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19 luglio 2009

Profondamente semplice, semplicemente profonda: cosa è la Chiesa di Cristo. (SOLO AUDIO) | 19 Luglio 2009 |

John, pastore di una chiesa di 3.000 membri in California, ospite questa settimana della nostra comunità, ci spiega attraverso vari passi di 1° Corinzi cosa sia la chiesa e quale sia la sua missione nel mondo.

(File Audio 13 MB)
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12 luglio 2009

Connettersi a Dio: 4) La preghiera di purificazione | 12 Luglio 2009 |




Ieri è stata una delle giornate più infruttuose nel lavoro che abbia mai avuto. Dovendo falciare l'erba del prato, volevo fare presto per concludere poi questa predicazione.
E invece ho passato il pomeriggio a lottare con il decespugliatore a cui via via si avvolgevano attorno pezzi di filo di ferro, pezzi di corda, che rallentavano il mio lavoro.

Nonostante la frustrazione, ho pensato che questa era un'illustrazione ottima per quello che avrei predicato oggi.

Cos'è che ostacola il progresso della tua vita? Cosa ti impedisce di essere più vicino a Dio e di essere da lui usato? Cosa ostacola i tuoi sogni? Cosa ti trattiene? Cosa rallenta il tuo progresso?
Molto spesso ce la prendiamo con cause esterne: l'economia, il “capo” le mie relazioni, ecc.

La realtà è che ciò che ostacola il nostro progresso non è esterno, ma interno. Le cose che ti frenano sono dentro di te. Qualcosa che ti intrappola ti lega, e ti frena...

Sai cosa? La Bibbia dice che ciò che ti frena più di qualsiasi altra cosa è il sentirsi inconsapevolmente colpevole di peccati non confessati. Probabilmente non ci hai mai pensato. E' il sentirsi colpevoli per peccati inconfessati!Non siamo stati fatti per portare questo tipo di sentimento.: infatti in Ebrei sta scritto:

“ Anche noi, dunque...deponiamo (= lasciamo, sbarazziamoci, buttiamo via) ogni peso e il peccato che così facilmente ci avvolge, e corriamo con perseveranza la gara che ci è proposta.” (Ebrei 12:1)

Lo sai, che quando Dio ti ha creato, egli aveva una gara in mente per te?
E' già stabilita: è la TUA gara, e solo TU la puoi correre.Il problema è che molti altri hanno una “gara” pronta pere te: forse tua madre, o tuo padre, o tuo fratello o sorella, o il tuo capo al lavoro, o tua moglie o marito.

Dio dice: “Aspetta un attimo. Io non ti ho creato per adempiere i piani di qualcun altro, ma perché tu adempia i MIEI, la gara che ho già disegnato per te!."

Il VERO problema è che alcuni corrono una gara, la propria, che forse sentono di non essere capaci di vincere... e allora vogliono sia tu a vincere la LORO gara!

Ma la cosa ancora più triste è che molti NON sanno neppure che stanno correndo quella gara: sono lì, ai blocchi di partenza, avvolti dal peccato che li blocca, e che non li farà mai correre!
Dio dice che dobbiamo “deporre” (lasciare, sbarazzarci, buttare via) le cose che ci avvolgono; sta parlando del peccato, di quei peccati non confessati che creano situazioni irrisolte per le quali ci sentiamo inconsapevolmente colpevoli.

La conseguenza di questo è che abbiamo rimorsi e rimpianti, e molto spesso proviamo vergogna.
Molte volte sappiamo di essere colpevoli: cosa facciamo allora? Reprimiamo il sentimento di colpevolezza. lo sopprimiamo, lo scusiamo lo “razionaliziamo” trovandogli un motivo, una scusa... Diciamo a noi stessi “va tutto bene” quando ogni parte del nostro corpo lotta e dice “No, non va affatto bene!”

Dio non vuole che andiamo in giro portando questo sentimento di colpevolezza. Non è un sentimento “cristiano”; Dio NON vuole assolutamente che lo proviamo E' un'emozione inutile e distruttiva.

Quando ci sentiamo colpevoli pensiamo “se solo gli altri sapessero come sono realmente, se conoscessero il mio peccato, allora non mi amerebbero” E vaghiamo nella nostra vita trascinandoci dietro questo sentimento; questo ci porta a fuggire le persone, a diventare iper critici verso tutto e tutti, perché tendiamo a nasconderci dietro quello.

Talvolta reagiamo sopra le righe verso gli stessi peccati che affliggono noi, talvolta diventiamo indulgenti con le persone, tentiamo di accattivarcele con doni. Stiamo male (i medici dicono che oltre il 60% delle persone con malattie potrebbero guarire se guarissero dal senso di colpa per quello che hanno fatto e dal risentimento per quello che altri hanno fatto loro.

Casa fare dunque? Proverbi 28 dice questo:

Chi copre le sue colpe non prospererà, ma chi le confessa e le abbandona otterrà misericordia. Proverbi 28:13

Quello che devi fare è pregare la preghiera di purificazione: è per questo che Gesù ce l'ha data!


