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30 maggio 2010

Le scelte per guarire la vita: scegliere la speranza 2° parte | 30 Maggio 2010 |

Stiamo affrontando le Beatitudini, gli otto modi che Gesù ci da per vivere una vita felice. Stiamo affrontando la 2° Beatitudine: Scegliere la speranza
Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati.” (Matteo 5:4 NR)
La precedente volta avevamo detto:
--> io non amo essere afflitto! Ma solo SE io ammetto di essere afflitto Dio può fare qualcosa per me!
Il mio percorso davanti all'afflizione:
Attraversare il più rapidamente possibile e uscire fuori dal mio problema :voglio trovare una SCORCIATOIA!

Le mie scorciatoie: sesso, ira, autocommiserazione, droghe alcool, TV, porno ecc. Sono una
fuga! Voglio fuggire verso qualcosa che mi dia conforto e speranza SUBITO!
Il percorso di Dio davanti al''afflizione : 3 tappe
1. Devo vedere Dio per come è
  • Dio ha mandato Gesù non per condannarti, ma per salvarti.
  • Dio vuole starti vicino ogni giorno
  • Gesù siede alla destra del Padre, e prega per te.
2. Devo vedere me stesso per come sono
  • Sono imperfetto ma sono AMATO!
  • L'amore di Dio è un dono che non posso guadagnare
  • Posso solo accettare quel dono
  • 3. Devo vedere come Dio può cambiarmi.
Avevamo promesso di riprendere da qua. A quanti piace il cambiamento? Normalmente agli uomini non piace “cambiare”; siamo affezionati alle nostre “vecchie pantofole” che avevamo da bambini. Perché? Perché sono “invecchiate con noi”, ci rammentano di periodi felici, sono “comode”, hanno preso negli anni la forma del nostro piede, e non ci fanno più male, non dobbiamo impegnarci tanto a trovarle: sono sempre là sotto il letto. Perché non mi piace il cambiamento? Cambiare, anche se lo facciamo per Dio:
  • ci allontana da cose che a cui “siamo affezionati
  • dobbiamo “soffrire” per abituarci
  • dobbiamo “impegnarci” perché non ci viene naturale
Altre volte posso anche essere d'accordo con Dio che ho bisogno di cambiare. Motivi che mi frenano:
  • Si, ma non ora: non ho tempo/energie, sono stanco!”
  • vorrei cambiare la mia vita, ma sto facendo troppe altre cose e questa sarebbe aggiungerne un'altra!”
  • Non prendiamoci in giro! Non è possibile!Ho provato altre 1000 volte, ho pregato, ho fatto soffrire altri, non sono riuscito.”Io sono fatto così!”
Tutte queste reazioni negative, vengono da un solo concetto SBAGLIATO: sono IO che devo cambiare la MIA vita. Non è possibile: non ne sono capace.
Dove trovo, allora, la potenza per cambiare la mia vita così come vuole Dio? Dio stesso ce ne parla. In Isaia 40: inizia con le parole “Consolate, consolate il mio popolo”. Tutto il capitolo ci parla di come Dio conforti i suoi figli. Alla fine del capitolo ci spiega quale tipo di potenza vuole dare a noi per la vita di tutti i giorni.

Voi non sapete, non avete udito
che il Signore è Dio per sempre? Egli ha creato il mondo e non si stanca mai. Nessuno può capire a fondo la sua intelligenza. Egli dà energia a chi è affaticato e rende forte il debole. Perfino i giovani si stancano, anche i più forti vacillano e cadono; ma tutti quelli che confidano nel Signore ricevono forze sempre nuove: camminano senza affannarsi, corrono senza stancarsi, volano con ali di aquila.” (Isaia 40:28-31 TILC)
Non è tutto sulle mie spalle Non sono io che debbo cambiare per Dio. Ma Dio che cambia me ATTRAVERSO la SUA potenza! La mia speranza riposa nella SUA potenza, non nella mia debolezza! Come? Esempio: il colibrì e l'aquila. La nostra potenza è paragonabile al colibrì:
  • non vola “ronza”
  • fa continuamente avanti e indietro dalle siepi al fiore per avere il nettare
  • si sposta rapidamente alla siepe, poi dalla siepe a un altro fiore, e così via.
Molti di noi sono come il colibrì:
  • consumati dalla vita
  • stanchi di cercare prima qua poi là, prima in alto poi in basso, alla ricerca di speranza per la nostra vita
Il problema: cerchiamo di fare come facciamo per le altre parti della nostra vita:per ottenere risultati , lavoriamo di più, studiamo di più, ci impegniamo di più...facciamo come il colibrì.
Con la speranza, non funziona così:
per averla non mi serve a nulla la laboriosità del colibrì. Non è una questione di QUANTA energia metto in gioco per ottenerla, ma di QUALE energia! Mi serve l'energia dell'aquila! E la potenza di Dio è come l'aquila.
L'aquila:
vola sopra le montagne più alte, raramente batte le ali, ma sfrutta le correnti. Come fa? Dio ha studiato le sue ali perché potesse sfruttare il vento. Una verità su di te: Dio ha disegnato la tua anima in modo che possa sfruttare il vento del Suo amore. Tutto ciò che devi fare è allargare le ali della tua anima e dire “Dio, ho bisogno del tuo vento d'amore: non posso avere speranza da solo. Io credo in te. Credo in te momento dopo momento, giorno dopo giorno.”
Il momento in cui capisco che ho bisogno di Dio per cambiare la mia vita per avere speranza, allora sento il vento del suo amore, della sua forza, della sua potenza. Come ti senti questa settimana? Stai vivendo nella speranza di Dio, oppure stai volando da un fiore all'altro alla ricerca di essa? Se la stai cercando, e vorresti chiedermi “come posso allora avere questo atteggiamento di speranza per la prossima settimana?”, lascia che ti dica che non potrai mai sviluppare un atteggiamento di speranza. La speranza non è un “atteggiamento”, ma è riconoscere che solo e soltanto Dio ti può dare la speranza che tu non hai mai provato.
Paolo afferma questo: in Filippesi

