Gesù",
un cuore pieno di compassione vedendo la gente oppressa e scoraggiata.

Il termine originale per “compassione” ha a che fare con i “movimenti intestinali”...qualcosa che ti gira nella pancia, che ti fa male, che ti attanaglia...

Hai un cuore così?  Vedere le persone che hai più care buttare la propria vita, vivere nella mediocrità e infelici, perché non hanno uno scopo ti fa male come un pugno nello stomaco? Se non lo hai, è ora che cominci a pregare perché Dio ti dia un cuore simile al suo.

Per chi stai pregando? Sappi che se preghi è buono,  ma se preghi e agisci, testimoniando di Gesù in maniera pratica, e meglio.

2) Pregherò per la crescita della mia chiesa (la mia Giudea e Samaria)

Gesù era ben conosciuto a Gerusalemme e nei dintorni, ma la Giudea e Samaria erano una vasta regione di cui Gerusalemme era capitale: la chiesa primitiva sarebbe cresciuta solo se ognuno si impegnava a parlare e a pregare per il posto dove stava.

Secondo molti studiosi tre sono i fattori principali che giovano alla rapida crescita di una chiesa, e sono precisamente, in ordine crescente di importanza:

  • la preghiera
  • la preghiera 
  • e, infine, la preghiera


Una chiesa che prega è una chiesa che cresce:  la prima chiesa mai esistita al mondo, quella che troviamo in Atti, ne è la dimostrazione: in Atti 1: 14 leggiamo che:

“Tutti (gli apostoli) d'accordo pregarono senza sosta, insieme con le donne, con Maria, madre di Gesù, e coi suoi fratelli. (Atti 1:14 PV)

E più avanti, in Atti 2:24 leggiamo:

“Essi seguivano assiduamente l'insegnamento degli apostoli, vivevano insieme fraternamente e prendevano parte alla Cena del Signore e alle riunioni di preghiera..(Atti 2:42 PV)

Una chiesa che prega unita è una chiesa che cresce; ed è così che in Atti 4:4 leggiamo:

“Molte persone che avevano udito le parole degli apostoli credettero, e il numero dei credenti aumento fino a cinquemila uomini. (Atti 4:4 PV)

David Yonggi Cho era un giovane credente coreano di diciotto anni, appena laureatosi al college biblico, quando nel 1958 condusse il primo suo culto in casa di una sua amica. A quel primo culto erano presenti: lui, la sua amica, i tre figli della sua amica. … e dice che che il sermone che predicò non piacque né alla sua amica né ai  figli!

Più di trenta anni dopo, nel 1990, David decise che era tempo di dividere la chiesa in più chiese locali, visto che aveva raggiunto la cifra di oltre 700.000 membri!

Penso che qualche consiglio possiamo accettarlo da David Yonggi Cho; sentite cosa dice a proposito della crescita della chiesa:

“Voglio parlare di un fattore molto importante che porta alla crescita della chiesa. Per avere una crescita, dobbiamo imparare a “ricevere” dal Signore. La chiesa non cresce spontaneamente, ed è per questo che il primo requisito che bisogna avere è quello di disporre di quantità massicce di preghiera. Senza la preghiera non possiamo neppure sognarci di avere una crescita della chiesa. Molte persone tentano di far crescere la chiesa attraverso trucchi umani, ma falliscono. La crescita della chiesa nasce dal potere dello Spirito Santo ed è possibile solo attraverso molta preghiera.”

David Yonggi Cho non è l'unico a sottolineare che la costante di una chiesa che vuole crescere è la preghiera costante; Paolo ben prima di lui ne ha parlato ampiamente nelle sue lettere alle chiese:

“Rallegratevi, pensando a tutto cio che Dio sta preparando per voi. Siate pazienti nelle difficoltà ed esercitatevi a pregare sempre” (Romani 12:12 PV)

Perseverate nella preghiera, vegliando in essa con rendimento di grazie.(Colossesi 4:2) 

“State sempre in preghiera, chiedete a Dio il suo aiuto in ogni occasione, lasciandovi guidare e assistere dallo Spirito Santo. Continuate a pregare per tutti i santi, senza stancarvi.” (Efesini 6:18 PV)

Stai pregando per la crescita della tua chiesa? Sappi che la crescita non è uno sprint, ma una maratona, devi continuare senza stancarti.

Le tue preghiere sono le fondamenta della crescita, e se vuoi vederla, comincia (o continua) a pregare!

3) Pregherò per la chiesa perseguitata (le parti più remote della terra).

Per adempiere al comandamento di Gesù, non basta parlare di lui a casa nostra, e nel circondario, ma dobbiamo spingerci ben più in là fino alle parti più remote della terra.

Visto che fisicamente io sono qua, come faccio ad adempiere a questo comandamento? Per nostra fortuna ci sono credenti e missionari che parlano in vece nostra in quei posti. Quello che posso... che DEBBO fare io, è pregare per loro.

Per che cosa dovrei pregare, specificatamente? Per protezione, o per opportunità di testimoniare di Cristo? E come faccio ad arrivare alle parti più remote della terra?

Paolo in Efesini ci dice che dobbiamo pregare per tutte e due queste cose:

“ Pregate anche per me, e chiedete a Dio di darmi le parole giuste per proclamare con coraggio e rendere comprensibile il mistero del vangelo di cui sono ambasciatore in catene. Pregate che possa continuare a parlarne coraggiosamente anche in prigione, come è mio dovere.” (Efesini 6:19-20 PV)

Ci sono post al mondo dove è semplice essere cristiani, altri dove lo è meno, altri dove essere cristiani significa essere messi a morte.



Paolo è stato messo a morte a Roma ma non per questo a smesso di parlare di Gesù, ma nel contempo ha chiesto preghiere  sia per protezione (possa continuare a parlarne) sia per opportunità.

Noi abbiamo molte persone per cui pregare;

  • Giuseppe e Annarita in Zimbabwe
  • Berni in Zimbabwe
  • Kevin e Shellie in Uganda
  • Ruby in Messico
  • Zed in Etiopia

ma ci sono molti altri per cui pregare; basta consultare una volta al mese il sito di Porte Aperte, e troverete innumerevoli ragioni per pregare per coloro che sono le nostre mani, i nostri occhi e le nostre bocche per raggiungere le parti più remote della terra.

Conclusione

Per poter adempiere al comandamento di Gesù di essere suoi testimoni in Gerusalemme, in Giudea, in Samaria e fino alle parti più remote della terra occorrono tre cose:

  • la preghiera,
  • la preghiera,
  • e la preghiera.

Sei pronto, sei pronta a pregare per la crescita della tua chiesa e della chiesa nel mondo?

Preghiamo...




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