Matteo 6:12 rimettici i nostri debiti


In altre versioni sta scritto più chiaramente:


perdona i nostri peccati


Questa semplice preghiera può trasformare la tua vita per sempre: quando comprendi la preghiera di purificazione e la pratichi, si aprono per te le porte di una vita di libertà, di coscienza pulita, una vita senza sentirsi colpevoli, di gioia, benedetta. E una vita che Dio può usare”
Questa preghiera ha cambiato la storia della mia vita. Ha cambiato la MIA vita, è può cambiare anche la tua!

(Racconto esp. personale: a quell'epoca ero solo un membro di chiesa)


  • Studio di Efesini 5: Come si addice ai santi, né fornicazione, né impurità, né avarizia, sia neppure nominata tra di voi; né, né parole sciocche o volgari, che sono cose sconvenienti;..”

  • dei 18 peccati elencati c'erano 11 “si”, 1 “Forse” e SOLI 6 no.

  • “Signore” non posso servirti sapendo che sono impuro ai tuoi occhi”

  • “Infatti!- rispose Dio- quando è che ti metti al lavoro?”

  • “lo farò” Risposi. E ancora Dio mi chiese: “Quando?” “Lo farò” “Quando? Sai perché ti dico quando? Perché io ti voglio usare: io ho “investito” su di te. Ti ho dato dei doni e delle abilità e una gara che solo tu puoi correre. Io ti voglio benedire, ma finché tu non ti impegni a risolvere quei problemi, io non posso benedirti così come ho deciso di fare!”

  • Giorni, mesi, passati a lottare per NON fare quello che sapevo avrei dovuto fare /c'erano anche un paio di cose per cui avrei dovuto chiedere perdono ad altri.

  • “Dio continuava a dirmi “Quando, Marco?” Io facevo del tutto per fare “altre cose” ma non risolvere quelle specifiche, chiedendo perdono a Dio e agli altri. E le benedizioni tardavano ad arrivare.

  • Sino a quando, ripreso il foglio, ho chiesto perdono, a Dio e agli altri, promettendo di impegnarmi su quei peccati, a tenere i conti “corti” se fossi caduto di nuovo.
    Se io oggi sono quello che sono, lo devo a quel foglio

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Non hai neppure idea di quanto Dio voglia servirsi di te; Dio brama di poterti usare per il suo lavoro, per il suo regno, per i suoi propositi! Ma tu devi essere puro, lavato, santificato, pregando la preghiera di purificazione.

Qualsiasi cosa tu abbia commesso, non c'è ragione al mondo perché tu oggi debba tornare a casa con un senso di colpa.

Se vuoi realmente che Dio benedica la tua vita, c'è un percorso da seguire fatto di 6 passi


1) Analizza ogni aspetto della tua vita

Prendi una Bibbia, un pezzo di carta e una penna e chiedi a Dio le cose si stanno frapponendo fra te e lui. La Bibbia dice questo:

Esaminiamo la nostra condotta, valutiamola, ” (Lamentazioni 3:40a)


  • Non avere fretta, ma sii paziente e scrivi ciascuna cosa ti venga in mente.

  • Fai un “inventario morale” dei tuoi peccati
    Esaminami, o Dio, e conosci il mio cuore. Mettimi alla prova e conosci i miei pensieri. Vedi se c'è in me qualche via iniqua e guidami per la via eterna.” Salmo 139:23-24

  • Scrivili! Ti servirà ad essere più specifico e a “scaricarli” fuori da te!
    Usa la lista che è allegata agli appunti come una base, ma aggiungi tutto quello che c'è da aggiungere..ANCHE e soprattutto le “piccole” cose”.

  • Ricordati che nessuno ti vede; è fra te e Dio! Ti faccio una domanda: quanto ti interessa da 1 a 10 che Dio benedica la tua vita? Se vuoi che Dio la benedica, devi essere onesto e non cercare di nascondere quello che è evidente atuttie due: a te e a Dio.

  • Non procrastinare! Fallo oggi stesso!

Una volta fatto questo, passa al punto 2

2) Pentiti per ogni peccato singolarmente

La Bibbia dice questo:

“torniamo al SIGNORE! Eleviamo le mani e i nostri cuori a Dio nei cieli! "Noi abbiamo peccato, siamo stati ribelli, (Lamentazioni 3:4ob-42a)

Ammetti le tue responsabilità per ogni peccato che hai scritto;


  • non cercare di giustificarli: “non è stata solo colpa mia”

  • assumiti la responsabilità per quello che ti compete

  • e non cercare nemmeno di minimizzarli “lo fanno tutti”

Il più grande nemico nel liberarti dei tuoi peccati...sei te stesso! Giovanni dice questo:

“Se diciamo di essere senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verità non è in noi.” ( Giovanni 1:8)

Cosa stai cercando di nascondere a Dio?Cosa stai tentando di far passare per una cosa “normale” o un “piccolo difetto” ciò che sai perfettamente essere un peccato? Il vero pentimento non è scusarsi dei propri peccati, ma, ammetterli, e allontanarsi da essi.