“ perché è Dio che opera in voi e vi rende capaci non soltanto di desiderare, ma anche di fare ciò che egli vuole.” Filippesi 2:13 (VP)


E' Dio che opera in te, dandoti la volontà di cambiare
. E' Dio che ti darà la il desiderio di cambiare. Forse sai che devi cambiare, ma non ne senti il desiderio: CHIEDI a Dio: “Signore, dammi il desiderio di cambiare”! Lui è lì, pronto a darti ciò che gli stai chiedendo. Forse sai che devi cambiare, ma non senti di averne le energie: “Sono sfinito, non ce la faccio ad arrampicarmi su questo monte ancora una volta : CHIEDI a Dio “Signore, dammi la forza per cambiare”.

E' questo il vero significato delle beatitudini,;
non è andare dal dentista (fa male ma è necessario), ma è aprire la porta della prigione, lasciare che la libertà di Cristo entri nella tua vita, è riconoscere che non si tratta di me, né della mia capacità né della mia forza. Ma si tratta della capacità e della forza di Dio e di ciò che lui solo può fare nella mia vita.
Paolo ha riassunto il cammino della fede nel capitolo 5 della lettera ai Romani
Giustificati dunque per fede, abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore, per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio. E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l'afflizione produce perseveranza, la perseveranza esperienza e l'esperienza speranza.” Romani 5:1-4 (ND)

1. Devo vedere Dio per come è

  • Giustificati dunque per fede, abbiamo pace presso Dio = Dio non mi condanna, ma mi salva per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore”: Gesù prega per me
    2.Devo vedere me stesso per come sono
  • l'accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi = sono imperfetto, ma ho trovato grazia presso Dio.
    La grazia è “grazia”, GRATIS! Non posso guadagnarmela


    3. Devo vedere come Dio può cambiarmi.
    l'afflizione produce perseveranza, la perseveranza esperienza e l'esperienza speranza
Come vuole cambiarmi Dio grazie alle afflizioni?

I. “
l'afflizione produce perseveranza”:

Non dico; “ma perché proprio a me?” Non mi “autocommisero” ma dico “stiamo saldi...nella gloria di Dio”. Perseveranza (upomone)in greco significa “resistere sotto un peso”
II. “ la perseveranza (produce) esperienza” In greco “dokeo” = pensare, valutare, considerare”. SE sono saldo nella gloria di Dio, se capisco che Dio mi ama e mi ha salvato, allora riesco a considerare l'afflizione per quella che è, e a farne tesoro per il futuro.

III. “l'esperienza (produce) speranza.
Se capisco che Dio mi ama e mi ha salvato, SE faccio tesoro di ciò che mi accade, il frutto sarà la speranza.
Beati quelli che sono afflitti, perché saranno consolati.”

Le afflizioni sono una strada verso la speranza, uno degli otto modi che Gesù ci ha insegnato per poter essere realmente felici.


“Vi ho detto tutto questo perché troviate in me la pace. Nel mondo avrete dolori; coraggio, però! Io ho vinto il mondo” (Giovanni 16:33 TILC)


Preghiamo:
Oggi voglio sfidarti a pregare una preghiera semplice per avere la speranza. Invece di provare con le tue forze, inizia a fidarti e ad affidarti a Dio. Prega questo nella tua mente: Padre, invece di provare ad avere speranza, io scelgo da oggi di avere fiducia in te. Io ho fiducia che tu mi ami. Qualsiasi siano i miei sentimenti, la verità è che tu mi ami tanto da essere venuto a morire per me, Signore Gesù. Io ho fiducia che tu mi ami qualsiasi cosa accada nella mia vita, qualsiasi cosa altri dicano su di me. Io ho fiducia che tu mi ami. Io ho fiducia che tu rafforzerai la mia anima. E, Padre, io ho fiducia che tu farai tutto questo, perché mi hai già dimostrato il tuo amore attraverso Gesù. Ed è per questo che io ho fiducia in te, nel nome di Gesù. Nel nome di Gesù, io ho speranza. Amen
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