3) Decidi di sanare i danni provocati da te

Mentre fai la tua lista, prendi nota dei peccati che hanno avuto impatto verso altre persone; forse hai offeso qualcuno o hai trattato male qualcun altro. Se le persone sono ancora vive, e sono ancora da te raggiungibili con qualsiasi mezzo possibile chiedigli perdono, e fallo il più presto possibile!

Non limitarti solo a fare le tue scuse, ma se hai danneggiato in qualche maniera quella persona, fa in modo che quel danno venga sanato.
Talvolta non è più possibile chiedere scusa, perché le persone potrebbero essere già morte o potresti non avere alcun contatto con loro, ma laddove è possibile, fai del tutto per chiedere il perdono e per cancellare il danno.


C'é una storia nel vangelo di Luca che parla di un certo Zaccheo, un esattore delle tasse corrotto. Un giorno incontrò Gesù e fu così colpito da ciò che aveva ascoltato che disse questo a Gesù:


"Ecco, Signore, io do la metà dei miei beni ai poveri; se ho frodato qualcuno di qualcosa gli rendo il quadruplo". Gesù gli disse: "Oggi la salvezza è entrata in questa casa,”(Luca 19:9)

Devo decidere di sanare i danni che ho provocato.


4) Ricevi il perdono da Dio

A questo punto sei pronto per ricevere il perdono di Dio; la Bibbia dice che tu puoi accostarti con fiducia al trono di Dio per ricevere la sua grazia e la sua misericordia.

La Bibbia dice questo:


“Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, per ottenere misericordia e trovar grazia ed essere soccorsi al momento opportuno”.(Ebrei 4:16)

Sottolineate le parole “misericordia” e “grazia”; qual'è la differenza tra le due?


  • Misericordia è il perdono per tutto ciò che abbiamo commesso nel passato

  • Grazia è il potere di cambiare nel futuro

...e a te servono entrambi.


Come ottenere il perdono da Dio? Due cose da non fare:


  • non mendicare: “ti supplico, per favore..”

  • non cercare di corrompere “non lo farò mai più”

Una sola cosa da fare:


  • Credere. Che cosa?

“Se confessiamo i nostri peccati, egli è fedele e giusto da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquità. “(1 Giovanni 1:9 )

Il perdono non dipende da quanto siamo bravi a chiederlo noi, se lo meritiamo o meno, ma sul carattere di Dio: Egli è “fedele”, Egli dice : sarò io a renderti di nuovo PURO dinanzi a me!”

Sapete, a me piace l'etimologia delle parole, e l'etimologia di “confessare” è sorprendente: “homologeo” che significa “la stessa parola”. Confessare significa avere le stesse parole di Dio dinanzi al peccato. Significa dire: Dio, lo so, quello che ho commesso è sbagliato, completamente sbagliato.” Confessare significa parlare la stessa lingua di Dio; e questo lo possiamo solamente tramite Gesù.

Giustificati dunque per fede, abbiamo pace con Dio per mezzo di Gesù Cristo, nostro Signore” (Romani 5:1)

Qualcuno potrebbe dirmi: “Marco, tu non sai quello che ho fatto. Dio non può perdonarmi”. Ti sbagli. Dio non solo può, ma VUOLE perdonarti; qualsiasi cosa tu abbia fatto; adulterio, aborto, omosessualità, furto, dipendenze da alcool, droga, pornografia...

Ci saranno conseguenze nel mondo per quello che hai fatto, questo è possibile, ma Dio può, e vuole perdonare ogni tuo peccato; infatti in Isaia Dio dice:


"Anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come la neve” (Isaia 1:18)

Vorresti avere un cuore bianco come la neve appena caduta?

Questo non significa che devi essere perfetto, ma significa che puoii essere perdonato. Nessuno è perfetto, tutti siamo peccatori. Io stesso lo sono; la differenza è che quotidianamente mi reco alla fonte del perdono per riceverlo.

5) Rivela il tuo peccato ad un amico o ad una amica fidata.

È necessario che tu sia puro nella presenza di qualcun altro; uomo se sei uomo, donna se sei donna, mai fare “coppie miste”

Questo non significa che se non hai nessuno con cui confidarti non sarai perdonato. Devi però domandarti: “voglio essere perdonato, o voglio essere guarito spiritualmente”? Se non confessi a qualcun altro sarai perdonato, ma continuerai a portare dietro la sensazione di essere colpevole.

Il modo in cui Dio ci ha programmati è che abbiamo necessità di altri per guarire dalle nostre ferite spirituali. Puoi dirmi” ma questo è umiliante!” E' per questo che Dio te lo chiede: ti occorre qualcuno in carne ossa e cartilagini per poter sentire che sei perdonato. Giacomo afferma così:

“Confessate dunque i vostri peccati gli uni agli altri, pregate gli uni per gli altri affinché siate guariti”. (Giacomo5:16a)

Sottolineate “gli uni gli altri” e “guariti”; vuoi essere perdonato, o essere guarito?

Perché Dio vuole questo? Perché Egli sa che gran parte dei tuoi problemi sono relazionali: facciamo “finta” di stare bene, di non avere problemi, di cavarcela, di essere in gamba difronte agli altri, quando invece non lo siamo.

Devi trovare un credente maturo a cui confessare i tuoi peccati, che non sarà scandalizzato, ma onorato di ricevere la tua confessione, che potrà dirti CON LA VOCE REALE (non con la voce all'interno della tua testa) “In nome di Gesù, tu sei perdonato dal tuo peccato”.

Ricordati che colui a cui stai confessando il tuo peccato è un peccatore a sua volta, per cui può comprenderti.

Quando lo devi fare? Il più rapidamente possibile! Perché, guarda che cosa ti aspetta dall'altra parte del fossato che stenti a valicare:

“Beato l'uomo a cui la trasgressione è perdonata, e il cui peccato è coperto!” (Salmo 32:1)

Se vuoi quella gioia, fallo prima piuttosto che poi.

6) Ripeti questi cinque passi con regolarità

Molti di noi hanno avuto figli: alcuni ne avranno. Un consiglio: mai rimandare di cambiare un pannolino. Prima o poi qualcosa esce fuori. E più a lungo aspetti a cambiarlo, più diventa un disastro quando lo cambi.

Un altro consiglio: fatevi una doccia ogni tanto. Piacerete di più alla gente intorno.

Un altro ancora: portate via dalla cucina l'immondizia ogni giorno. La vostra casa sarà più accogliente che s e lo svuotate una volta all'anno.

Da quanto devi cambiare il pannolino, da quanto devi fare una doccia, da quanto devi svuotare l'immondizia nella tua vita di credente? Un mese? Un anno? Mai? La tua vita di credente puzza!

Tieni i conti brevi, soprattutto con Dio. Nessuno è senza peccato, tutti peccano. Io pecco, ogni giorno! Ma vado dal mio Signore, compio i cinque passi che abbiamo visto, e ricomincio da zero per il giorno successivo.

Così la mia vita di credente “vive”, poiché si nutre dell'ossigeno che Dio provvede tramite la sua misericordia e la sua grazia. Se non facessi così , morirei ben presto per il monossido di carbonio prodotto dai miei stessi peccati.

Dio vuole benedire la tua vita, Dio vuole usarti come suo strumento potente, Dio non usa un solo tipo di strumento, ma usa qualsiasi tipo di strumento: strumenti piccoli, strumenti grandi, strumenti lisci, o strumenti intarsiati, Strumenti costosi o strumenti economici. Tu sei un suo strumento, non importa tu creda in lui da un giorno, un anno o cinquanta.

“Lui usare me?” Si, esattamente! Sarai capace di essere onesto con te stesso e con Dio? Se lo farai, allora lui potrà usarti in un modo che neppure tu puoi immaginare!

CONCLUSIONE

In Ebrei sta scritto questo:


Avviciniamoci con cuore sincero e con piena certezza di fede,
Manteniamo ferma la confessione della nostra speranza, senza vacillare....
Facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci all'amore e alle buone opere,
Non abbandoniamo la nostra comune adunanza
Esortiamoci a vicenda
(Ebrei 10:22-25)


In questi versetti ci sono cinque verbi, tutti al modo “imperativo” come si usa negli ordini dati da un capo supremo ad un esercito.

Non abbiamo scelta, dobbiamo obbedire. Ma non siamo, non sei da solo! Se qui, in mezzo a noi, in mezzo ai tuoi fratelli e sorelle! SE mi ascolti dal tuo PC o dal tuo Ipod, e non hai ancora una comunità con cui condividere i sei passi della preghiera di purificazione, sappi che Dio ti sprona a connetterti ad altri come te, e non ad essere

Avviciniamoci, facciamo attenzione, non abbandoniamo, esortiamoci.

Preghiamo:

Se il Signore ha parlato al tuo cuore tramite la mia voce, allora prega questo nel tuo cuore:

“Caro Gesù, sono stanco/stanca di continuare a portare questa sensazione segreta di colpevolezza e i rimorsi e la vergogna. Ho bisogno di gettarli via da me. Ho bisogno di ricevere da te il dono della misericordia per il mio passato e quello della grazia per il futuro. Per questo io ti prometto di seguire questi sei passi. MI impegno a confessare tutti i peccati che tu mi farai ricordare. Io voglio purificarmi dentro così che tu possa benedire me e tramite me benedire altri. Voglio cominciare da capo con una coscienza pulita. Vieni, Gesù, purifica ogni angolo della mia vita. Amen.”
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05 luglio 2009

Connettersi a Dio: 3) La preghiera di dipendenza | 5 Luglio 2009 |


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Non so se avete fatto caso, ma la preoccupazione generale nell'ultimo anno è aumentata notevolmente. La situazione mondiale è difficile: recessione, difficoltà di trovare lavoro...

E' logico che le persone siano preoccupate!

  • SE non conosci Dio, hai tutte le ragioni di essere preoccupato!
Ma Dio ha provveduto a colui che crede in lui un antitodo potente, capace di fronteggiare i più grandi problemi
della nostra vita: è la preghiera che noi chiamiamo il “Padre Nostro”.  Abbiamo analizzato nei due precedenti messaggi le frasi: 
  • Padre Nostro che sei nei Cieli, sia santificato il tuo nome
  • La preghiera di connessione. Chi è Dio: Dio è un Padre amorevole
  • Venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà in terra così come è fatta in Cielo
  • La preghiera di resa: arrendere la nostra vita a Dio per eliminare lo stress della vita
Oggi vedremo la frase successiva:   Dacci oggi il nostro pane quotidiano. (Matteo 6:11) 
  • Questa la chiameremo la “preghiera di dipendenza”
Gesù non sta parlando SOLO di pane: infatti nella Bibbia il pane rappresenta  quattro differenti necessità per la
nostra vita.  1. Rappresenta le necessità della vita 
Ecco il mare, grande e immenso, dove si muovono creature innumerevoli, animali piccoli e grandi. ... Tutti quanti sperano in te perché tu dia loro il cibo a suo tempo. (Salmo 104:25, 28)

  • Dobbiamo “aspettare” che Dio provveda senza fare nulla? No!
 In ogni fatica c'è profitto, ma il chiacchierare procura la miseria. (Proverbi 14:23 )  
2. Rappresenta la Parola di Dio 
  • Gesù ha affermato che “non di solo pane vivrà l'uomo, ma di ogni parola che procede dalla bocca di
Dio”: stava citando Deuteronomio 8:3

Egli dunque ti ha umiliato, ti ha fatto provar la fame, poi ti ha nutrito di manna, che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avevano mai conosciuto, per insegnarti che l'uomo non vive soltanto di pane, ma che vive di tutto quello che procede dalla bocca del SIGNORE. (Deuteronomio 8:3)
Dio afferma che non ci serve solo nutrimento fisico, ma anche spirituale: cibo spirituale, verità nella tua vita,
che sono contenute solo nella parola di Dio

3. Rappresenta la famiglia di Dio e la comunione fraterna 
  • Non hai solo necessità fisiche e spirituali, ma anche necessità relazionali.
  • Hai bisogno di “altri” nella tua vita (“non è bene che l'uomo sia solo”).
  • Per questo Dio ha creato una famiglia speciale, la “sua” famiglia, la chiesa.
  • E' il luogo dove poi trovare comunione fraterna.
  • La frase “spezziamo il pane assieme” è sinonimo di comunione fraterna: In Atti è detto che i primi credenti erano assidui al tempio, che seguivano gli insegnamenti degli Apostoli (= I Vangeli) e che “spezzavano il pane assieme.
La Bibbia dice:


Il pane che noi rompiamo, non è forse la comunione con il corpo di Cristo? Siccome vi è un unico pane, noi, che siamo molti, siamo un corpo unico, perché partecipiamo tutti a quell'unico pane. (1Corinzi 10:16b-17 )
Siamo in comunione con Cristo e, attraverso lui, in comunione con gli altri; siamo parte della stessa famiglia.  
4. Rappresenta la salvezza. 
  • Gesù ha scelto dei simboli semplici per rappresentare la salvezza che avremmo avuto tramite il suo 
sacrificio, affinché, tutte le volte che mangiamo pane o beviamo vino assieme, ci ricordassimo che Egli era venuto a morire per  la nostra salvezza
  • Sono dei “simboli” non il vero corpo e sangue
  • quando li ha istituiti no era difatti ancora morto in croce
Dio vuole darci tutto questo; sia che si tratti di necessità della nostra vita fisica, sia che si tratto della nostra vita relazionale, sia che si tratti della nostra vita spirituale, Dio vuole che noi dipendiamo da lui, su di lui. Dacci oggi il nostro pane quotidiano”; devo DIPENDERE da Dio
  • fisicamente, spiritualmente, a livello emotivo, a livello relazionale, a livello economico... tutto.
Cosa significa “dipendere da Dio”, dunque? Significa soprattutto tre cose:  
1. Dipendere da Dio significa vedere Dio come mia “fonte.”  
Fonte di cosa? Di tutto! Egli è la fonte di tutto il nostro mondo! Lui ha creato atomi e molecole, acqua e terra,
aria e sole.   Dobbiamo ricordare costantemente quatto verità:  
I. tutto è un dono, un dono da Dio 
  • non ce lo siamo “meritato”
  • non ce lo siamo guadagnato
Non puoi “guadagnarti” l'aria che respiri, o il sole, o la stessa vita! E' tutto un dono: se Dio non avesse voluto darlo, non lo avresti avuto... ma a Dio è piaciuto di donartelo!
Giacomo dice che   
ogni cosa buona e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre” (Giacomo 1:17)  
E' tutto un dono! E' per questo che questa terza frase del Padre Nostro inizia con la parola “dacci”. Perché è un
dono!

II. non c'è nulla che mi necessiti che Dio non possa darmi.  
La Bibbia dice in Filippesi 4:19: 
Il mio Dio provvederà splendidamente a ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze, in Cristo Gesù.” (Filippesi 4:19)

  • Il problema è che noi viviamo con la mentalità del “non è abbastanza”. 
  • Ci preoccupiamo che “non ce né per tutti” o “non ce ne sarà per me”.
  • La terra ha cibo e risorse sufficienti per CIASCUN individuo... Dio provvede quanto necessità, ma è 
l'uomo che non distribuisce equamente le ricchezze.
III. Dio vuole dare
Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto più il Padre vostro, che è nei cieli, darà cose buone a quelli che gliele domandano!” (Matteo 7:1)

  • Anche un padre imperfetto sa “dare” ai propri figli... Dio è un padre PERFETTO!
IV. Dio si aspetta che io chieda 
Voi...non avete, perché non domandate (a Dio)” (Giacomo 4:3b)

  • Per più di venti volte nel Nuovo Testamento Dio dice “chiedimi!”
  • Gesù ha detto specificatamente che SE chiediamo nel SUO nome, Dio ci esaudirà.
Se dunque Dio deve essere la nostra “fonte”
  • quale è la tua fonte per la stabilità fisica, spirituale, emotiva, di relazione, economica...
  • lo Stato? La borsa? Il tuo lavoro? La tua famiglia?
  • A chi ti rivolgi? Pietro affermò questo:
Simon Pietro gli rispose: "Signore, da chi andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna” (Giovanni 6:68)
A chi ti rivolgi? Nessun uomo, nessun padre, o madre, o fidanzato, o fidanzata, o sposo, o sposa o amico, o amica, potrà mai soddisfare al 100% le tue esigenze!
  • La tua sicurezza è in colui che ti ha creato
  • La tua sicurezza è in colui che ha parole di vita eterna
  • Mio padre diceva “se si chiude una porta si apre un portone”
  • Questo è possibile solo a Dio.
2. Dipendere da Dio significa avere fiducia in lui giorno per giorno
  • Non per la prossima settimana, non per il prossimo mese
  • ma un giorno alla volta
La Bibbia dice
Dacci oggi il nostro pane quotidiano”
  • Non il nostro pane settimanale
  • Non il nostro pane annuale
  • Dio ci chiede di avere fiducia in lui quotidianamente
Dio ci dice: “Fidati di me per la tua vita, e fallo un giorno dopo l'altro, perché so che tu ti preoccupi del futuro, di ciò che ti accadrà tra una settimana, tra un mese o tra un anno. Per cui, FIDATI di me giorno per giorno
Ma come faccio fidarmi e ad affidarmi a Dio giorno per giorno?
  • Ci sono 4 passi da compiere: ed è Paolo a riassumerli per noi nella lettera ai Filippesi:
Non state in ansia per alcuna cosa, rivolgetevi invece al Signore, chiedendogli tutto ciò di cui avete bisogno, e non dimenticate di ringraziarlo...Inoltre, fratelli, soffermatevi sulle cose che sono oneste, nobili, giuste e onorate, (Filippese 4:6,8 VP)
1° passo: non stare in ansia per alcuna cosa
  • Questo è il comandamento più difficile da obbedire
  • Non è difficile obbedire a “non uccidere”, o “non commettere adulterio”
  • Questo lo infrangiamo ogni giorno, e più volte al giorno.
Gesù dice questo:
Non siate dunque in ansia per il domani, perché il domani si preoccuperà di sé stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno.” (Matteo 6:34)
Perché Dio ci dice di non preoccuparci? E' così importante ai suoi occhi?
  • La risposta è :SI
  • è un peccato bello e buono
  • E' un insulto a Dio!
  • Dio, non mi fido di te! Dici che provvederai per me, ma io non ne sono convinto”
  • Es. Se i miei figli mi dicessero che sono preoccupati per quello che mangeranno o per la casa, mi sentirei insultato.
  • Quando ci preoccupiamo, agiamo non come se fossimo figli ma orfani! Senza un Padre spirituale in Cielo che ci ama e provvede per noi
  • Lo sapete cosa è la preoccupazione? E' l'espressione pratica dell'ateismo.
  • Non credo alle promesse di Dio, non credo mi ami, non credo esita.
Ma, ogni volta che Dio ci dà un “negativo” (Non fare questo) immediatamente dopo aggiunge un “positivo” (Fai questo, invece)
2° passo: rivolgiti al Signore chiedendogli tutto
Dio ci dice: “hai due possibilità: puoi preoccuparti, oppure puoi pregare!”
Ed ogni giorno tu fai una cosa oppure l'altra.
Ogni volta che ti preoccupi, non stai pregando. Ed ogni volta che preghi non ti stai preoccupando.
  • Per cosa pregare? Tutto
  • Cosa significa “tutto”? Etimologia? Tutto! Ogni singola e minuta cosa della tua vita!
  • La preoccupazione non ha mai risolto un singolo problema
  • E' come la sedia a dondolo: molto movimento, ma non ti sposti di un millimetro.
Paolo dice:
Colui che non ha risparmiato il proprio Figlio, ma lo ha dato per noi tutti, non ci donerà forse anche tutte le cose con lui?”( Romani 8:32)
  • Dio ha risolto il problema più grande: farci accedere Cielo
  • Tutto il resto sono bazzecole.
3° passo: non dimenticare di ringraziarlo.
  • E' tuo padre. Ti ama. Come ti senti quando tuo figlio ti dice “grazie”?
  • Ringrazialo “in tutto” non “per tutto” (Cfr: Paolo in Filippesi 4:11)
4° passo: soffermati sulle cose oneste
  • Sostituisci le preoccupazioni nella tua mente con le cose “oneste, giuste, nobili, giuste, onorate”.
  • Le preoccupazioni ti fanno sentire male, le cose oneste ti fanno sentire bene
  • Dove trovare le cose “oneste”?
  • Al cinema? Sulla tele? No! Nella Bibbia!
  • Studiala, memorizzala, ascoltala in MP3...
La Bibbia dice questo in Isaia:
Alla mente che riposa in te (Dio) tu conservi una pace perfetta, perché confida in te.” (Isaia 26:3)
(Etim. riposa= si sdraia sopra, si abbandona)
  • Quanto spesso riposa in Dio? Forse solo la domenica mattina?
  • Dove riposa più spesso la tua mente? Sul lavoro, sul sesso, sui soldi?
  • A cosa pensi di più?
  • Dio dice che per avere pace perfetta devi pensare a llui, tramite la Sua Parola.
3. Dipendere da Dio significa condividere tutto quello che Egli mi provvede.
Quando Dio ti dà qualcosa, Egli vuole che tu condivida quel dono con gli altri.
  • Non è “per te solo”,
  • vuole che altri vengano beneficiati/benedetti/incoraggiati tramite quanto hai ricevuto.
La frase del Padre Nostro infatti non dice “dammi oggi il mio pane quotidiano” ma “dacci oggi il nostro pane quotidiano”: lo dobbiamo condividere.
  • Perché lo dobbiamo condividere?
  • Perché vuole che noi diveniamo simili a Lui.
  • Dio è generoso, ci ha dato tutto. Giovanni 3:16 dice che “Dio ha tanto amato il mondo che ha dato il suo unico figlio”
  • Puoi dare senza amare, ma non puoi amare senza dare.
  • Dio ama, Dio dà. Dio vuole che tu gli assomigli.
  • Si legge AMORE, ma si scrive DARE
  • Ho bisogno di te” non è una frase d'amore, ma una frase di libidine.
Sai quale è il metodo principale con cui Dio mette alla prova la tua fede? Il dare. E soprattutto il dare i tuoi soldi.
  • Dio dice: “Cosa farai? Ti preoccuperai per i tuoi soldi, o ti fiderai di me?.
Il problema è che più soldi abbiamo, meno sentiamo di dipendere da Dio
  • Ci fidiamo più dei nostri soldi che di Dio
  • E' per questo che Gesù ha detto che “è più facile per un cammello passare attraverso la cruna d'un ago che per un ricco entrare nel regno di Dio”
  • Il denaro è un male dunque? No, se non dipendiamo dal nostro conto bancario, ma da Dio.
  • Ecco perché la Bibbia afferma che i poveri sono stati scelti per essere ricchi in fede: perché quando non hai nulla, sai di dipendere da Dio per il to pane quotidiano, e lo ammetti!.
3 REGOLE PER CONDIVIDERE
Qualsiasi cosa accada nella tua vita, depressioni, recessioni, momenti difficili, sarai al sicuro se applichi queste regole, che sono valide sia per il danaro che Dio ti concede sia per ogni altra cosa che Egli ti concede.
I. Dio vuole che ciò che da a me venga dato attraverso di me
  • Dio è alla ricerca di persone da benedire attraverso cui benedire altre persone.
  • Sarai una “tazza” o una “cannuccia”?
  • Verrai riempito dalla grazia di Dio, e la terrai per te, oppure sarai il mezzo tramite cui la Grazia di Dio raggiungerà altri?
  • Dio riempie le tazze, ma ama e benedice le cannucce!
Leggete quello che dice Paolo:
Colui che fornisce al seminatore la semenza e il pane da mangiare, fornirà e moltiplicherà la semenza vostra e accrescerà i frutti della vostra giustizia. Così, arricchiti in ogni cosa, potrete esercitare una larga generosità, la quale produrrà rendimento di grazie a Dio per mezzo di noi. Perché l'adempimento di questo servizio sacro non solo supplisce ai bisogni dei santi ma più ancora produce abbondanza di ringraziamenti a Dio” (Corinzi 9:10-12)
  • Dio non dà solo il “pane quotidiano”, ma anche i “semi quotidiani”, in maniera abbondante così da poterla dar via ad altri.
  • Tutto questo NON per il proprio utile, ma per la gloria di Dio.

  • Non pensare “io non ho abbastanza” (soldi, doni, talenti).
  • Ricordati l'offerta della vedova: "In verità io vi dico che questa povera vedova ha messo nella cassa delle offerte più di tutti gli altri: poiché tutti vi hanno gettato del loro superfluo, ma lei, nella sua povertà, vi ha messo tutto ciò che possedeva, tutto quanto aveva per vivere". Marco 12:44
  • Qual'è il tempo per condividere i doni di Dio, dunque? Sempre, forse soprattutto in tempo di difficoltà. Questo produrrà tre effetti:
  • La tua crescita spirituale
  • Altre persone verranno nutrite
  • Dio verrà glorificato
Dio Dice: “Se tu fai questo, io aprirò su di te le cataratte della mia benedizione in una maniera che tu neppure immagini...
2. Quando mi occupo dei bisogni di altri, Dio si occupa dei miei
Questa è una prova! SE mi occupo dei bisogni degli altri, Dio dice: “questo è il mio ragazzo! Lo devo aiutare perché sta impegnandosi per me!”
Guarda quello che avviene quando condividi con altri ciò che hai ricevuto da Dio!
Isaia 58:7-9
Non è forse questo: che tu divida il tuo pane con chi ha fame,
OK, Si può fare.
che tu conduca a casa tua gli infelici privi di riparo,
Si può fare anche questo.
che quando vedi uno nudo tu lo copra
Anche questo posso farlo.
e che tu non ti nasconda a colui che è carne della tua carne?
Eh, no! Non ci siamo più! Fino ad ora mi hai chiesto di aiutare persone veramente bisognose... ma quelli della mia famiglia! Quelli che mi prendono in giro...
Si, proprio loro! Che lo meritino o meno! Ti ho detto che è una prova! SE fai questo ,allora guarda cosa accadrà!
1. Allora la tua luce spunterà come l'aurora,
2. la tua guarigione germoglierà prontamente;
3. la tua giustizia ti precederà,
4. la gloria del SIGNORE sarà la tua retroguardia.
5. Allora chiamerai e il SIGNORE ti risponderà; griderai, ed egli dirà: Eccomi!

Ma c'è di più! C'è un terzo effetto
3. Qualsiasi cosa io affido a Dio, Egli la moltiplica
  • Se affido a Dio i miei talenti, la mia energia, il mio tempo, i miei soldi, le mie amicizie, lui le moltiplicherà.
  • Es.: la moltiplicazione dei cinque pani e dei due pesci del ragazzo che sfamarono i 5000. Li prende, li spezza, li fa distribuire, ne rimangono 12 ceste
  • La parte più difficile è quando Dio prende ciò che hai, lo spezza, lo distribuisce... ma il risultato è la sovrabbondanza!
Guardate questi due versetti
Getta il tuo pane sulle acque, perché dopo molto tempo lo ritroverai”. (Ecclesiaste 11:1)
C'è chi offre liberalmente e diventa più ricco, e c'è chi risparmia più del giusto e non fa che impoverire.” (Proverbi 11:24)
  • Se offri, avrai indietro, se trattieni, non avrai neppure ciò che hai trattenuto.
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SE preghiamo “dacci oggi il nostro pane quotidiano” stiamo pregando al nostro Padre la preghiera di dipendenza. E come figli amati, non possiamo pregarlo con le labbra e non agire nella nostra vita
Dobbiamo pregare la preghiera di dipendenza, e metterla in pratica.
Da dove iniziare, dunque?
A seconda di dove sei nel tuo cammino di fede, comincia da qui, comincia da oggi:
  • accettando Gesù nella tua vita
  • ritornando a lui se ti sei allontanato
  • accettando la sfida di pregare e mettere in pratica la preghiera di dipendenza ogni giorno se stai camminando assieme a lui.
Gesù ha detto:
Poiché il pane di Dio è quello che scende dal cielo, e dà vita al mondo". Essi quindi gli dissero: "Signore, dacci sempre di codesto pane". Gesù disse loro: "Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà più fame e chi crede in me non avrà mai più sete.” (Giovanni 6:33-35)
  • Non importa quanto o cosa mangi, se non è di Gesù che ti nutri, avrai fame di nuovo.
Ti sfido ad aprire il tuo cuore a Cristo e ad accettare questi tre passi
  • guardando a Dio come tua fonte; non il governo, non il tuo lavoro, non la tua famiglia, non il tuo conto in banca, ma Dio, tuo Padre;
  • avendo fiducia in Lui giorno per giorno; non per il tuo pane mensile, o per il tuo pane annuale, ma per il tuo pane quotidiano;
  • condividendo con gli altri tutto ciò che ti concede.
SE il tuo cuore è stato toccato oggi, prega con me queste parole:
Gesù, ho bisogno che tu sazi la fame del mio cuore vuoto. Io ho bisogno di te, ho bisogno che il pane della vita sfami il mio cuore, così da non avere mai più fame. Signore, io accetto la sfida, e voglio vederti come mia fonte, avendo fiducia in te giorno per giorno. Ti chiedo di aiutarmi a non preoccuparmi di nulla ma a pregare su tutto. Aiutami a ringraziarti in tutto e a riempire la mia mente della tua Parola, Aiutami a condividere con gli altri tutto ciò che tu mi concedi, affinché gli altri possano avere quelle tua benedizioni attraverso me. Fammi essere non una coppa, ma una cannuccia. Ed aiutami ad imparare che tutto ciò che io ti affido, tu lo moltiplicherai. Ti prego questo nel tuo santo nome. Amen


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